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FROSINONE, FESTIVAL DEI CONSERVATORI:OLTRE 30MILA PRESENZE. GIA' SI PENSA ALLA 2 EDIZIONE

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Tempo di lettura 4 minuti Ottaviani: “Quando abbiamo lanciato l’idea del primo Festival dei Conservatori Italiani vi è stato subito il riscontro positivo del direttore e della struttura del Conservatorio ‘Licinio Refice’ "

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Redazione

Frosinone – Dopo quasi un mese di ottima musica, nello splendido scenario di un piazzale Vittorio Veneto rinnovato, che grazie alla sua ubicazione e alla sua nuova veste ha offerto ai frequentatori del festival le medesime suggestioni del teatro greco di Siracusa, si è chiusa la prima edizione del “Festival Nazionale dei Conservatori Italiani – Città di Frosinone”.

Il bilancio finale parla di oltre 30.000 presenze, con punte anche di 4.000 in alcuni appuntamenti, nelle 16 serate del festival; parla di 400 artisti che si sono avvicendati sul palco di piazzale Vittorio Veneto e di quasi 30 città italiane rappresentate a Frosinone durante la kermesse musicale. Sono i numeri a dare la dimensione del successo di una manifestazione, fortemente voluta dall’amministrazione Ottaviani e organizzata con la preziosa e fondamentale collaborazione del Conservatorio "Licino Refice", che ha riscosso un grande successo di critica e di pubblico e che ha portato la città capoluogo alla ribalta positiva delle cronache nazionali e locali. L'altissimo livello degli artisti in gara, le ottime performance, la possibilità di assistere a eventi unici in un contesto del tutto particolare, come quello dell’incantevole piazzale Vittorio Veneto, che ha riattivato il fermento culturale del centro storico e della città tutta, ha regalato serate indimenticabili agli spettatori e ai turisti.

“L’organizzazione di una manifestazione così imponente – hanno dichiarato il presedente del Conservatorio di Frosinone “Licinio Refice”, prof. Marcello Carlino, e il direttore, M° Antonio D’Antò – rappresenta sempre una sfida, specialmente quando si tratta di una prima edizione. Grazie al favore della cittadinanza, al contributo di tutti gli organizzatori, dei media e dei partner che hanno sostenuto il progetto, questa sfida è stata senz’altro superata con successo. La sinergia con il Comune di Frosinone, ed in particolare con il sindaco Ottaviani, cui vanno i nostri più sinceri ringraziamenti per l’intraprendenza, l’impegno ed il lavoro, è stata decisiva per la buona riuscita del Festival. Lo straordinario consenso ottenuto presso pubblico e critica, oltre ad averci offerto forti emozioni di serata in serata, ci permette di guardare con ottimismo alla prossima edizione con l’obiettivo di arricchire la kermesse, ampliare la compagine dei Conservatori partecipanti e di fare del Festival Nazionale dei Conservatori Italiani una realtà prestigiosa di livello nazionale ed un punto fermo nel quadro delle attività culturali della città di Frosinone. Abbiamo aperto al pubblico le porte dei Conservatori d’Italia rendendo il giusto merito all’attività ed al lavoro di centinaia di giovani musicisti che, grazie al Comune ed al Conservatorio di Frosinone, hanno avuto un palcoscenico di primo piano per esibirsi con i loro repertori, dimostrando grande entusiasmo e partecipazione. Un doveroso ringraziamento va al dott. Giorgio Bruno Civello per aver affidato, per la prima volta, al Conservatorio ‘Licinio Refice’ l’organizzazione di una sezione del Premio Nazionale delle Arti ed a tutti i Direttori dei Conservatori che hanno preso parte all’iniziativa.”

“Quando abbiamo lanciato l’idea del primo Festival dei Conservatori Italiani – ha detto il Sindaco Nicola Ottaviani – vi è stato subito il riscontro positivo da parte del direttore e della struttura del Conservatorio ‘Licinio Refice’, senza il quale ciò che abbiamo realizzato sarebbe rimasto solo un progetto sulla carta. Portare a Frosinone quasi 400 artisti in rappresentanza di 30 città italiane significa investire sul territorio e sulle migliori energie e talenti che può mettere in campo il nostro Paese nella musica, nell’arte e nella cultura. Frosinone deve sfruttare la favorevole posizione geografica tra le due aree metropolitane di Roma e Napoli, facendo diventare strategici investimenti sulla cultura ed il rapporto con gli imprenditori più illuminati, disposti a percorrere la strada di un nuovo e sano mecenatismo. Del resto, l’elevazione della cultura, soprattutto se trasformata in sistema, corrisponde sempre all’elevazione ed al miglioramento della classe dirigente, che riceve nuovi stimoli e nuovi traguardi da tagliare insieme alla collettività”.

