Gears 5, l’evoluzione dell’esclusiva Microsoft

Gears 5 arriva su Xbox One e Pc a distanza di quasi tre anni
dal quarto capitolo della serie. Con questo nuovo episodio, gli sviluppatori di
The Coalition sembrano ora aver dato libero sfogo a tutta la loro creatività
con lo scopo dichiarato di realizzare il Gears più vasto e profondo di sempre.
E a nostro avviso ci sono riusciti in pieno. Ma andiamo a scoprire il perché.
La trama si collega benissimo con il finale del gioco precedente, infatti, dopo
gli eventi narrati in Gears 4, la situazione sul pianeta Sera è sull’orlo del
baratro. Lo Sciame, l’esercito generatosi dall’esposizione prolungata di
Locuste ed esseri umani agli effetti nocivi dei cristalli di Imulsion, è uscito
allo scoperto e si sta preparando per attaccare gli Insediamenti e le città
gestite dalla Coalizione dei Governi. Una nuova guerra sembra quindi
inevitabile e i COG, nonostante il loro esercito, sanno di non poter resistere
a lungo senza armi adeguate. L’unica opzione plausibile, per quanto il Primo
Ministro Jinn Desai non sia d’accordo, sembra essere legata al Martello
dell’Alba, la “vecchia” tecnologia satellitare sviluppata durante le Guerre
Pendulum che permise ai Gears di sopravvivere dopo il Giorno dell’Emersione. Su
indicazione di Baird la squadra Delta, composta da Marcus Fenix, suo figlio JD,
Kait Diaz, figlia della leader degli Estranei rapita dallo sciame nel
precedente capitolo, e Delmont “Del” Walker, torna quindi ad Azura per lanciare
in orbita un vecchio prototipo di Martello rimasto miracolosamente intatto. Una
volta rientrati a Nuova Ephyra i soldati scoprono però che l’arma non sta
rispondendo nel modo corretto, solo per scoprire che le cose stanno per
precipitare. Le creature si sono infatti evolute, generando nuovi giganteschi
abomini e sviluppando la capacità di prendere il controllo dei Dee-Bee, i robot
utilizzati dalle forze governative come strumento di difesa e controllo. Una
situazione imprevista alla quale si aggiungono l’esuberanza e gli errori di JD,
che aveva già rischiato di compromettere l’incursione su Azura, i conflitti
interiori di Kait, tormentata da visioni e incubi, e la scarsa affidabilità del
satellite appena messo in orbita. La somma di tutti questi fattori influisce in
modo irreversibile sull’esito della missione, finendo per creare una profonda
frattura all’interno dei Delta. Kait, spalleggiata dagli inseparabili Del e
Jack, viene quindi inviata in missione negli angoli più remoti di Sera con
l’obiettivo di convincere altri Estranei ad unirsi alle forze COG per respingere
definitivamente lo Sciame. Ed è proprio a partire da qui, il secondo atto per
essere precisi, che Gears 5 mette in mostra tutto ciò che c’è di nuovo: l’attenzione
infatti si sposta da JD alla giovane Kait e sulla sua missione, che ben presto
si trasforma in un’indagine sul suo oscuro passato e sulle vere origini dello
Sciame. Un viaggio pericoloso, che attraverserà biomi e ambientazioni molto
differenti e dal quale dipenderà non solo il destino della giovane protagonista
ma anche quello di tutto il popolo di Sera. Fra intense sparatorie, colpi di
scena e una trama sempre coinvolgente, Gears 5 offre un viaggio di una quindicina
di ore che possono diventare anche il doppio se giocato alla difficoltà
massima.

