FRENULO LINGUALE CORTO: QUANDO E COME INTERVENIRE

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A cura della Dottoressa Chiara Marianecci – Logopedista

Per frenulo linguale s’intende quel “filetto” che si trova sotto la lingua e che si tende con l’innalzamento di quest’ultima verso il palato. Quando il frenulo risulta limitato nella sua estensione si parla di  “anchiloglossia”: anomalia questa che si manifesta sin dalla nascita e che viene stimata oggi, tra i bambini, intorno al 5%.

Gli aspetti che ci consentono di riconoscere un frenulo poco esteso sono molteplici: la forma “a cuore” della lingua quando viene tirata fuori, l’incapacità da parte del bambino di innalzarla e la difficoltà di suzione. Inoltre, basta chiedere al soggetto interessato di effettuare il cosiddetto “schiocco del cavallo” o di  toccare,  subito dietro gli incisivi, il palato con la punta linguale e visivamente si può notare l’eventuale anomalia.

Detto questo, un frenulo corto può avere una gravità diversa: se è vero infatti che quando è di lieve entità non inficia in nessun modo sulla funzionalità linguale; è altrettanto vero come, in caso di difficoltà da parte del paziente nello staccare il corpo linguale dal pavimento buccale, un intervento risolutivo risulta indispensabile.

Se l’intervento viene realizzato immediatamente dopo la nascita del bambino, esso risulta veloce e senza anestesia; al contrario, invece, nei casi in cui viene effettuato più tardi, diviene a tutti gli effetti un piccolo intervento chirurgico, generalmente con anestesia, che può essere realizzato in ambulatorio sia dal dentista che dall’ otorinolaringoiatra.

Prima dell’intervento, è comunque altamente consigliabile effettuare una attenta valutazione logopedica atta a verificare l’effettiva necessità dell’incisione.

Quando infatti il frenulo è solo moderatamente poco esteso, è possibile evitare l’intervento chirurgico attraverso specifici esercizi di logopedia e piccole manipolazioni . Anche in caso di operazione, tuttavia, al fine di garantire sia maggiore elasticità che soprattutto un’anomala cicatrizzazione dopo l’intervento, è necessario comunque rivolgersi a delle sedute di logopedia.

Ma cosa può comportare una lunghezza del frenulo anomala?  Problemi di suzione e deglutizione, un’errata respirazione orale, una scorretta articolazione di suoni come “r”, “l”, “t”, “d” , mal occlusioni e alterazioni dello sviluppo oro facciale,  alterazioni posturali di vario genere su tutto il corpo.

Tenere sotto osservazione, dunque, sin dal momento della nascita, possibili anomalie risulta indispensabile.

 

Logopedista Chiara Marianecci

3497296063

chiara.marianecci@hotmail.it