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FROSINONE: I LAVORATORI DELLA MULTISERVIZI INDAGATI PER OCCUPAZIONE ABUSIVA DI EDIFICI PUBBLICI E MINACCE A PUBBLICI UFFICIALI HANNO INCONTRATO IL SINDACO

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Tempo di lettura 2 minuti Il procedimento penale è stato attivato d’ufficio senza che vi fosse alcuna denuncia da parte dell’organo politico-amministrativo

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Redazione
Frosinone
– Nel pomeriggio di sabato 15 febbraio 2014, nella sala giunta del Comune di Frosinone, il Sindaco di Nicola Ottaviani ha convocato i lavoratori della Multiservizi ai quali era stato notificato, nel corso degli ultimi giorni, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari per l’occupazione abusiva degli edifici pubblici e per le minacce ai pubblici ufficiali, verificatesi nello scorso mese di luglio, in occasione delle proteste per la sorte della società ex municipalizzata.

Il procedimento penale è stato attivato d’ufficio senza che vi fosse alcuna denuncia da parte dell’organo politico-amministrativo, in quanto erano nate anche forti contestazioni tra i lavoratori, che occupavano, in quei giorni, il Comune, e le forze dell’ordine presenti per garantire la stessa incolumità di quanti si erano stabiliti sul lastrico solare della sede comunale di piazza VI dicembre, a oltre dieci metri di altezza, obbligando anche i vigili del fuoco a presidiare per giorni i luoghi, per evitare pericoli alle persone.

“Il Comune di Frosinone non ha alcuna intenzione di costituirsi parte civile – ha commentato il Sindaco Nicola Ottaviani nel corso della riunione con i lavoratori coinvolti nella vicenda – in quanto riteniamo che, seppur condotta in modo scomposto, l’occupazione dell’edificio costituiva una rivendicazione lavoristica e sindacale. Spiace che, a seguito di quei fatti, sia sorta una coda penale, anche se d’ufficio, e faremo del tutto per evidenziare che il Comune di Frosinone non ha riportato danni o conseguenze significative sul piano economico patrimoniale. Stiamo continuando con il Settore finanziario comunale ad incontrarci con la Regione e con gli altri soci dell’impresa in house, per cercare di risolvere un problema occupazionale, che abbiamo trovato e che è datato oltre 16 anni, aggravato anche dall’emanazione di una serie di norme, negli ultimi due anni, che obbligano gli enti a valutare la sostenibilità in concreto dei piani industriali delle società pubbliche.

Il problema si potrà risolvere solo con la previsione di una tutela effettiva per gli esuberi e per i prepensionamenti, con contratti di servizio aventi durata pari o superiore a cinque anni, tra l’azienda ed i singoli soci, allo scopo di evitare che la nuova società pubblica abbia gli stessi problemi di insolvenza della vecchia Multiservizi”.

Cronaca

Anagni, prova a far ripartire l’auto ma resta schiacciato

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Ha provato a far ripartire l’auto in panne, aprendo il cofano e controllando se ad occhio nudo ci fosse qualcosa che non andasse nel motore: ma l’auto si è sfrenata ed ha incastrato contro il muro alle sue spalle l’automobilista, bloccandogli le gambe.

È accaduto ieri sera intorno alle 22 sulla Strada Provinciale ‘Accesso Sud’ ad Anagni. Sono stati gli altri automobilisti a notare l’uomo in difficoltà ed a chiamare i carabinieri ed il 118 di Frosinone. In pochi minuti, sul posto è arrivata anche una squadra dei Vigili del Fuoco: ha rimosso l’auto, mentre i sanitari facevano intervenire un’eliambulanza trasferendo in codice rosso al policlinico di Tor Vergata il paziente . Sulle circostanze dell’incidente ora stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Anagni.

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Cronaca

Cassino, incidente dopo il viaggio di nozze: lei muore e lui è in fin di vita

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Quattro passi al mercato settimanale di Cassino (Frosinone) per comprare le cose più urgenti che servivano nella casa nuova: Graziella Parente (31 anni di Coreno Ausonio) e Francesco Piccolino (33 anni di Ausonia) ci avevano messo piede da solo quattro giorni, appena rientrati dal viaggio di nozze che li aveva portati in Thailandia.

