GALLICANO NEL LAZIO, BIOGAS: A.A.A. CERCASI 30 MILIONI DI EURO PER REALIZZARE L'IMPIANTO

Il 28 febbraio alle ore 15.00 presso l'ex granaio in località Passerano si terrà inoltre il Consiglio Comunale aperto sul progetto centrale a Gallicano. 

di Alberto De Marchis

Gallicano nel Lazio (RM) – C'è chi l'impianto di biogas lo vuole e cerca il consenso di tuttio e c'è chi come i numerosi membri del comitato locale, lo respinge a favore invece di una politica di riclico dei rifiuti. 
Sabato prossimo 15 febbraio alle ore 16 presso il frantoio sociale di Gallicano nel Lazio in via Prenestina km 9 Località Vigne si terrà un incontro con i cittadini, organizzato dal Comitato per Gallicano. Si parlerà degli effetti negativi e delle eventuali alternative all'impianto di produzione energetica da biogas previsto in località Passerano. Impianto, come già detto, molto voluto dall'amministrazione Regionale. L'opposizione al Comune di Gallicano, Comune nel quale dovrebbe sorgere l'opera, ha chiesto ed ottenuto una audizione in commissione ambiente Regionale allo scopo di fare chiarezza su alcuni temi relativi alla procedura che ha portato al varo del progetto. Per realizzare il progetto in questione sono stati spesi 800.000 Euro di soldi pubblici senza che sia stato fatto preventivamente un piano di fattibilità, una conferenza dei servizi che coinvolgesse le associazioni che si occupano di tutela del territorio, oltre che la sovrintendenza Archeologica del Lazio, che più volte ha dato parere negativo sul progetto.
Inoltre il Comitato ha più volte richiesto un piano economico che non è stato mai concesso. Chi ci mette i famosi 30 milioni di Euro che servono a realizzare la struttura?
L'incontro in Regione è avvenuto oggi, il primo appuntamento è stato annullato per impegni del Sindaco di Gallicano. L'incontro è stato molto teso e nervoso, il Sindaco si è limitato ad insultare i consiglieri di opposizione dandogli del terrorista, ma senza dare risposte alle nostre domande.

Il dibattito che il Comitato ha organizzato per il 15 vuole essere un momento di scambio di opinioni con i cittadini e non una conferenza. Gli interventi saranno moderati da un giornalista che li limiterà per durata e stimolerà l'intervento del pubblico e dei relatori stessi.

Si auspica la partecipazione di tutta la popolazione che ha a cuore la salvaguardia di questa porzione di territorio. Ormai gli attacchi all'agro romano antico sono numerosi. Dal Cimitero alla Centrale, dalla bretella Cisterna-Valmontone che sfregia vigneti ed oliveti ai muri costruiti a ridosso di monumenti storici per permettere lottizzazioni e consumo del suolo. Senza parlare di enormi palazzoni che si vogliono costruire in assenza di permessi di allaccio in fogna e con una viabilità inesistente o di migliaia di metri cubi di cemento per il Piano insediamenti produttivi. La politica di sviluppo di questo territorio sembra essere tutta incentrata sul degrado e non sullo sviluppo.
Non serve una centrale che bruci enormi quantità di mais OGM prodotti ad hoc e colmo di pesticidi. Non si cerca una politica di incentivo alla produzione di rifiuti ma bensì uno strumento che permetta di valorizzare quella piccola percentuale di forsu da trattare in modo che non vada in discarica tramite piccoli impianti di vero compostaggio. 

il 28 febbraio alle ore 15.00 presso l'ex granaio in località Passerano (vicino al Castello) si terrà inoltre il Consiglio Comunale aperto sul progetto centrale a Gallicano.

Intato in Regione, il consigliere di Forza Italia Adriano Palozzi cerca condivisione da parte di "tutti": 

“Nella seduta di Commissione Ambiente, che ho avuto l’onore di presiedere, si è discusso della realizzazione di un impianto di compostaggio dei rifiuti nel Comune di Gallicano del Lazio. Un’audizione molto importante su un tema altrettanto delicato e bisognoso di chiarezza, che ha registrato la presenza dei consiglieri comunali di opposizione Lucia D’Offizi e Mario Galli, che al contrario del primo cittadino di Gallicano Accordino, intervenuto a difesa dell’impianto, giudicano l’opera un progetto del tutto errato e individuata in un’area di grande pregio ambientale. Dopo un ampio dibattito ho richiesto che venga prodotta tutta la necessaria documentazione sul progetto in questione: l’auspicio, una volta operate le opportune correzioni, è creare i presupposti affinché l’opera sia sostenuta da tutti”. 

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