FROSINONE, VERTENZA VIDEOCON: APPELLO AL GOVERNO PER PROLUNGARE GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI A 1.300 LAVORATORI

Angelo Parca

Frosinone – Circa 1.300 lavoratori Videocon entreranno in mobilità dal 14 dicembre. La loro situazione è drammatica. A lanciare l'allarme è la federazione di Sinistra. Nel corso del pomeriggio sono arrivate le risposte dell'assessore Zezza.

“Il ministero del Lavoro prenda subito in considerazione la richiesta di proroga per altri sei mesi della cassa integrazione per i 1300 lavoratori dell’ex Videocon, che dal 14 dicembre prossimo entreranno in mobilità, e riconosca lo stato di crisi nel territorio della provincia di Frosinone”. E’ quanto dichiara il capogruppo della Federazione della Sinistra alla Regione Lazio, Ivano Peduzzi, presente questa mattina insieme al responsabile regionale lavoro del Prc, Claudio Fiorella, all’assemblea organizzata sotto la Prefettura di Frosinone  dai dipendenti dell’ex azienda di cinescopi per televisori, dichiarata fallita nei mesi scorsi.

“Il Governo ha il dovere di intervenire – continua Peduzzi – soprattutto considerato il vuoto istituzionale della Regione Lazio che con il suo disinteresse sta rischiando persino di mandare in fumo quei 500 milioni di euro previsti per progetti europei mai avviati dall’attuale Giunta, che comprendono, tra l’altro, anche la riconversione industriale”.

“Dal canto nostro – conclude Peduzzi – andremo avanti al fianco dei lavoratori, fino a quando non sarà convocato l'incontro al ministero del Lavoro, sotto il quale continueremo a manifestare nel caso in cui non vengano assunti accordi significati per il futuro occupazionale di ben 1300 lavoratori”.

“In seguito alle ultime verifiche tecniche effettuate con il Ministero del Lavoro, siamo pronti a convocare le parti coinvolte nella vertenza Videocon al fine di ottenere la prosecuzione degli ammortizzatori sociali”.

È quanto dichiara l’assessore alle Politiche per il lavoro e formazione professionale, istruzione e diritto allo studio della Regione Lazio, Mariella Zezza.

“Come sempre ho fatto e  dimostrato, – prosegue – la mia vicinanza ai dipendenti coinvolti e alle loro famiglie è massima, così come l’impegno per trovare una soluzione sul piano occupazionale e produttivo. Il coinvolgimento dell’Asi e la richiesta di 8 milioni di euro per attivare il FEG sono la risposta più efficace a chi, solo a parole e per troppo tempo, si è interessato alla vicenda Videocon esclusivamente per fini propagandistici”.