Frascati, investita da rom in fuga: “Ho visto la morte in faccia”

FRASCATI (RM) – “Una sensazione indescrivibile, ho visto la morte in faccia quando quella macchina a tutta velocità mi ha preso in pieno”, è ancora sotto shock Sandra, la parrucchiera di 49 anni che domenica pomeriggio è stata investita da due rom minorenni a bordo di un auto rubata che correvano come una valvola impazzita per sfuggire ad un inseguimento della polizia in via Pietra Porzia, a Frascati.

La donna ha riportato diverse fratture tra cui al perone destro. Ha una contusione alla tibia e una lacerazione al femore. Sandra che ha un negozio da parrucchiera in centro a Frascati, conosciuta e stimata in città, stava passeggiando a bordo strada insieme al cugino Paolo A. di 69 anni che si è salvato dall’impatto perché alla vista dell’auto in corsa è saltato in mezzo ai rovi oltre il guardrail.

Lei invece, non sapendo cosa ci fosse oltre la strada, ha cercato di mettersi al riparo provando a raggiungere l’altra parte della carreggiata quando è stata centrata in pieno come un birillo. Edoardo B. 14 anni di Borghesiana e Denis R., 16 anni, di Ponte di Nona sono in arresto da domenica pomeriggio con l’accusa di tentato omicidio, lesioni gravi, resistenza a pubblico ufficiale e omissione di soccorso. Al momento si trovano al centro di accoglienza Virginia Agnelli a Roma.

I due rom avevano appena rubato un’Alfa 159 ad una signora rumena che vive a Colonna. Il più piccolo si mette alla guida e inizia a seminare il panico sulla via Casilina perché corre e sbanda perché non domina bene la vettura. Una volante li nota, viene intimato l’alt ma i due non si sono fermano e partite l’inseguimento. L’auto sbanda a destra e sinistra per l’alta velocità, i due imboccano anche qualche strada contromano inseguiti dalla polizia.

Sandra e Paolo si sono trovati nel posto sbagliato nel momento clou dell’inseguimento. L’auto continua la corsa impazzita e passa sopra la donna: “Ci trovavamo prima di una doppia curva – ha raccontato ieri mattina la donna su una barella del pronto soccorso di Frascati – abbiamo capito subito di essere in grave pericolo di vita. Mio cugino si è buttato subito al di fuori del guardrail e io, in un momento, mi sono vista la macchina a tutta velocità puntare nella mia direzione, mi è passata sopra, ho sentito le gomme su di me. Sono viva per miracolo. La testa era sotto l’auto, ho visto la carrozzeria sopra di me ma se fossi stata spostata anche solo di pochi centimetri mi avrebbe mozzato la testa, sarei morta sul colpo. È una sensazione orribile, ho vissuto un incubo”.

Dopo quel momento la corsa finisce: una volante riesce a tallonare e fermare la berlina. I due tentano di fuggire ancora e speronano l’auto della polizia ma poi vengono subito bloccati e arrestati. Sul posto è intervenuta la polizia stradale di Albano per i rilievi. La donna è arrivata al pronto soccorso frascatano alle 17:40 circa, con lei ci sono i fratelli Massimo e Sauro che dal momento dell’incidente non l’hanno lasciata un attimo: “Per fortuna che c’è la testimonianza dei due poliziotti che hanno raccontato com’è andata perché si trovavano sulla volante speronata dai quei due – dicono i fratelli – non hanno frenato o cercato di schivarla ma hanno continuato la folle corsa passando con l’auto sopra nostra sorella . Confidiamo nella giustizia e speriamo che non vengano rilasciati subito come spesso succede perché hanno tentato di ucciderla. In Italia senza norme severe si esce subito dalla detenzione e si torna a delinquere il giorno dopo”.