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FRASCATI SCHERMA, MOLINARI: «GAROZZO E GALLI UNA PAGINA MEMORABILE, MA BRAVI ANCHE GLI ALTRI»

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Redazione

Frascati (Rm) – Il 2016 rimarrà un anno indimenticabile per la storia del Frascati Scherma. Non fosse bastato aver riportato a casa il titolo tricolore a dodici anni di distanza, il club del presidente Paolo Molinari ha riscritto la storia grazie a Daniele Garozzo, un ragazzo classe 1992 nativo di Acireale che è diventato un campione nella palestra “Simoncelli” di Frascati. Nelle ultime ore la rilevanza mediatica della medaglia d’oro di Garozzo nella prova di fioretto maschile è stata enorme: un’impresa eccezionale arrivata al termine di una prestazione stratosferica, conclusa con l’assalto praticamente perfetto contro lo statunitense Massialas. «La prima medaglia individuale del Frascati Scherma alle Olimpiadi è d’oro – ha espresso a caldo tutta la sua gioia il presidente Molinari sul suo profilo Fb – Grazie a Daniele Garozzo e Fabio Galli (nella foto di Augusto Bizzi), protagonisti di questa pagina memorabile nella storia del Frascati Scherma, ma grazie a tutti gli altri atleti, maestri dirigenti e genitori, tutti hanno contribuito a questo fantastico successo! E non dimentichiamo la bella prestazione di Guilherme Toldo e il commovente abbraccio con Daniele, in quell’abbraccio c'è tutta l'essenza del Frascati Scherma». Prese di posizione social a parte, Molinari aggiunge che «la crescita tecnica di Daniele, arrivato da noi nel 2010 con un oro mondiale Cadetti nel curriculum, è stata vertiginosa. Con noi ha fatto ottimi risultati nella categoria Giovani e poi si è tuffato tra i “grandi” dove già un paio di anni fa ha cominciato a ottenere piazzamenti importanti in Coppa del Mondo. Quest’anno lui, come il resto dei fiorettisti azzurri, era stato un po’ sottotono, ma al momento giusto ha tirato fuori tutta la grinta e la qualità che ha. Ho visto la semifinale e la finale a casa del vice presidente frascatano Alessandro Cocco e abbiamo applaudito la sua strepitosa prestazione: nell’ultima stoccata dell’atto conclusivo ha dimostrato tutta la voglia di vincere tra l’altro con un avversario molto forte che spesso è stata una sua “bestia nera”. In questo risultato c’è molto del suo lavoro, ma anche di quello del nostro maestro Fabio Galli che aveva già dimostrato il suo valore di tecnico con Ilaria Salvatori e ora si è “completato” a livello magistrale con questa straordinaria impresa». L’Olimpiade ha regalato anche una grande prestazione proprio del brasiliano Toldo, eliminato ai quarti. «Forse uno dei migliori risultati nella storia del fioretto per il Brasile, che non ha grande tradizione. Anche Guilherme è stato bravissimo, eliminando pure un atleta di grande livello come Ota durante il suo percorso, mentre nel fioretto ha tirato anche l’altra brasiliana Thais Rochel che non aveva grandi velleità, ma che ha comunque fatto una bella esperienza» sottolinea Molinari. Sfortunata la prova delle sciabolatrici, seguite nello staff azzurro dai tecnici frascatani Lucio Landi e Andrea Aquili (quest’ultimo con la funzione di video analista). «Loreta Gulotta è arrivata ai quarti, terminando la sua corsa contro la forte ucraina Kharlan, ma eliminando in precedenza anche la campionessa olimpica 2012 Kim. Rossella Gregorio ha concluso prima la sua esperienza, forse venendo tradita dall’emozione nell’assalto che le è costato l’eliminazione». La competizione dei Cinque Cerchi del Frascati Scherma non è ancora finita perché ora sarà la volta delle prove a squadre: domani torneranno in pedana i fiorettisti (con il campione olimpico Garozzo e anche Andrea Baldini, che non ha disputato la prova individuale), poi sabato sarà la volta delle sciabolatrici Gulotta e Gregorio.

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Ssd Colonna (calcio), Carletta e il gruppo dei Piccoli Amici: “Progressi notevoli in pochi mesi”

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Colonna (Rm) – Sono la base, il cuore pulsante di ogni società e anche il Colonna non fa eccezione. Il gruppo dei Piccoli Amici 2016-17, da due settimane, si è ufficialmente tuffato nelle attività federali con la fase primaverile del campionato. A guidare questa corposa compagine di piccoli calciatori ci sta pensando Giuliano Carletta: “Avevo allenato un anno a Frascati qualche stagione fa, poi per motivi universitari mi ero dovuto fermare e quest’anno mi sono rituffato in questa avventura. Ho giocato a pallone per tanti anni, poi sono diventato anche insegnante di matematica per bambini e quindi rapportarmi con loro mi piace tanto. Il futuro? Non è escluso che, dopo un’esperienza nel settore di base, un giorno possa decidere di misurarmi nell’agonistica, ma c’è tempo”. Carletta spiega il tipo di conformazione del suo gruppo e il lavoro che sta portando avanti con questi piccoli calciatori: “L’aspetto che sto curando di più è quello caratteriale-emotivo, cerco di fare parlare i bambini e mi faccio spiegare il loro stato d’animo. Alcuni sono al secondo anno di calcio, ma la maggior parte ha iniziato in questa stagione. Siamo partiti con alcuni giochi propedeutici e con la parte coordinativa, poi ho iniziato a lavorare specificamente sul fondamentale del tiro in porta. E’ incredibile il progresso che ho verificato da quando insistiamo su un aspetto. Inoltre, con il miglioramento delle condizioni meteo, è ovviamente migliorata anche la partecipazione dei bambini agli allenamenti. In questo è fondamentale l’opera dei genitori che sono comprensibilmente apprensivi in alcuni casi”. Con le sfide alla Borghesiana e nello scorso week-end al Vis Casilina, è iniziata l’attività federale dei Piccoli Amici del Colonna: “Ma avevamo già fatto qualche amichevole interna o con altre società per fare abituare i bambini a delle partitine. Loro disputano gare su campi ridotti 3 contro 3 e questo contribuisce enormemente alla loro crescita perché hanno la possibilità di toccare il pallone più volte, a differenza di chi è convinto che a questa età già debbano fare delle compensazioni 5 contro 5”.


