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Roma

FRASCATI SCHERMA, LONDRA 2012: FANTASTICA SALVATORI, È UNO STORICO ORO NEL FIORETTO A SQUADRE

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Tempo di lettura 3 minuti Il primo cittadino di Frascati e il consigliere delegato allo sport scrivono alla Salvatori.

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Redazione

La Salvatori conquista la medaglia più pregiata per un atleta vincendo assieme a Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca e Arianna Errigo la prova del fioretto a squadre femminile. Una superiorità quasi imbarazzante quella del “Dream Team” che ha stracciato la concorrenza sin dal primo match con la Gran Bretagna (piegata 42-14) per passare poi alla semifinale con le transalpine (un 45-22 senza storia) e arrivare all'ultimo atto con la Russia, stravinto per 45-31. Ilaria, portacolori del Frascati Scherma e dell'Aeronautica Militare, ha svolto alla grande il ruolo di “riserva” che le era stato assegnato dal ct azzurro Stefano Cerioni. Per “guadagnare” la medaglia, infatti, c'era bisogno per regolamento che partecipasse almeno ad un assalto: l'occasione della vita per la frascatana doc è arrivata al settimo assalto della finale con le russe quando il commissario tecnico della Nazionale l'ha inserita al posto della Errigo sul punteggio di 30-12 a favore delle azzurre. Ilaria ha sofferto un po' gli assalti della forte Shanaeva perdendo il confronto diretto per 9-5, ma lasciando comunque un vantaggio rassicurante alle sue compagne Vezzali e Di Francisca che hanno completato l'opera. «Il mio obiettivo era quello di entrare – ha detto l'allieva di Fabio Galli dopo i festeggiamenti per la medaglia –, è stata una giornata storica». Ovviamente orgoglioso il presidente del Frascati Scherma Paolo Molinari. «Per la nostra società (nata nel 1954, ndr) è la prima medaglia d'oro alle Olimpiadi: una gioia incredibile, la vittoria di tutto un movimento che da anni è sempre protagonista sulle scene internazionali». E mentre per festeggiare Ilaria si sta pensando già di organizzare qualcosa di speciale a settembre, il Frascati Scherma aspetta un finale “olimpico” col botto per un altro suo rappresentante: domenica, infatti, c'è la prova a squadre di fioretto maschile con Valerio Aspromonte che dopo l'eliminazione ai quarti di finale dell'individuale vuole il riscatto assieme ai suoi compagni di squadra Baldini e Cassarà.

La lettera che il Sindaco della città di Frascati Stefano Di Tommaso e il Consigliere delegato allo sport Matteo Filipponi hanno scritto a Ilaria Salvatori, dopo che ha conquistato l’oro olimpico a Londra.

«Cara Ilaria, a nome dell’Amministrazione Comunale e della Città di Frascati esprimiamo la più grande soddisfazione e ci complimentiamo per la tua seconda medaglia ad una olimpiade. Dopo il bronzo di Pechino, è arrivata adesso la medaglia più bella: la medaglia d’oro. Un’esperienza sicuramente esaltante, che va a coronare un sogno, dopo i lunghi mesi passati ad allenarti con determinazione e concentrazione, insieme alle tue altrettanto fantastiche colleghe.

La stessa concentrazione che abbiamo ammirato quando sei andata in pedana, entrando quasi a freddo alla settima frazione e tirando con un’atleta abile come la Shanaeva, che dalla sua aveva il fatto di aver già sciolto la tensione di partecipare ad una finale olimpica. Le tue favolose cinque stoccate, insieme a quelle delle tue compagne, hanno contribuito a raggiungere questo importante risultato, che come ha detto il Presidente del Coni Petrucci è stato “un bello spot per l’Italia”. E noi tutti davanti alla Tv abbiamo fatto il tifo per voi e per te che, a 36 anni dalla medaglia d’argento a Montreal del nostro caro Stefano Simoncelli, sei la prima atleta frascatana a vincere un oro olimpico.

Il nostro augurio adesso è che dopo un meritato riposo, tu possa godere di altre simili, ineguagliabili vittorie, facendo grande nel mondo il nome dell’Italia, di Frascati, di Cocciano, dell’Associazione Frascati Scherma, con il suo straordinario medagliere, a cui siamo legati e riconoscenti per il lavoro svolto dal Presidente Paolo Molinari, da tutti i dirigenti e gli atleti, e i cui eccezionali risultati vedono te come esempio emblematico, e del Gruppo Sportivo Aereonautica».
 

Castelli Romani

Monte Compatri, Pantano nei rifiuti: «Ci sentiamo abbandonati da tutti»

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il messaggio whatsapp ricevuto da un cittadino

Mi scuso se scrivo sul cellulare ma queste foto sono di via acqua felice a pantano
Sono ormai giorni che questa monnezze sta qua. È ormai un incubo

foto giunte alla nostra redazione

Ormai il nostro giornale continua a ricevere le vostre segnalazioni su quello che non funziona in alcuni paesi e questo, come abbiamo già scritto la volta precedente, ci carica di responsabilità e ci fa comprendere come sia necessario, sempre di più, dare voce a voi cittadini.

il messaggio whatsapp ricevuto da un cittadino

Nelle prime ore del pomeriggio siamo andati di persona a verificare la situazione e le immagini sono rimaste le stesse con cumuli di immondizia, in alcune situazioni anche pericolosa, su questa strada nella località Pantano di Monte Compatri e per la precisione in via Acqua Felice.

