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Latina

GAETA, LE IMPRONTE VERDI PORTANO A TERMINE L'OPERAZIONE "ULTIMA SPIAGGIA"

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Tempo di lettura 2 minuti Raccolti 12 sacchi di immondizia, pezzi di ferro,bottiglie di vetro e plastica, sedie da campeggio arrugginite e migliaia di mozziconi di sigarette.

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Angelo Parca

Tutti insieme per pulire l’ultima spiaggetta di Serapo, l’unica a non avere concessioni e mini concessioni e purtroppo abbandonata all’incuria. Oltre 40 i volontari che hanno aderito all’iniziativa promossa da Impronte Verdi facendo uno straordinario lavoro di pulizia: tantissima immondizia raccolta in pochissimi metri quadrati di spiaggia. “Armati” di rastrelli, retini, guanti, tute e buona volontà, i volontari hanno totalmente ripulito l’ultima spiaggia libera di Serapo (adiacente allo sabilimento Viareggio), recuperando dodici sacchi di immondizia, sedie di ferro, plastica, bottiglie, e migliaia di mozziconi di sigarette. Il tratto di spiaggia pulito da i volontari di Impronte Verdi è l’unica vera spiaggia libera a Serapo, ma l’assenza di stabilimenti balneari o concessioni spesso si traduce in una gestione non corretta dei rifiuti che vengono abbandonati sulla spiaggia senza un intervento costante di pulizia, a danno della costa e di quel tratto di mare. “Dobbiamo partire dalla straordinaria partecipazione di ieri – ha commentato Valentina Antetomaso, del direttivo di Impronte Verdi – E’ inammissibile che uno dei tratti più belli delle nostre spiagge sia abbandonato all’incuria e al degrado. Da una parte l’inciviltà di alcuni bagnanti, che lasciano sulla spiaggia i propri rifiuti e dall’altra la gestione non corretta dei rifiuti da parte degli organi competenti, rischiano di danneggiare l’unica vera spiaggia libera di Gaeta. Noi di Impronte Verdi auspichiamo che da parte dell’amministrazione ci sia un impegno costante per mantenere pulito quel tratto di spiaggia e la straordinaria partecipazione di molti cittadini gaetani e non, dimostra  la voglia di difendere la spiaggia libera di Gaeta. Vedere grandi e bambini insieme a pulire la spiaggetta è un segnale bellissimo per la nostra città, che l’amministrazione non può lasciarsi sfuggire” “Questa non è una discarica”. E’ il messaggio lanciato dai volontari di Impronte Verdi che a tutela della costa e del tratto di mare, hanno voluto sensibilizzare tutti i bagnanti ad un’autogestione di quella spiaggetta libera. “Se ognuno facesse il suo – aggiunge Antetomaso – non si accumulerebbe così tanta immondizia in così pochi metri quadrati di spiaggia. E’ evidente, inoltre, che i due sacchi messi a disposizione dal Comune non sono sufficienti a soddisfare il carico di bagnanti di questi mesi estivi” Impronte Verdi Gaeta è un movimento cittadino spontaneo, senza alcun legame politico, che si pone l'obiettivo di promuovere iniziative legate alla tutela ambientale e al recupero degli spazi urbani. Sensibilizzare la cittadinanza ed educarla al rispetto del verde cittadino è l'unico, limpido e trasparente obiettivo del movimento.

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Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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