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Roma

Gabriele Di Bella il "conquistatore": il sistema Nemi sbarca a Lanuvio

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Tempo di lettura 3 minuti Una scelta programmatica condivisa da ben tre sindaci capitolini: Alemanno, Marino e Raggi

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di Ivan Galea

 

LANUVIO (RM) – Ménage à trois per Gabriele Di Bella che dallo scorso primo settembre ha preso servizio come nuovo Comandante della Polizia locale di Lanuvio. Ora Di Bella dovrà quindi dividersi tra Roma, quale appartenente al corpo della Polizia locale della Capitale, Nemi dove da tre anni è Comandante della Polizia locale e responsabile delle Attività Produttive e Lanuvio dove gli è stato conferito il nuovo prestigioso incarico.    


Un Gabriele Di Bella che attraverso questa esperienza lavorativa partecipata è riuscito a far condividere una scelta programmatica a ben tre sindaci capitolini di estrazioni politiche agli antipodi tra diloro: Gianni Alemanno con il quale inizia il percorso condiviso poi con Ignazio Marino e ora con Virginia Raggi. "Questa cosa ha una certa rilevanza – dichiara il nuovo Comandante della Polizia locale di Lanuvio – perché lavorare su piccoli numeri – prosegue – non è semplice e soprattutto per chi come me non ha lasciato mai un minuto il suo ruolo nella Capitale, quindi è un ragionamento di convenzione, è un laboratorio sperimentale anche per Roma Capitale per capire come meglio impiegare il personale". Per il nuovo Comandante si tratta quindi di una scelta imposta in parte dalla spending review in tema di razionalizzazione delle risorse e quant'altro ma soprattutto dalla Città Metropolitana. "È impensabile – dice Di Bella – tenere in piedi un campanilismo sull'organizzazione dei servizi da erogare alla cittadinanza quando le risorse sono poche da una parte e dall'altra e probabilmente insieme si determina una consistenza numerica che consentirà dove avrà necessità Lanuvio o Nemi di operare insieme per raggiungere il risultato".

In materia di Polizia locale si cerca quindi di mettere insieme una serie di Comuni e associare una serie di servizi. "L'esperienza di tre anni a Nemi  sul decoro urbano e sicurezza, in linea con le direttive dell'amministrazione – dichiara ancora Di Bella – ha portato a registrare dei risultati che hanno richiamato l'attenzione di un Comune importante, soprattutto per dimensione, come Lanuvio. Per Nemi è motivo di orgoglio – prosegue il neo Comandante – perché quando sono arrivato, la cittadina doveva essere assorbita come servizio da Genzano, mentre oggi Nemi fa un percorso insieme a Lanuvio per mettere insieme tutte quelle professionalità che sono presenti nella Polizia locale di entrambe le cittadine secondo il principio di razionalizzazione delle risorse, efficacia e efficienza, del servizio".
Di Bella quindi ha riconosciuto alla Polizia Locale di Nemi di essersi ispirata a quel principio di sussidiarietà evocato da sempre dalla Comunità Europea. "La Polizia amministrativa della città è rappresentata dalla Polizia locale e quello che è il valore aggiunto, la parte determinante per la Polizia locale – dichiara ancora Di Bella – a mio avviso sono l'Arma dei Carabinieri e la Polizia di Stato perché sono le strutture attraverso le quali operare con maggiore rapidità al di fuori dei confini, perché noi siamo la Polizia locale dell'entità Comune. Diventerebbe una sorta di ingessamento – prosegue il Comandante – dell'attività laddove andremmo oltre quei confini".

Determinanti quindi nel cosidetto "sistema Nemi", che Di Bella esporterà anche a Lanuvio, le tecnologie e le attività logistiche di supporto messe a disposizione dalla Compagnia di Velletri nella persona del Capitano dei Carabinieri Davide Occhiogrosso e dalla Compagnia di Frascati nella persona del Colonnello Luciano Magrini. Un valore aggiunto come anche l'accelerazione per raggiungere determinati risultati. "Oggi il modello Nemi è riuscito a far comprendere che diverse strutture di polizia possono operare insieme come nel caso della sicurezza stradale o del contrasto ad atti vandalici e quant'altro". Dice con un certo tono d'orgoglio Gabriele Di Bella che conclude ricordando che il risultato più grande in questi 3 anni a Nemi è stato il rapporto instaurato con i cittadini, "una sorta di sicurezza partecipata".