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Atletico Roma VI (calcio), il dt Petricone: “Stagione non semplice, ma guardiamo avanti”

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Roma – Ultimo scorcio di stagione per le squadre dell’Atletico Roma VI che stanno per arrivare alla sosta pasquale tra alti e bassi. “Ci sono state difficoltà maggiori rispetto a ciò che pensavamo, ma non ci abbatteremo – dice il direttore tecnico Roberto Petricone – Siamo alla seconda stagione di vita e quindi queste sono normali fasi di crescita. La società col presidente Luigi Paoletti sta facendo dei ragionamenti sul futuro per costruire qualcosa di un livello ancora più alto, a partire dalla scelta di un direttore sportivo che possa aiutarci ad allestire dei gruppi di maggiore qualità”. Petricone fa una rapida carrellata sull’andamento dei cinque gruppi agonistici dell’Atletico Roma VI: “L’Under 18 regionale di Cristian Silvestri è seconda in classifica: ci sono otto punti di distacco dal Breda e l’aggancio non sarà semplice, ma c’è ancora lo scontro diretto, abbiamo una partita da recuperare e ce n’è un’altra “sub-iudice”. Comunque questi ragazzi stanno facendo il campionato di esperienza che serviva loro e poi la società non ha mai nascosto l’idea di formare in futuro un gruppo di prima squadra e loro potrebbero essere una base preziosa”. A scendere ci sono i due gruppi regionali della “vecchia” categoria Allievi che stanno vivendo un’annata complicata: “L’Under 17 l’ho presa io direttamente da qualche settimana. Alcuni miglioramenti ci sono stati, il gruppo fa il possibile, ma la situazione di classifica è molto difficile. Qualche speranza in più di salvezza ce l’ha l’Under 16 di mister Gianluca Balletti che purtroppo nell’ultimo turno è uscita sconfitta dallo scontro diretto col Rocca Priora, ma la corsa non è ancora finita”. La chiusura di Petricone riguarda i due gruppi provinciali della “vecchia” categoria Giovanissimi: “L’Under 15 di mister Amedeo Mastrogiacomo sta avendo una stagione difficoltosa, ma l’obiettivo era quello di formare un gruppo che nonostante i problemi sta onorando l’impegno. Decisamente superiore alle aspettative l’annata dell’Under 14 di mister Federico Fagotti: attualmente questi ragazzi sono quarti in classifica, anche se sarà difficile salire più in alto visto lo spessore delle squadre che li precedono”.


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Marino Pallavolo, il preparatore atletico Ceccacci: “Qui si prova a lavorare come nei professionisti”

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Marino (Rm) – Che il Marino Pallavolo voglia curare i dettagli è cosa nota da tempo. Lo ha dimostrato il recente accordo di collaboratore con la Top Volley Cisterna, formazione che milita nella massima serie nazionale. Un’ulteriore conferma, in estate, è arrivata dalla scelta della figura del preparatore atletico che è ricaduta su “un esponente” di primo piano della materia ovvero Marco Ceccacci. Un professionista molto apprezzato nel mondo della pallavolo tanto che sta vivendo il suo secondo anno nello staff della Nazionale Under 18 femminile a cui si è aggiunto l’impegno con le azzurre del beach volley. Nei giorni scorsi Ceccacci è stato in Messico proprio al seguito della coppia italiana composta da Marta Menegatti e Valentina Gottardi, impegnate in due tappe del World Tour. “In estate ho accettato la proposta del Marino Pallavolo perché questo club prova a lavorare come si fa nei professionisti, cercando di dare il massimo per gli atleti. Inoltre la figura del preparatore atletica è molto considerata e la società si è dotata di strutture idonee per fare un buon lavoro”. Ceccacci, che si avvale della collaborazione di Andrea Avellini, è presente nel palazzetto della società marinese un paio di volte a settimana: “Il rapporto con i tecnici è ottimo. C’è piena fiducia da parte loro e mi hanno dato carta bianca per ciò che concerne il lavoro da portare avanti coi ragazzi”. La disponibilità degli atleti a fare un lavoro di qualità è stata ampia e l’impegno costante: “La preparazione atletica non si limita a un solo periodo (magari quello estivo e di inizio stagione come si pensa generalmente, ndr), ma si estende a tutto l’anno. La cosa importante è di avere meno infortuni possibili (riguardanti spalle e ginocchia in particolare, ndr), al di là di quelli traumatici che possono capitare, e da questo le cose sono andate abbastanza bene. Inoltre se la qualità di gioco rimane di alto livello per tutti i set, vuol dire che i ragazzi stanno bene. Ovviamente più aumenta lo spessore degli avversari e più l’asticella si alza, ma vedremo in questo finale di stagione se i gruppi si potranno togliere delle soddisfazioni”.


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