foto giunte alla nostra redazione

E se a ciò aggiungiamo le immagini del capolinea della metro C sempre in località Pantano purtroppo dobbiamo cominciare a riflettere su ciò che il cittadino ci scrive nei messaggi whatsapp che ci sono arrivati: Qui a Pantano ci sentiamo abbandonati da tutti.

foto scattate nel piazzale della stazione metro C di Monte Compatri Pantano

“Fai qualcosa almeno tu” è l’invocazione di aiuto che ci arriva ed alla quale diamo voce.

cumuli di bottiglie sempre sul piazzale della Metro C di Monte Compatri Pantano

Commenti amari che dovrebbero far riflettere in quanto dopo l’omicidio di Ivan Alexander si era acceso un faro, che poi non ha avuto molto seguito, sulle criticità di questa località di Monte Compatri ai confini con la città di Roma e che, tra pochi mesi per il Giubileo, di certo diventerà una delle porte di accesso alla nostra Capitale.

ancora cumuli di immondizia nel capolinea della metro C di Monte Compatri Pantano

Il nostro dovere resta quello di segnalare e di dare evidenza a tutte queste criticità aspettandoci almeno una risposta da parte dell’amministrazione di Monte Compatri.

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Castelli Romani

A Velletri si prepara la 93esima edizione della storica Festa dell’Uva e dei Vini

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Felci: “Sarà un’edizione straordinaria, capace di attrarre numerosi visitatori”

La città di Velletri si prepara ad accogliere la 93ª edizione della storica Festa dell’Uva e dei Vini, che si terrà il weekend del 21 e 22 settembre 2024. L’evento, patrocinato dal Comune, dalla Regione Lazio e dal Ministero dell’Agricoltura, si preannuncia come un’esplosione di sapori, cultura e tradizione, trasformando il centro storico in un vivace palcoscenico enogastronomico e artistico.

Lungo le principali vie della città, da Piazza Garibaldi fino a Porta Napoletana, passando per Corso della Repubblica e le piazze storiche, saranno allestiti stand con degustazioni di vini locali, cibo tipico e prodotti artigianali. La festa sarà animata da spettacoli musicali, teatrali e folkloristici, grazie al coinvolgimento delle associazioni culturali locali.

Paolo Felci, Assessore al Turismo e allo Spettacolo, ha sottolineato l’importanza della manifestazione: “Sarà un’edizione straordinaria, capace di attrarre numerosi visitatori. La città sarà trasformata in un percorso che attraverserà le vie più belle del centro, con tour nelle cantine e concerti per tutta la famiglia.”

Anche l’Assessore all’Agricoltura, Cristian Simonetti, ha espresso il suo entusiasmo per l’evento: “Nonostante alcune difficoltà logistiche, siamo fiduciosi che la festa sarà un successo. Abbiamo ottenuto il sostegno del Ministero e coinvolto le cantine locali per valorizzare i nostri vini. Saranno due giorni di divertimento per grandi e piccoli, con degustazioni, spettacoli e attività per tutti.”

Il Presidente della Fondazione De Cultura, Guido Ciarla, ha ribadito l’importanza di questa festa per la comunità: “Il nostro obiettivo è unire la città e far conoscere il suo patrimonio culturale e gastronomico. Grazie al salotto del vino e ai nuovi allestimenti, i visitatori potranno vivere il centro storico in modo unico, scoprendo le tradizioni di Velletri.”

Tra le attività più attese ci saranno la tradizionale pigiatura dell’uva, la musica popolare e molti altri eventi che verranno svelati presto. Le date da segnare sono il 21 e il 22 settembre: un appuntamento imperdibile per chi ama la cultura e i sapori del territorio.

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Castelli Romani

Scontro politico ad Albano Laziale: il sindaco Borelli revoca le deleghe a Sementilli, esplode la polemica

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L’opposizione accusa il sindaco di “scaricare le colpe” sull’ex vicesindaco per le carenze amministrative. Forza Italia e Fratelli d’Italia chiedono chiarezza e denunciano l’instabilità della giunta

Il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, ha revocato la maggior parte delle deleghe all’assessore Maurizio Sementilli, che fino ad oggi aveva gestito rifiuti, manutenzione, viabilità e altre aree chiave. Sementilli rimane responsabile solo delle Ville Storiche.

Borelli ha giustificato la sua decisione con la necessità di “una verifica sull’attività amministrativa”. Tuttavia, l’opposizione ha interpretato la mossa come un tentativo di scaricare su un solo assessore le responsabilità delle criticità accumulate negli ultimi quattro anni.

Roberto Cuccioletta, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, ha definito l’azione una “operazione di facciata” volta a distogliere l’attenzione dalle inefficienze dell’intera amministrazione. Secondo Cuccioletta, i problemi strutturali del comune sono il risultato di mancanze collettive e non attribuibili solo a Sementilli.

Giovambattista Cascella, capogruppo di Forza Italia, ha sottolineato come la revoca delle deleghe sia sintomatica dell’instabilità della giunta Borelli, che fin dall’inizio ha mostrato difficoltà. Cascella ha accusato la maggioranza di incoerenza, sostenendo che questa sia una delle amministrazioni più disomogenee della storia di Albano.

Anche Massimo Ferrarini, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha commentato duramente la decisione, chiedendosi come mai il sindaco abbia perso fiducia in Sementilli solo su alcune questioni, lasciandogli comunque la gestione delle Ville Storiche. Ferrarini ha chiesto al sindaco di spiegare in modo chiaro i motivi della rottura, altrimenti, ha avvertito, il rischio è di far percepire alla città una leadership incapace di governare.

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