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FROSINONE: TORNA IL TEATRO IN PIAZZA. QUESTA SERA "NINETTA E LE ALTRE, LE MAROCCHINATE DEL 44"

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Tempo di lettura 3 minuti I fatti e i personaggi, tutti reali, sono ispirati alla violenza contro le donne delle truppe coloniali dell’esercito francese sulla linea Gustav durante la Seconda Guerra Mondiale.

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Redazione

Frosinone – Questa sera, 21 agosto, torna il teatro in piazza Valchera. Nell’ambito della rassegna “Teatro tra le porte”, che sta riscuotendo un grande successo in questa calda estate frusinate ricca di eventi di ogni genere che stanno allietando le serate nel capulogo, di scena dalle ore 21 e 30 “Ninetta e le altre, Le marocchinate del 44” con Damiana Leone, Anna Mingarelli e Francesca Reina. I fatti e i personaggi, tutti reali, sono ispirati alla violenza contro le donne delle truppe coloniali dell’esercito francese sulla linea Gustav durante la Seconda Guerra Mondiale. 

Secondo la tradizione quella che oggi è chiamata Ciociaria un tempo era la terra di Saturno. Qui infatti il Dio, con l’aiuto dei giganti, edificò mura enormi e città sacre dando inizio all’Età dell’oro. Nei fiumi scorrevano latte e miele, gli esseri umani, felici e senza dolori, vivevano in comunione tra loro e in armonia con la natura e gli animali, senza guerra, in uno stato perenne di pace e felicità. Ma l’uomo non riuscì a reprimere i suoi istinti primordiali e allora iniziò il conflitto che diffuse dolore e morte. Primi anni quaranta. Tre donne in scena, tre divinità pagane, arcaiche come i luoghi che le circondano: montagne, fiumi, stelle. Ninetta, Celeste e Maria. La scena è nuda. Unico elemento scenico sono 3 conche disposte ai tre lati della scena che formano un triangolo-recinto sacro dentro il quale si muovono le donne. Nelle conche ci sono oggetti, lenzuola e soprattutto acqua.

La conca rappresenta la vita e la donna, di cui ricorda il corpo nelle forme sinuose. È la cornucopia e l’utero, ma anche un’urna cineraria, ciò da cui si nasce e in cui si ritorna, in un tempo circolare basato sulla sola alternanza delle stagioni, in una vita sempre uguale per tutte le donne da millenni. Si celebra il matrimonio di Ninetta, che rimane immediatamente sola perché il suo amore parte per combattere per la patria. La vita delle tre donne allora è alternata da rituali identici a se stessi, arcaici e mistici: lavare i panni al fiume, lavorare i campi, avere le visioni, guarire le malattie con le preghiere, prendere il chinino contro la malaria, aspettare i loro uomini, scrivere lettere d’amore pensando ad un fronte di guerra lontano e per la loro vita assolutamente incomprensibile. Improvvisamente la guerra si sposta nel loro mondo ameno: i tedeschi occupano la loro casa per farvi la cucina del fronte della linea Gustav. Avviene allora il confronto con il diverso, con una lingua straniera mai sentita prima, e Celeste si innamora di un tedesco che verrà ucciso davanti ai suoi occhi. I bombardamenti continui e la fame che avevano messo in ginocchio la popolazione civile, prima di allora avvezza solamente alle adunate fasciste e alle processioni dei santi, sono solo il preambolo della tragedia. Ninetta, Maria e Celeste corrono con le corone di fiori incontro ai loro liberatori, gli alleati, perché la guerra è finita, ma verranno tutte violentate dalle truppe marocchine dei francesi. Ninetta, incinta, decide di non abortire per dimenticare rassegnata una tragedia che altrimenti non avrebbe mai fine. Come lei ne verranno violentate ancora tante di donne nelle guerre, troppe, ma anche una tragedia può essere trasformata in un gesto d’amore e di speranza, anche se uno stupro di massa rimane nella terra e nelle generazioni future come un segno indelebile.

“La rassegna – ha commentato l’assessore alla cultura Gianpiero Fabrizi – sta riscuotendo un successo straordinario, l’appuntamento teatrale del mercoledì in piazza Valchera è ormai diventato un momento da non perdere in questa estate frusinate caratterizzata da un risveglio artistico-culturale di rilievo, che sta allietando le serate dei frusinati e di quanti dai paesi limitrofi decidono di trascorrere il loro tempo libero all’insegna del divertimento nel capoluogo”.

Cronaca

Anagni, prova a far ripartire l’auto ma resta schiacciato

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Ha provato a far ripartire l’auto in panne, aprendo il cofano e controllando se ad occhio nudo ci fosse qualcosa che non andasse nel motore: ma l’auto si è sfrenata ed ha incastrato contro il muro alle sue spalle l’automobilista, bloccandogli le gambe.