Castelli Romani

Banca Popolare del Lazio, il 4 maggio c’è l’assemblea a Castel Gandolfo

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Il prossimo sabato 4 maggio 2024, alle ore 10 presso il Centro Mariapoli Internazionale, Via
S. Giovanni Battista de la Salle a Castel Gandolfo si terrà l’assemblea dei soci della Banca Popolare del Lazio per deliberare su argomenti molto importanti.

Nello stesso giorno a Velletri si tiene la Festa della Madonna delle Grazie e processione dei Ceri nel pomeriggio. Ma sicuramente i soci interessati alle attività e assemblea della Banca troveranno comunque il modo di partecipare.

L’Articolo 6 del regolamento assembleare Bpl dice chiaramente che “gli aventi diritto possono intervenire su ciascuno degli argomenti posti in discussione una sola volta, facendo osservazioni, chiedendo informazioni e formulando eventuali proposte. La richiesta può essere avanzata fino a quando il Presidente non abbia dichiarato chiusa la discussione sull’argomento oggetto della stessa. Coloro che intervengono hanno altresì diritto di replica”.

Gli argomenti all’ordine del giorno sono, tra gli altri:

Presentazione del Bilancio di esercizio al 31.12.2023, proposta di ripartizione dell’utile e di
determinazione del valore di rimborso delle azioni per i casi di scioglimento del rapporto sociale; proposta di determinazione dell’ammontare complessivo da destinare a scopi di beneficenza, assistenza e di pubblico interesse, proposta di determinazione del compenso degli amministratori, acquisto e disposizione di azioni proprie, nomina di 3 Sindaci effettivi e 2 Sindaci supplenti e designazione del Presidente del Collegio Sindacale, fissazione degli emolumenti dei membri del Collegio Sindacale, nomina di 5 Probiviri effettivi e 2 Probiviri supplenti.

Dopo un lungo periodo dove le assemblee ancora si continuavano a tenere in remoto per via del Covid, e succedeva fino a poco tempo fa, oggi si svolgono di persona e sarà dunque un’occasione di confronto e partecipazione democratica.

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Castelli Romani

Frascati, ospedale: intervento chirurgico con tecnica all’avanguardia

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Asportato tumore allo stomaco a un’anziana senza anestesia generale
 
Straordinario intervento chirurgico all’Ospedale San Sebastiano di Frascati dove è stato possibile evitare gravi complicanze post operatorie per Bice, una signora di 85 anni di Monte Compatri che è stata operata con anestesia spinale anziché generale per l’asportazione di un tumore esteso allo stomaco.
 
Non c’è stata necessità di ricovero in terapia intensiva e nella degenza post operatoria non si sono resi necessari farmaci analgesici.
 
La signora attualmente, a meno di una settimana dall’intervento, ha avuto una precoce ripresa ed è in buona salute, presto sarà dimessa per ricongiungersi ai suoi cari.
 
Grande soddisfazione, in merito alla tecnica anestesiologica, è stata espressa sia dalla paziente che dal chirurgo operatore, il dr. Massimiliano Boccuzzi Direttore della UOC di Chirurgia Generale e dai suoi aiuti Dr. Francesco Boccaccini e Dr.Angelo Torcasio coadiuvati dalla preziosa collaborazione del servizio di endoscopia digestiva del San Sebastiano (Dr.Fabrizio Travaglini).
 
Il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 dott. Francesco Marchitelli e il Direttore Sanitario dottor Vincenzo Carlo La Regina si sono complimentati per questo straordinario risultato: “Questo significa salvare vite – hanno detto – siamo di fronte a un intervento che segna un passo fondamentale per la presa in carico dei pazienti complessi e in età avanzata che sempre più spesso sono costretti a subire le gravi complicanze post operatorie o addirittura a non potersi sottoporre agli interventi chirurgici perché eccessivamente rischiosi. Le persone per le persone, questa è un’altra grande testimonianza del percorso di umanizzazione della salute che abbiamo intenzione di portare avanti insieme”.
 
