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Roma

FRASCATI COMMISSARIATO DI POLIZIA: STEFANO DI TOMMASO SCENDE IN CAMPO INSIEME AD ALTRI 18 SINDACI DEL TERRITORIO PER DIRE NO ALLA CHIUSURA

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Tempo di lettura 2 minuti Inviata una lettera a: Renzi, Alfano, Bubbico, Pecoraro, Mazza e per conoscenza a Zingaretti

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Redazione

Frascati (RM) – Il Sindaco Stefano Di Tommaso è contro l’ipotizzata chiusura del Commissariato della Polizia di Stato di Frascati, e  dopo le iniziative messe in campo nei giorni precedenti ha coinvolto i colleghi degli altri 18 comuni, in cui opera il Commissariato, i quali hanno aderito e sottoscritto la lettera, inviata oggi al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Ministro dell’Interno Angelino Alfano, al Vice Ministro dell’Interno Filippo Bubbico, al Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e al Questore di Roma Massimo Maria Mazza. La stessa lettera è stata inviata anche per conoscenza al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e ai Segretari Provinciali Generali del SIULP Saturno Carbone, UGL Valter Mazzetti e SAP Fabio Conestà.

Questo è il testo della lettera:

«Preg.mi,
con la presente chiedo alle SS.LL. di valutare con attenzione le ricadute negative e i disagi che l’ipotizzata soppressione del Commissariato della Polizia di Stato di Frascati, che opera per 19 comuni nell’area dei Castelli Romani e dei Monti Prenestini (Capranica Prenestina, Casape, Castel San Pietro Romano, Colonna, Frascati, Gallicano nel Lazio, Genazzano, Grottaferrata, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Olevano Romano, Palestrina, Poli, Rocca di Cave, Rocca di Papa, Rocca Priora, San Cesareo, San Vito Romano, Zagarolo) con un bacino di utenza di circa 180.000 abitanti, avrebbe su una così vasta area territoriale.

Al di là della nostra ferma e piena contrarietà e di quella dei cittadini dei comuni interessati, che vorrebbero al contrario vedere potenziata la rete di sicurezza di questa fascia territoriale, siamo convinti che eliminare questo importante presidio della Polizia di Stato sarebbe un grave vulnus non solo per le azioni di contrasto alla criminalità, ma anche perché produrrebbe notevoli disagi amministrativi. Infatti, la popolazione residente nei suddetti comuni, non mutando la normativa, risentirebbe fortemente della chiusura anche riguardo al rilascio di “titoli di Polizia”, quali passaporti, lasciapassare urgenti per lavoro o per cure mediche, porti d’arma e altro ancora, per i quali la Polizia di Stato ha competenza esclusiva. Per tali servizi i cittadini dovrebbero rivolgersi ad altri Uffici di Polizia in altri comuni, con gli ovvi disagi che verrebbero a determinarsi.

Tutto questo sarebbe inspiegabile con la sola politica di “Spending Review”, che ormai da anni siamo abituati a subire e che in prevalenza adotta mere politiche quantitative senza abbinare alla revisione della spesa criteri qualitativi, che poi sono gli unici che hanno valore per i cittadini, perché vanno a preservare la qualità dei servizi che deve comunque essere garantita. Inoltre tale soppressione se effettivamente adottata sarebbe ancor più inspiegabile alla luce di quanto affermato dai Segretari Generali Provinciali del Siulp, dell’Ugl, e del Sap, che facendo riferimento alle argomentazioni espresse nell’ultimo e recente “Patto per Roma Sicura”, sono convinti che «rafforzare i presidi di polizia nella provincia di Roma appare indifferibile mentre accorpare gli uffici di polizia che gravitano nel centro storico di Roma sarebbe auspicabile, anche in considerazione di una migliore distribuzione delle FF.PP. in tutto il territorio».

