FROSINONE: SEICENTOMILA EURO PER IL FIUME COSA

Redazione

Frosinone – Si è appena tenuto un importante incontro nella sede comunale dell’ex Mtc tra amministratori, tecnici del comune di Frosinone e tecnici dell’Ardis (Agenzia regionale per la difesa del suolo). Erano presenti per il comune il sindaco Nicola Ottaviani, il vicesindaco e assessore all’Ambiente Fulvio De Santis, l’assessore ai Lavori Pubblici e Manutenzioni Fabio Tagliaferri, il dirigente del settore Urbanistica e Ambiente Elio Noce, il geologo Marco Spaziani e il responsabile della Protezione Civile, il disaster manager Ruggero Marazzi, mentre per l’Agenzia regionale sono intervenuti l’ingegner Vincenza Alessia Di Stasio e il geometra Antonio Stefano Carcione. Il tema dell’incontro è stato la messa in sicurezza del fiume Cosa ed in particolare il tratto sottostante la frana del viadotto Biondi, avvenuta lo scorso mese di marzo. Il sindaco Ottaviani e tutta la delegazione comunale hanno sottolineato come la tutela dell’intera area attraversata dal fiume Cosa sia di prioritaria importanza per la sicurezza dell’intera città, ricordando, che sono ben tredici i tratti attraversati dal fiume che necessitano di interventi: zona Maniano, via Maria, viale Roma, l’area della stazione di valle dell’ascensore inclinato, viale Mazzini, via Fontanelle, via Ciamarra, Colle La Pila, via del Poggio, ponte di via Verdi, ponte San Giuliano, via Fornaci e via Pratillo. I tecnici dell’Ardis hanno evidenziato che con gli interventi previsti si vuole arginare ed anche eliminare del tutto, dove possibile, le situazioni di criticità riguardanti il corso del fiume, l’Agenzia regionale, infatti, è giusto sottolinearlo, interviene con azioni che riguardano direttamente il corso dei fiumi e i terreni adiacenti fino ad una distanza di dieci metri. Nell’incontro i tecnici dell’Ardis hanno rappresentato che allo stato attuale con un importo di circa d 700mila euro, si potrà operare soltanto sul tratto compreso tra viale Roma fino alla stazione a valle dell’ascensore inclinato, su un percorso totale di circa 700 metri con interventi che interessano circa 300 metri. Per gli altri tratti connotati da criticità e rischio idrogeologico, dunque, per un totale di circa 5 chilometri del fiume Cosa, bisognerà attendere la programmazione finanziaria regionale 2014/2016. ” Questo primo intervento dell’Ardis – ha dichiarato il sindaco Nicola Ottaviani – durerà circa 60 giorni e riguarderà parte limitata del rischio idrogeologico del fiume Cosa. Va sicuramente ringraziata l’Agenzia regionale, anche perché a caval donato non si guarda in bocca, ma appare difficile per il nostro territorio attendere la nuova programmazione finanziaria regionale del 2104/2016. Continueremo a lavorare a quattro mani, Comune e Regione, per concentrare gli sforzi sul dissesto idrogeologico del fiume Cosa, pur tenendo presente che il periodo di magra riguarda tutti gli enti pubblici, sia a livello periferico che centrale”.

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