Tecnicamente si è trattato di un intervento chirurgico di gastrectomia subtotale per una voluminosa neoplasia gastrica a un’anziana con un quadro clinico complesso perché già operata alcuni anni fa per una neoplasia del colon e venti giorni fa sottoposta a intervento per una frattura di femore post traumatica, sempre presso il San Sebastiano.
 
In considerazione dell’età avanzata e delle varie comorbidità, in accordo con la paziente, l’equipe della UOSD di Anestesia e Rianimazione del San Sebastiano con il Responsabile Dott. Benedetto Alfonsi, afferente al Dipartimento di Emergenza diretto dalla Dott.ssa Carla Giancotti, ha deciso di non eseguire l’intervento in anestesia generale, bensì in anestesia locoregionale, che è stata effettuata dal Dr. Benedetto Alfonsi in collaborazione con il Prof.Fabrizio Fattorini.  
 
All’anestesia spinale, necessaria per l’intervento chirurgico, è stato associato l’ESP Block bilaterale, un blocco di fascia ecoguidato della parete posteriore del torace.
 
Il blocco di fascia è stato effettuato per garantire l’analgesia post operatoria senza la necessità di oppiacei. I blocchi di fascia rappresentano attualmente un ulteriore passo avanti nel controllo del dolore post operatorio. Per migliorare il comfort operatorio, durante l’intervento la paziente è stata lievemente sedata. Ora sta bene e l’intervento è riuscito.
 
Tale testimonianza è importante anche dal punto di vista scientifico alla luce del continuo incremento di pazienti over 80 con molteplici comorbilità che sempre più spesso si rivolgono all’Ospedale di Frascati, essendo collocato in un’area demograficamente ricca di case di riposo per anziani e di pazienti geriatrici.
 
“Da vari anni – dichiara il  dottor Massimiliano Boccuzzi, direttore UOC di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Frascati – sono in aumento gli anziani sottoposti ad interventi di chirurgia maggiore che prima erano uno scoglio difficile da superare per alcune tipologie di pazienti e da anni chirurghi ed anestesisti sono impegnati nell’affinamento di tecniche anestesiologiche e chirurgiche mininvasive, che ci possano condurre ad una sensibile riduzione dei rischi anestesiologici e delle complicanze chirurgiche, in tali tecnologie la Asl Roma 6 si sta dimostrando un importante punto di riferimento permettendo agli operatori di poter crescere e perfezionare nuove tecniche a basso impatto di complicanze post operatorie”.

 



Privo di virus.www.avast.com

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Cronaca

Roma, al Quarticciolo baby spacciatori per evitare imputazioni

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ROMA – Proseguono i controlli antidroga in zona Quarticciolo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma che, dopo gli 11 arresti eseguiti qualche giorno fa che hanno portato alla luce anche numerosi nascondigli utilizzati per occultare lo stupefacente – cassonetti dei rifiuti, aiuole, fori nei muri e addirittura una trappola per topi – hanno arrestato in flagranza di reato un 16enne romano gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In compagnia del 16enne c’era anche un 13enne, non imputabile, che è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Roma.
Più nel dettaglio, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Tre Teste, impegnati in un servizio perlustrativo finalizzato alla repressione dei reati in materia di stupefacenti nel quartiere Quarticciolo, hanno sorpreso i due minori cedere dello stupefacente ad alcuni acquirenti in strada, prelevandolo da un nascondiglio di fortuna costituito da un arbusto.
I Carabinieri hanno fermato i due ragazzini e li hanno trovati in possesso di oltre 400 euro in contanti, ritenuti provento di attività illecita, rinvenendo 12 dosi di crack occultate tra gli arbusti.
Su disposizione della Procura per i Minorenni, il 16enne è stato accompagnato al centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli e, su richiesta del Pubblico Ministero, il G.I.P. ha applicato la misura cautelare delle prescrizioni con ordinanza del 30/03/2024, mentre il 13enne è stato affidato ai rispettivi genitori.



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