In attesa di un cordiale riscontro, si inviano distinti saluti»

 

Castelli Romani

Colonna, un borgo pieno di strade dedicate alle donne

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Il Comune ha deciso di cambiare la toponomastica per ben sei vie cittadine e contrastare così la forte disparità di genere

Ci sono storie di donne che hanno contribuito a rendere ricca di valori la società. Vanno ricordate e il fatto che esistano amministrazioni talmente sensibili da intraprendere un percorso virtuoso in questa direzione è qualcosa che dona speranza e desiderio di coltivare ancora quei valori che un tempo erano molto floridi. Ci sono sei strade dedicate alle donne che si sommano alle altre quattro già esistenti . È  nel piccolo borgo di Colonna ai Castelli Romani che il Comune ha deciso di cambiare la toponomastica per ben sei vie cittadine e contrastare così la forte disparità di genere che, censimento alla mano, esiste nelle titolazioni. 

Da oggi nella cittadina che conta poco più di 4 mila abitanti, troveremo via Rosalia Marazzano, la storica levatrice di Colonna e poi via Rita Atria, la collaboratrice di giustizia che si uccise pochi giorni dopo la strage di via D’Amelio e via Eunice Kennedy, figlia della famiglia stanutitense Kennedy impegnata nel sociale e nella disabilità e fondatrice di Special Olympics.

Oltre a queste tre grandi donne le cui storie sono ricche di valori, ci sono tre strade che omaggiano tutte le lavoratrici della terra di Colonna, terra ricca di vigneti e di uliveti: via delle Sermentatrici, via delle Scacchiatrici e via delle Legatrici: «Ci alzavamo alle quattro e andavamo nei campi – ha raccontato una donna di 96 anni –oggi i ragazzi che fanno i vandali dovrebbero andarea lavorare in campagna per capire bene il valore della vita». 

Sabato alla presentazione di queste sei nuove strade c’è stata una grande partecipazione da parte della comunità colonnese, donne e uomini del territorio che hanno apprezzato: «Ci siamo mossi – ha detto il sindaco Fausto Giuliani – ancor prima che l’Anci esortasse in maniera virtuosa i Comuni a dedicare tre aree a tre donne, una di rilevanza locale, una nazionale e una straniera. Noi questo percorso lo abbiamo già intrapreso diverso tempo fa, oggi abbiamo cambiato la toponomastica di sei strade e possiamo raccontare le storie delle donne che abbiamo scelto».

E  l’assessora alla Scuola e Pari Opportunità Valeria De Filippis insieme all’assessora alla Cultura Serena Quaglia hanno aggiunto: «Il nostro percorso teso a colmare il divario di genere – dice – non si esaurisce con questa iniziativa perché intraprenderemo prossimamente un progetto con le scuole per titolare alcune classi alle donne costituenti».

Chi era Rosalia Marazzano? La levatrice del paese che tra il 1950 e il 1975 fece nascere a Colonna 625 bambini e bambine. Oggi la strada a lei intitolata si trova in pieno centro storico, sotto palazzo Colonna e ha sostituito una parte di via Della Madonnella che continua ad esistere. Una donna, tra le prime negli anni ’60  a prendere la patente, costantemente aggiornata e soprattutto empatica con le famiglie e con le donne che ha aiutato a partorire: «dare il nome di una strada alla levatrice del paese – ha detto l’insegnante Rossana Laterza dell’associazione Toponomastica Femminile – significa contribuire a dare una identità a questo luogo. La media di strade intitolate a donne va dal 3 al 5 per cento e sono in prevalenza sante, mentre quelle dedicate agli uomini sono circa il 40 per cento. C’è ancora molta strada da fare».

E poi l’assessora alla Cultura serena Quaglia ha fatto un passaggio su via Via Rita Atria, che si trova nella parte superiore di Colle Sant’Andrea: «È stata una testimone di giustizia – ha detto – che ha 17 anni si è tolta la vitauna settimana dopo che venne ucciso il magistrato Borsellino. Era una donna che ha deciso di mettersi contro la mafia e di credere nella giustizia».

