Francesca Fornario: "RadioRai mi ha chiesto stop alla satira su Matteo Renzi"

di Angelo Barraco
 
Bologna – La nuova RadioRai, sotto la direzione artistica di Carlo Conti, sembra aver scatenato una serie di polemiche che sembrano allargarsi a macchia d’olio e fanno emergere una certa insoddisfazione generale da parte di chi è dentro questo organigramma. La nuova polemica è stata lanciata dalla conduttrice di Radio2 e autrice satirica Francesca Fornario, che ha scritto il seguente post su facebook “Ricapitolando: niente battute su Matteo Renzi, niente politica, niente satira, niente personaggi, niente imitazioni, niente copioni, niente 'scenette' qualunque cosa siano, niente comicità e che altro… ah, niente battute sul fatto che non si può dire 'comunista'. Quel che resta – il mio imbarazzo e il bene che ci vogliamo io e Federica Cifola – va in onda ogni sabato e domenica in diretta su Radio2, dalle 18 alle 19.30”. Francesca Fornario ha inoltre spiegato che già l’anno scorso ha condotto il programma MammaNonMamma affiancata da Federica Cifola, in cui vi era satira nei confronti di personaggi come Renzi e Alfano ma gi in quel periodo fu chiesto loro di eliminare la satira su Renzi “ma andammo avanti con tutto il resto: io faccio satira politica, anche a Un giorno da pecora, e ho continuato a farla. Gli ascolti sono andati benissimo e quest'anno siamo state riconfermate. Solo che ci è stato dato un altro mandato.” Quindi un programma senza personaggi, imitazioni e battute, dove la politica viene totalmente esclusa e tagliata fuori. Fornario ha inoltre precisato che “da Caterpillar hanno mandato via Cinzia Poli, che faceva battute politiche nel programma. Si vuole una rete diversa". Come? "A noi è stato chiesto di essere più attente agli 'aspetti antropologici' e meno a quelli politici. Radio2 è la rete di intrattenimento, non si vogliono confondere i piani. So che rischio dicendolo, che metto in pericolo l'intero programma, ma io sono questa cosa qui. Che senso ha farmi fare altro?”.
 
Paola Marchesini, autrice di RadioDue, nega e sottolinea che “Le cose sono molto semplici il programma si fonda sul confronto tra una donna che è madre e una che non lo è. Quest'anno lo abbiamo messo nella fascia di migliore ascolto, tra le 18 e le 19:30, in diretta, e abbiamo pensato che gli sketch funzionano di meno in una fascia di rientro di traffico. Abbiamo privilegiato il live, le telefonate. L'idea è quella di fare una satira di costume su come le donne affrontano la maternità, su tutte le esagerazioni o le non esagerazioni del caso”. In merito alla censura ha inoltre sottolineato che “Sono andate in onda regolarmente sabato, in diretta. A Radio2 nessuno impedisce nulla: sui personaggi, semplicemente, ci sono cose che funzionano e che fanno ridere e cose che non ci riescono”. Ma la polemica si accentua anche sul fronte politico e il senatore della minoranza demo Federico Fornaro ha scritto su Twitter “Esiste la direttiva sulla censura preventiva della satira nei programmi di Radio Rai? Se sì, la presidente Maggioni deve intervenire subito”. Il presidente della vigilanza Rai, Roberto Fico ha Twittato “Convocheremo quanto prima i vertici Radio Rai per chiarire quello che è emerso negli ultimi giorni. Nessuna censura sulla satira è accettabile”. 
 
Ma in questi giorni le polemiche sono state sollevate in merito alla soppressione del programma “610 – Sei uno zero” di Lillo e Greg su Radio2, che andava in onda da ben quattordici anni. Pasquale Petrolo –alias Lillo- ha commentato qualche giorno fa “E' vero, il programma non tornerà. Ci dispiace per la squadra ma soprattutto per il pubblico, dopo quattordici anni di un così grande successo saranno in tanti a rimanere delusi. Ma se la rete e il direttore artistico vogliono fare una radio con la quale noi non c'entriamo niente, rispettiamo le loro scelte”. In merito a tale soppressione, Federica Cifola ha commentato “tornerà 610. Stiamo lavorando a un progetto nuovo con Lillo e Greg e Alex Braga, un nuovo formato di 610”.
 
La polemica parte però dall’origine, quando il consiglio di amministrazione Rai nomina: Ida Colucci al Tg2 in sostituzione di Marcello Masi, Luca Mazzà in sostituzione di Bianca Berlinguer al Tg3, Andrea Montanari al Gr-Radio1 e a Rai Parlamento Nicoletta Manzione. Confermato Mario Orfeo al Tg1, Vincenzo Morgante al TgR. Miguel Gotor e Federico Fornaro, senatori del Pd, si dimettono dalla commissione di Vigilanza Rai, ritenendo che le nomine “sono state fatte in modo non trasparente, penalizzando competenze e professionalità interne, come ad esempio nel caso di una giornalista autorevole quale Bianca Berlinguer, senza che emergano un profilo e una visione di un moderno servizio pubblico. Il PD non è nato per riprodurre i vizi del passato, ma per cambiare l'Italia e, convinti che un altro Pd sia possibile, ci dissociamo da uno stile e da un costume politico che non ci appartiene”.