Frascati, lavoratori STS Multiservizi: chiesto l’intervento del prefetto e proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale

FRASCATI (RM) – Ancora in alto mare l’accordo tra la Cisl FP Roma Capitale Rieti con i vertici aziendali della STS Multiservizi di Frascati e l’amministrazione comunale di per cercare di risolvere le gravi problematiche aziendali che affliggono la Multiservizi.

Risultati nulli i vari tentativi sindacali, fa sapere Giancarlo Cosentino Segretario Generale Cisl FP Roma Capitale Rieti, “Sia con i vari vertici aziendali che si sono susseguiti nel corso di questi ultimi anni nonché con l’amministrazione comunale di Frascati, dobbiamo constatare la totale mancanza di corrette relazioni sindacali. Sono infatti mesi che sono state inviate richieste formali di incontro con i vertici aziendali per riconoscere le spettanze contrattuali riferite ancora allo scorso anno ai lavoratori, per iniziare la contrattazione del nuovo contratto decentrato, per conoscere il piano industriale e la realtà finanziaria dell’azienda, ma alcuna risposta è ad oggi arrivata. Le uniche voci giunte dagli organi comunali sono quelle che comporterebbero la necessità di riduzione dei costi aziendali, senza conoscere però quali ripercussioni potrebbero comportare sulle retribuzioni e sul mantenimento dei livelli occupazionali. Siamo giunti necessariamente a chiedere l’intervento del Prefetto di Roma, con la proclamazione dello stato di agitazione di tutto il personale. Chiederemo al Prefetto di intervenire per la seconda volta, la prima era avvenuta già nel novembre del 2018, per trovare adeguate soluzioni ad una vicenda che per quanto ci riguarda è divenuta oramai molto difficile e ingarbugliata. Non vogliamo in alcun modo sentire parlare di tagli alle retribuzioni né tanto meno di licenziamenti, ma vogliamo ascoltare discorsi su efficienza, efficacia ed economicità, fattori importanti per la gestione amministrativa e soprattutto per il benessere organizzativo dei dipendenti in funzione soprattutto di un’erogazione ottimale dei servizi ai cittadini”.