Via Eunice Kennedy prende una parte di via Colle Sant’Andrea di Sopra e un pezzo di via dei Mattei: «Una donna che ha fatto la differenza per le persone con disabilità intellettive – hanno detto l’insegnante Gabriella Giuliani e la responsabile di Special Olympics Silvia Merni – ha coltivato una cultura del rispetto e inclusione che passa anche per una pratica sportiva condivisa».  

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Cultura e Spettacoli

San Vito Romano, tutto pronto per “Bastarde senza gloria”

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Il 2 aprile ore 17 al Teatro Caesar andrà in scena lo spettacolo di Gianni Quinto con Gegia, Manuela Villa, Valentina Olla, Sabrina Pellegrino, Giulia Perini, Elisabetta Mandalari, Eugenia Bardanzellu. Co-prodotto dall’Ass. Gold e UAO Spettacoli con il contributo del Nuovo IMAIE, l’adattamento e la regia dello spettacolo è di Siddhartha Prestinari

“Bastarde senza gloria” è un testo contemporaneo che affronta tematiche sociali e vede, ancora una volta, delle donne sul ring della vita, combattere per difendere i propri diritti, in un braccio di ferro con i propri dirigenti d’azienda. A causa di insindacabili tagli al personale infatti, viene richiesto loro di nominare una collega da fare fuori. Questo spettacolo, che ha matrici drammatiche, è una commedia che vede l’eterno colpo di fioretto tra dramma e comicità, in un mix agrodolce in cui ridere è l’unica possibilità per sopravvivere. E’ una lente d’ingrandimento sulla paura che, anarchica, compie scelte inaspettate e tira fuori il nero seppia dell’anima: io contro te. La donna in fabbrica: madre, moglie, amante, lesbica o straniera, non smette di essere donna con tutta la sua complessità e fragilità ma indossando sempre la sua fiera ironia. Si scaglia come un felino, ride di sé stessa, ferisce per sbaglio, uccide se necessario ma rinasce come una fenice, anche a costo di perdere.

NOTE DI REGIA

Una nuova sfida. Un racconto tragicomico ricco di battute al vetriolo, in cui ridere e sbeffeggiare i piccoli, grandi drammi che la vita preserva. Sette donne da raccontare nelle loro fragilità e imperfezioni, nei loro cliché e desideri irrealizzabili. Una pausa caffè si trasforma in uno stillicidio di accuse, giudizi, condanne, in una lotta alla sopravvivenza in cui tutto è lecito.

Appuntamenti

2 Aprile SAN VITO ROMANO (RM)

5 Aprile MATELICA (MC)

6 Aprile CHIETI

Dal 13 al 23 Aprile Teatro MANFREDI di Ostia

Dal 25 Aprile al 7 Maggio Teatro 7 di Roma

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Cronaca

Acilia, in manette un’intera famiglia per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e possesso illegale di arma comune da sparo

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ACILIA (RM) – Nel corso di un controllo notturno ai soggetti, già sottoposti agli arresti domiciliari, i Carabinieri della Stazione di Roma Acilia hanno arrestato un’intera famiglia, padre di 56 anni, madre di 47 anni e figlio 19enne, gravemente indiziati dei reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e possesso illegale di arma comune da sparo.
 
Nello specifico, in via Serafino da Gorizia, i militari mentre salivano le scale che portano all’appartamento del 19enne, sottoposto agli arresti domiciliari, hanno notato uno scambio sul pianerottolo delle scale tra i tre ed un giovane acquirente ed hanno appurato che quest’ultimo aveva appena acquistato una dose di hashish e una di cocaina.
 
La successiva perquisizione domiciliare e sul vano scale, ha consentito ai Carabinieri di rinvenire e sequestrare circa 1,4 kg di hashish, suddivisi in dosi e panetti, un fucile beretta cal.12, 2 cartucce dello stesso calibro, risultato denunciato rubato a dicembre del 2020 a Cerveteri, nonché materiale per il confezionamento e pesatura dello stupefacente. Gli arrestati, al termine del rito di convalida sono stati accompagnati in carcere.
 



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