“Voglio rivolgere – ha dichiarato l’assessore alla cultura Gianpiero Fabrizi – un sentito e doveroso ringraziamento ai dipendenti comunali che hanno collaborato all’organizzazione della manifestazione, alle cooperative che hanno lavorato fino anche a notte fonda all’allestimento della piazza e agli sponsor privati e pubblici il cui contributo è stato importantissimo, nella certezza che, già dal prossimo autunno, inizierà a muoversi la macchina organizzativa per la seconda edizione”.

Il "Festival dei Conservatori" ha avuto il grande merito di riportare il centro storico ad un antico splendore di cui si era persa memoria. L’isola pedonale ed una serie di altre meritorie iniziative culturali, portate avanti da alcune associazioni cittadine, hanno riportato i frusinati a riappropriarsi di spazi ed occasioni d’incontro che denotano un fermento che ha attivato un circuito virtuoso, funzionale al rilancio della parte antica di Frosinone, segnale evidente che la scelta dell'amministrazione Ottaviani di puntare su eventi culturali di spessore e di qualità (si pensi anche al teatro all'aperto in piazza Valchera) per il rilancio e il riscatto del capoluogo, si sta rivelando azzeccata.

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Cronaca

Frosinone, armi e droga negli appartamenti dell’Ater: in manette 2 cittadini albanesi

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Nei giorni scorsi i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Frosinone, diretti dal Tenente Massimo Petrosino, hanno effettuato un’altra operazione all’interno degli appartamenti dell’Ater abusivamente occupati da soggetti stranieri, dopo quella già compiuta nel novembre scorso.
Nel pomeriggio di giovedì, i Carabinieri del Radiomobile di Frosinone, impegnati nei controlli di routine al Casermone, hanno visto due persone affacciate al balcone di un appartamento che avrebbe dovuto essere vuoto e hanno deciso di capire cosa stesse succedendo. Prima che potessero raggiungere l’appartamento, tuttavia, i due si sono dati alla fuga, aiutati dalle telecamere piazzate in punti strategici, che hanno consentito loro di visionare e anticipare i movimenti dei militari.
Ai Carabinieri non è rimasto che dividersi: una squadra è andata a caccia dei due fuggitivi mentre un’altra è rimasta a presidiare l’appartamento, alla ricerca di eventuali complici o di elementi utili all’identificazione dei due soggetti. Lo sforzo congiunto ha dato in breve i suoi frutti: i due soggetti intravisti poco prima al balcone sono stati bloccati dai militari mentre tentavano di allontanarsi dal Casermone, intanto che all’interno dell’abitazione veniva trovato il passaporto di uno di loro.
I Carabinieri hanno quindi proceduto ad effettuare un’approfondita perquisizione dell’appartamento da cui erano scappati i due uomini, rivelatisi essere due albanesi, rinvenendo due coltelli a serramanico e una pistola semiautomatica con matricola abrasa pronta all’uso, considerato che aveva già caricato il colpo in canna ed erano presenti altri 7 colpi nel caricatore. In una scatola della libreria sono stati recuperati altre 10 cartucce di calibro diverso, destinate ad un’altra arma.
L’appartamento fungeva da vera e propria base di spaccio, considerato che al suo interno sono state rinvenute 3 dosi di cocaina, circa 10 grammi di hashish suddivisi in 3 pezzi e materiale vario per il confezionamento delle singole dosi.
La perquisizione è stata poi estesa ad un altro alloggio che i due soggetti hanno rivelato di avere in uso, scovando ulteriore materiale utilizzato per la preparazione degli stupefacenti.
I militari hanno proceduto pertanto all’arresto dei due stranieri che, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati condotti al carcere di Frosinone, ove sono rimasti anche dopo la convalida dell’arresto.

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Cronaca

Atina, stalker aggredisce i carabinieri: arrestato 33enne

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Arrestato un 33enne di Atina, in provincia di Frosinone. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine per stalking e per resistenza a pubblico ufficiale. A eseguire l’ordine di arresto i militari della locale Stazione dei Carabinieri.
Il 33enne, già colpito da ammonimento del Questore di Frosinone per atteggiamenti persecutori nei confronti di una donna con cui ha avuto una relazione affettiva, non accettando la fine della loro storia si è presentato alla porta della sua abitazione e ha reiterato le molestie. La Donna, spaventata, ha immediatamente chiamato i carabinieri ma lui, alla loro vista, per evitare il controllo, li ha aggrediti colpendoli ripetutamente ma i militari sono riusciti a immobilizzarlo.
L’uomo è stato quindi assicurato alla giustizia e sottoposto agli arresti domiciliari, ora dovrà rispondere del proprio comportamento dinanzi al Tribunale di Cassino.