Non hanno fatto in tempo a sistemarlo come volevano, il loro alloggio: lei è morta, lui è stato portato in condizioni disperate nell’ospedale di Cassino. E’ il bilancio dell’incidente stradale accaduto poco prima delle 13 sulla Regionale 630 Cassino – Formia nel tratto che attraversa San Giorgio a Liri.

A scontrarsi sono stati una Fiat 500 nera guidata da una giovane di San Giorgio a Liri e una moto Yamaha con in sella la coppia di sposi. Un impatto violento che non ha lasciato scampo alla giovane donna: è morta sull’ambulanza che la stava portando in ospedale al Santa Scolastica di Cassino. Cosa sia successo e perché lo stanno ricostruendo il capitano Bartolo Taglietti con i suoi carabinieri della compagnia di Pontecorvo. Hanno chiuso la strada e rilevato ogni dettaglio: la moto rientrava da Cassino e viaggiava verso Ausonia, la macchina non si sa se stesse entrando oppure uscendo da una stradina dove ci sono un bar e un tatuatore; di certo sul lato anteriore sinistro c’è stato l’impatto che ha sbalzato i due sposi.

Avevano celebrato le nozze il 23 luglio nella chiesa di Santa Maria Vergine a Coreno Ausonio, il paese di lei dove il primo giugno il sindaco Simone Costanzo aveva registrato la loro promessa formale di sposarsi. Lei lavorava come cameriera al pub ‘Male e Peggio’ di via Virgilio a Cassino. Lui è operaio in una fabbrica della zona di Frosinone.

Lui è in prognosi riservata

 Nel pomeriggio i medici hanno mantenuto la prognosi riservata per prudenza: attendono le 24 ore in cui possono emergere emorragie interne. Sono convinti che sia fuori pericolo. Ma con un vuoto che lo accompagnerà per sempre.

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Cronaca

Frosinone, sgominata banda di ladri seriali

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I furti venivano perpetrati in tutta Italia soprattutto ai danni di turisti stranieri

La Squadra Mobile di Frosinone in collaborazione con la Polizia di Frontiera aerea di Fiumicino è riuscita ad individuare i quattro componenti di una banda criminale dedita alla commissione di furti, soprattutto in danno di turisti stranieri.

Tutto era partito da alcuni furti avvenuti in provincia di Frosinone, episodi che tra loro, all’apparenza, non avevano alcun legame. Una più attenta analisi di alcuni particolari unita alle intuizioni degli investigatori hanno permesso di ricostruire il modus operandi della banda, composta da quattro sudamericani, di età compresa tra i 28 e i 54 anni.

I malfattori prendevano di mira prevalentemente turisti stranieri, dando vita alle loro azioni criminali in diverse città d’arte italiane, spostandosi di volta in volta nel tentativo di far perdere le proprie tracce, salvo ritornare in quei luoghi in cui le loro scorribande avevano meglio fruttato.  

Si muovevano con autovetture di media cilindrata che venivano noleggiate utilizzando le carte di credito e i documenti sottratti alle loro vittime. Questo stratagemma aveva permesso al gruppo criminale di compiere indisturbati e per lungo tempo numerosi furti, perché appunto si celavano dietro l’utilizzo dei documenti e dei metodi di pagamento sottratti alle vittime di turno.

I quattro così facendo nel corso dei mesi si sono appropriati di una ingente quantità di beni e valori, costituiti da telefoni, pc portatili, telecamere, bagagli, carte di credito e denaro.

Gli elementi raccolti grazie ad un lavoro certosino operato dai poliziotti della Squadra Mobile ha permesso di individuare i quattro sospettati che, grazie proprio alla segnalazione effettuata dalla Polizia di Stato di Frosinone, sono stati fermati il giorno di ferragosto dal personale della Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino.

Dopo il rintraccio e l’identificazione, i quattro uomini, due cubani di 50 e 54 anni e due cileni di 28 e 38 anni, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto dal personale della Polizia di Frontiera dello scalo aeroportuale di Fiumicino.

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