È accaduto ieri sera intorno alle 22 sulla Strada Provinciale ‘Accesso Sud’ ad Anagni. Sono stati gli altri automobilisti a notare l’uomo in difficoltà ed a chiamare i carabinieri ed il 118 di Frosinone. In pochi minuti, sul posto è arrivata anche una squadra dei Vigili del Fuoco: ha rimosso l’auto, mentre i sanitari facevano intervenire un’eliambulanza trasferendo in codice rosso al policlinico di Tor Vergata il paziente . Sulle circostanze dell’incidente ora stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Anagni.

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Cronaca

Cassino, incidente dopo il viaggio di nozze: lei muore e lui è in fin di vita

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Quattro passi al mercato settimanale di Cassino (Frosinone) per comprare le cose più urgenti che servivano nella casa nuova: Graziella Parente (31 anni di Coreno Ausonio) e Francesco Piccolino (33 anni di Ausonia) ci avevano messo piede da solo quattro giorni, appena rientrati dal viaggio di nozze che li aveva portati in Thailandia.

Non hanno fatto in tempo a sistemarlo come volevano, il loro alloggio: lei è morta, lui è stato portato in condizioni disperate nell’ospedale di Cassino. E’ il bilancio dell’incidente stradale accaduto poco prima delle 13 sulla Regionale 630 Cassino – Formia nel tratto che attraversa San Giorgio a Liri.

A scontrarsi sono stati una Fiat 500 nera guidata da una giovane di San Giorgio a Liri e una moto Yamaha con in sella la coppia di sposi. Un impatto violento che non ha lasciato scampo alla giovane donna: è morta sull’ambulanza che la stava portando in ospedale al Santa Scolastica di Cassino. Cosa sia successo e perché lo stanno ricostruendo il capitano Bartolo Taglietti con i suoi carabinieri della compagnia di Pontecorvo. Hanno chiuso la strada e rilevato ogni dettaglio: la moto rientrava da Cassino e viaggiava verso Ausonia, la macchina non si sa se stesse entrando oppure uscendo da una stradina dove ci sono un bar e un tatuatore; di certo sul lato anteriore sinistro c’è stato l’impatto che ha sbalzato i due sposi.

Avevano celebrato le nozze il 23 luglio nella chiesa di Santa Maria Vergine a Coreno Ausonio, il paese di lei dove il primo giugno il sindaco Simone Costanzo aveva registrato la loro promessa formale di sposarsi. Lei lavorava come cameriera al pub ‘Male e Peggio’ di via Virgilio a Cassino. Lui è operaio in una fabbrica della zona di Frosinone.

Lui è in prognosi riservata

 Nel pomeriggio i medici hanno mantenuto la prognosi riservata per prudenza: attendono le 24 ore in cui possono emergere emorragie interne. Sono convinti che sia fuori pericolo. Ma con un vuoto che lo accompagnerà per sempre.

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Cronaca

Frosinone, sgominata banda di ladri seriali

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I furti venivano perpetrati in tutta Italia soprattutto ai danni di turisti stranieri

La Squadra Mobile di Frosinone in collaborazione con la Polizia di Frontiera aerea di Fiumicino è riuscita ad individuare i quattro componenti di una banda criminale dedita alla commissione di furti, soprattutto in danno di turisti stranieri.

Tutto era partito da alcuni furti avvenuti in provincia di Frosinone, episodi che tra loro, all’apparenza, non avevano alcun legame. Una più attenta analisi di alcuni particolari unita alle intuizioni degli investigatori hanno permesso di ricostruire il modus operandi della banda, composta da quattro sudamericani, di età compresa tra i 28 e i 54 anni.

I malfattori prendevano di mira prevalentemente turisti stranieri, dando vita alle loro azioni criminali in diverse città d’arte italiane, spostandosi di volta in volta nel tentativo di far perdere le proprie tracce, salvo ritornare in quei luoghi in cui le loro scorribande avevano meglio fruttato.  

Si muovevano con autovetture di media cilindrata che venivano noleggiate utilizzando le carte di credito e i documenti sottratti alle loro vittime. Questo stratagemma aveva permesso al gruppo criminale di compiere indisturbati e per lungo tempo numerosi furti, perché appunto si celavano dietro l’utilizzo dei documenti e dei metodi di pagamento sottratti alle vittime di turno.

I quattro così facendo nel corso dei mesi si sono appropriati di una ingente quantità di beni e valori, costituiti da telefoni, pc portatili, telecamere, bagagli, carte di credito e denaro.

Gli elementi raccolti grazie ad un lavoro certosino operato dai poliziotti della Squadra Mobile ha permesso di individuare i quattro sospettati che, grazie proprio alla segnalazione effettuata dalla Polizia di Stato di Frosinone, sono stati fermati il giorno di ferragosto dal personale della Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino.

Dopo il rintraccio e l’identificazione, i quattro uomini, due cubani di 50 e 54 anni e due cileni di 28 e 38 anni, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto dal personale della Polizia di Frontiera dello scalo aeroportuale di Fiumicino.

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