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Cronaca

Aeronautica Militare, Rossi (Lega): “Sul 72° Stormo la partita non è ancora chiusa”

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L’europarlamentare della Lega ha incontrato il Capo di Stato maggiore della Difesa
 
 
“La partita del 72° Stormo non è ancora chiusa. Sullo spostamento della scuola di volo ancora non è detta l’ultima parola”.  L’onorevole Maria Veronica Rossi, deputato della Lega al Parlamento europeo, ha incontrato, nel tardo pomeriggio di giovedì scorso, il capo di stato maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, per parlare della scuola di volo per elicotteristi e del 72° Stormo, che dovrebbero essere spostati da Frosinone a Viterbo.
 
“Ho avuto un incontro con il Capo di Stato Maggiore Giuseppe Cavo Dragone per discutere della necessità che la Scuola di Volo dell’Aeronautica Militare e il 72° Stormo Scuola Elicotteristi a Frosinone rimangano intatti, respingendo la proposta di trasferimento all’Aeroporto di Viterbo. L’ufficiale ha mostrato grande sensibilità verso il problema e si è dimostrato disponibile ad analizzare la questione e a valutare tutte le criticità di un trasferimento che tutto è tranne che virtuoso, economico e strategico per le nostre forze armate.
 
È cruciale proteggere la storica realtà del 72° Stormo dell’Aeronautica militare da un trasferimento privo di logica dal territorio ciociaro. Nel 2020, il Ministro della Difesa Guerini avallò questa decisione, mirando a presunti risparmi, ma ora appare anacronistico e decontestualizzato rispetto agli attuali scenari bellici e alla geopolitica europea” ha detto l’onorevole Rossi.
 
“Nessuno – ha proseguito Rossi – ha ancora fornito, ad oggi, uno straccio di motivazione valida e inoppugnabile per giustificare la decisione di trasferire la scuola di volo da Frosinone a Viterbo. Le motivazioni sono tecniche? Falso, perché Frosinone rispetto a Viterbo offre condizioni di addestramento per i piloti  mille volte migliori. Le motivazioni sono logistiche?  Falso, perché Frosinone è collegata con il resto del mondo un milione di volte meglio rispetto a Viterbo. Le motivazioni sono legate alla struttura militare? Falso, perché a Frosinone c’è già tutto quello che serve per una scuola di volo interforze, basterebbero investimenti decisamente minimi per adeguare l’aeroporto alle mutate esigenze, mentre a Viterbo c’è poco o niente di quello che realmente serve. E poi, se Viterbo un giorno dovesse ospitare il terzo scalo civile del Lazio, come si farebbe a conciliare l’attività addestrativa militare con il traffico civile in uno spazio  aereo abbastanza saturo come quello di Viterbo. Quindi, mi chiedo a questo punto: qual è la vera volontà che c’è dietro questa  illogica decisione di trasferimento del 72° Stormo da Frosinone alla Tuscia? Qui non stiamo parlando solamente di “politica” militare, ma anche del destino di centinaia di famiglie e dell’eventuale depauperamento economico di un territorio, la Ciociaria, che già da anni sta soffrendo per un processo di deindustrializzazione che ha eroso ricchezza economica e sociale”.
 
“L’impegno richiede il coinvolgimento di associazioni, società civile e settore produttivo, nonché azioni politiche ed istituzionali a ogni livello per annullare il provvedimento di trasferimento del 72° Stormo e della Scuola Elicotteristi da Frosinone a Viterbo. La mozione, proposta nei consigli comunali della provincia, mira a rafforzare ulteriormente questa causa di fondamentale importanza. Servono iniziative concrete e non chiacchiere o inutili comunicati stampa come hanno fatto altri, perché, al di là di tutto, la cosa che mi ha maggiormente amareggiato è che, ad oggi, sono stata l’unica rappresentante istituzionale del nostro territorio ad essersi confrontata direttamente con lo Stato maggiore della Difesa su questo tema. Questi sono fatti, mentre, ripeto, altri si sono solo limitati a comunicati stampa. Comunque, l’importante è aver capito che nulla è ancora perduto, e finché rimarrò in carica nell’Europarlamento profonderò ogni impegno per scongiurare lo spostamento da Frosinone a Viterbo del 72° Stormo e della scuola di volo per elicotteristi” ha concluso l’onorevole Rossi.
 
Privo di virus.www.avast.com

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