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FROSINONE: L'URAG VINCE CONTRO IL BISONTI RUGBY IN UNA DOMENICA DIVERSA DALLE ALTRE

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Tempo di lettura 2 minuti Vasoli: “Giocare in carcere è stata un'esperienza molto emozionante, che ha lasciato qualcosa dentro a tutti noi".

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Redazione

Frosinone – Non è stata esattamente una domenica per le altre per l'URAG Rugby, che domenica ha incontrato a Frosinone il team Bisonti Rugby.

Rimanendo alla stretta cronaca del match,quest'ultimo si è concluso con la vittoria degli ospiti per 99 a 5, e con l'URAG in grado di andare in meta per 16 volte subendone solamente una.Ma, come dicevamo, non è stata propriamente solo una partita di rugby. I Bisonti Rugby sono la squadra del carcere di Frosinone, che grazie all'interessamento del Comitato Regionale Lazio e della direttrice della casa circondariale, si è iscritta al campionato di serie C, pur con le limitazioni imposte dal fatto che (comprensibilmente) possono giocare solamente in casa, e senza pubblico per motivi legati alla sicurezza.

“Giocare in carcere è stata un'esperienza molto emozionante, che ha lasciato qualcosa dentro a tutti noi. La cosa che più mi ha colpito è come questa squadra catalizzi l'attenzione del carcere intero, dai detenuti che urlavano 'Forza Bisonti', dalle celle e dai secondini che ci chiedevano informazioni sulle regole, sino alla direttrice, persona stupenda, che in prima persona ha risolto tutti i problemi che potevano nascere da un progetto sperimentale come questo”, ha spiegato il presidente del Rugby Anzio Club, Flavio Vasoli.

“La seconda cosa che ci è rimasta dentro, era la felicità con cui ho visto partecipare questi ragazzi all'evento, la gioia per questa possibilità di 'evadere' dalla realtà carceraria seppur per poche ore al giorno, sognando di fare meta insieme alla loro squadra”. L'URAG Rugby fa un grosso in bocca al lupo al Bisonti Rugby per il campionato, ringraziandoli di un'esperienza dal quale tutti, dal primo all'ultimo giocatore, ne sono usciti sicuramente arricchiti.

Per l'URAG però domenica prossima c'è un match di cartello. Ad Anzio, sul campo di Piazzale Ardea, arriva il Segni, la formazione con maggiore esperienza nel girone e la testa di serie del terzo raggruppamento della serie C del Lazio, considerato anche il fatto di essere retrocessi dalla serie B nella passata stagione, ma solo per via dei punti di penalizzazione. “Loro saranno i favoriti, perché sono una squadra con più esperienza, composta di giocatori che hanno militato anche nelle serie superiori e di ragazzi che vengono dalle loro giovanili – ha concluso Vasoli – noi al momento attuale siamo un gruppo che con il tempo troverà la giusta sincronia, per diventare una squadra che si toglierà tante soddisfazioni di qui in avanti”.
 

Cronaca

Anagni, prova a far ripartire l’auto ma resta schiacciato

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Ha provato a far ripartire l’auto in panne, aprendo il cofano e controllando se ad occhio nudo ci fosse qualcosa che non andasse nel motore: ma l’auto si è sfrenata ed ha incastrato contro il muro alle sue spalle l’automobilista, bloccandogli le gambe.

È accaduto ieri sera intorno alle 22 sulla Strada Provinciale ‘Accesso Sud’ ad Anagni. Sono stati gli altri automobilisti a notare l’uomo in difficoltà ed a chiamare i carabinieri ed il 118 di Frosinone. In pochi minuti, sul posto è arrivata anche una squadra dei Vigili del Fuoco: ha rimosso l’auto, mentre i sanitari facevano intervenire un’eliambulanza trasferendo in codice rosso al policlinico di Tor Vergata il paziente . Sulle circostanze dell’incidente ora stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Anagni.

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Cronaca

Cassino, incidente dopo il viaggio di nozze: lei muore e lui è in fin di vita

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Quattro passi al mercato settimanale di Cassino (Frosinone) per comprare le cose più urgenti che servivano nella casa nuova: Graziella Parente (31 anni di Coreno Ausonio) e Francesco Piccolino (33 anni di Ausonia) ci avevano messo piede da solo quattro giorni, appena rientrati dal viaggio di nozze che li aveva portati in Thailandia.

Non hanno fatto in tempo a sistemarlo come volevano, il loro alloggio: lei è morta, lui è stato portato in condizioni disperate nell’ospedale di Cassino. E’ il bilancio dell’incidente stradale accaduto poco prima delle 13 sulla Regionale 630 Cassino – Formia nel tratto che attraversa San Giorgio a Liri.

A scontrarsi sono stati una Fiat 500 nera guidata da una giovane di San Giorgio a Liri e una moto Yamaha con in sella la coppia di sposi. Un impatto violento che non ha lasciato scampo alla giovane donna: è morta sull’ambulanza che la stava portando in ospedale al Santa Scolastica di Cassino. Cosa sia successo e perché lo stanno ricostruendo il capitano Bartolo Taglietti con i suoi carabinieri della compagnia di Pontecorvo. Hanno chiuso la strada e rilevato ogni dettaglio: la moto rientrava da Cassino e viaggiava verso Ausonia, la macchina non si sa se stesse entrando oppure uscendo da una stradina dove ci sono un bar e un tatuatore; di certo sul lato anteriore sinistro c’è stato l’impatto che ha sbalzato i due sposi.

Avevano celebrato le nozze il 23 luglio nella chiesa di Santa Maria Vergine a Coreno Ausonio, il paese di lei dove il primo giugno il sindaco Simone Costanzo aveva registrato la loro promessa formale di sposarsi. Lei lavorava come cameriera al pub ‘Male e Peggio’ di via Virgilio a Cassino. Lui è operaio in una fabbrica della zona di Frosinone.

Lui è in prognosi riservata

 Nel pomeriggio i medici hanno mantenuto la prognosi riservata per prudenza: attendono le 24 ore in cui possono emergere emorragie interne. Sono convinti che sia fuori pericolo. Ma con un vuoto che lo accompagnerà per sempre.

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Cronaca

Frosinone, sgominata banda di ladri seriali

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I furti venivano perpetrati in tutta Italia soprattutto ai danni di turisti stranieri

La Squadra Mobile di Frosinone in collaborazione con la Polizia di Frontiera aerea di Fiumicino è riuscita ad individuare i quattro componenti di una banda criminale dedita alla commissione di furti, soprattutto in danno di turisti stranieri.

Tutto era partito da alcuni furti avvenuti in provincia di Frosinone, episodi che tra loro, all’apparenza, non avevano alcun legame. Una più attenta analisi di alcuni particolari unita alle intuizioni degli investigatori hanno permesso di ricostruire il modus operandi della banda, composta da quattro sudamericani, di età compresa tra i 28 e i 54 anni.

I malfattori prendevano di mira prevalentemente turisti stranieri, dando vita alle loro azioni criminali in diverse città d’arte italiane, spostandosi di volta in volta nel tentativo di far perdere le proprie tracce, salvo ritornare in quei luoghi in cui le loro scorribande avevano meglio fruttato.  

Si muovevano con autovetture di media cilindrata che venivano noleggiate utilizzando le carte di credito e i documenti sottratti alle loro vittime. Questo stratagemma aveva permesso al gruppo criminale di compiere indisturbati e per lungo tempo numerosi furti, perché appunto si celavano dietro l’utilizzo dei documenti e dei metodi di pagamento sottratti alle vittime di turno.

I quattro così facendo nel corso dei mesi si sono appropriati di una ingente quantità di beni e valori, costituiti da telefoni, pc portatili, telecamere, bagagli, carte di credito e denaro.

Gli elementi raccolti grazie ad un lavoro certosino operato dai poliziotti della Squadra Mobile ha permesso di individuare i quattro sospettati che, grazie proprio alla segnalazione effettuata dalla Polizia di Stato di Frosinone, sono stati fermati il giorno di ferragosto dal personale della Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino.

Dopo il rintraccio e l’identificazione, i quattro uomini, due cubani di 50 e 54 anni e due cileni di 28 e 38 anni, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto dal personale della Polizia di Frontiera dello scalo aeroportuale di Fiumicino.

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