Come vi dicevamo però, Il cambio di protagonista e le nuove
ambientazioni non sono le uniche novità introdotte da The Coalition, lo studio
di Vancouver infatti, ha infatti deciso di imprimere con maggiore forza la
propria impronta nella saga, apportando alcune importanti modifiche al sistema
di gioco originale. La prima, quella che salta subito all’occhio, riguarda la
possibilità di affrontare l’intera campagna con altri due amici, sia in
split-screen sia tramite Xbox Live, formando una squadra composta dai due
protagonisti più il robot di supporto Jack, il quale diventa a tutti gli
effetti un personaggio giocabile dotato di caratteristiche proprie che gli
consentono di attivare interruttori, di intrufolarsi nei condotti di aerazione,
di diventare invisibile per un breve lasso di tempo e di
raccogliere/trasportare oggetti quali armi, munizioni o altro. Quando su gioca
a Gears 5 in singolo, tutte queste azioni di Jack vengono sempre gestite dalla
I.A., liberamente o su specifica indicazione del giocatore, mentre quando si è
in coop sarà un giocatore in carne ed ossa a dover interpretare il ruolo di
supporto. Supporto che, in questo nuovo capitolo, non si limita solo alle
azioni appena citate. La nuova versione di Jack dispone infatti di 11 abilità
speciali suddivise in Assalto, Supporto e Passive. Queste ultime sono
utilizzabili fin dal primo minuto e influiscono su parametri quali la sua
salute, la capacità di curare gli altri o la durata dell’invisibilità. Le altre
abilità, che permettono di scansionare le aree per individuare nemici e
rifornimenti, di curare o rendere invisibile la squadra, di controllare per un
tempo limitato gli avversari, di accecarli e così via, funzionano invece in
modo leggermente diverso. Innanzitutto devono essere sbloccate, collegando al
robot specifici accessori ottenibili nel corso dell’avventura, e poi vanno
equipaggiate sfruttando i due slot disponibili, uno per ogni tipologia di
abilità. Solo così possono poi essere utilizzate sul campo di battaglia,
tenendo però sempre presenti i tempi di ricarica necessari dopo ciascun utilizzo.
Tutte queste skill, così come quelle Passive, possono poi essere potenziate su
4 differenti livelli. I primi 3 sono accessibili consumando Componenti, delle
parti elettroniche speciali che i giocatori avranno l’opportunità di
raccogliere durante l’esplorazione, mentre l’ultimo livello, denominato
Ultimate, può essere sbloccato solo ottenendo specifici moduli, generalmente
legati al completamento di missioni principali o secondarie.

Missioni secondarie? Eh sì, avete capito bene perché una fra
le novità più interessanti di questo Gears 5 è data dal fatto che nel corso
dell’avventura, i protagonisti raggiungono due remote regioni open world di
Sera. Tali zone possono essere esplorate liberamente e sempre da queste è
possibile accedere non solo ai luoghi teatro dei capitoli principali, che mantengono
la medesima struttura lineare e guidata dei precedenti episodi, ma anche ad
altre aree, di dimensioni più limitate, nelle quali è possibile completare
alcuni incarichi opzionali quali missioni di salvataggio o ricerca, utili per
raccogliere nuovi potenziamenti o per scoprire importanti retroscena sulle
vicende narrate nel titolo. Tutti questi incarichi, così come gli eventuali
punti di interesse, vengono memorizzati da Jack, il quale ha anche acquisito la
capacità di visualizzare la mappa di queste regioni così da fornici
costantemente indicazioni sulla direzione da seguire tramite una pratica
bussola visualizzata nella parte superiore dello schermo. Attenzione però a non
farsi trarre in inganno: Gears 5 non è diventato un titolo open world puro, però
offre due grandi “hub” che possono essere esplorati a piedi o, più rapidamente,
sfruttando una sorta di slitta trainata da una vela chiamata “Skiff”, sulla
quale possono anche essere riposte due armi aggiuntive. Il passaggio da una
regione all’altra è inoltre sempre vincolato al completamento del relativo
Atto, con punti di non ritorno segnalati chiaramente nel corso dell’avventura.
Giocare ogni missione secondaria, ovviamente, è il modo migliore per godere pienamente
della spettacolare campagna di questo Gears 5, quindi, il nostro consiglio è: mai
avere fretta. A livello di meccaniche di gioco sono state introdotte anche
alcune piccole chicche, adesso, è possibile cogliere di sorpresa gli avversari
con un’uccisione silenziosa, il che permette di superare alcune sezioni senza
sparare nemmeno un colpo, e si possono sfruttare nuove armi come il
mitragliatore leggero Claw, la cui precisione aumenta con il fuoco continuato,
la pistola automatica Talon e il cannone Criogenico, che congela gli avversari lasciandoli
alla mercé dei proiettili del giocatore o delle altre creature. A queste si
sommano poi alcune armi uniche dotate di caratteristiche speciali, che possono
essere raccolte nel corso dell’avventura. L’esercito nemico offre poi una gran
varietà di unità e riversa sul campo di battaglia la consueta varietà di
creature che vanno dalle minuscole sanguisughe ai giganteschi Swarmack,
passando per un paio di classi inedite come i pericolosi Sorveglianti o i
fastidiosi robot volanti corrotti dallo Sciame, chiamati Bastion. Anche a
livello estetico l’ultima fatica dei The Coalition sembra riprendere il
discorso interrotto in GOW 4: aree molto ampie, palette di colori molto
variegata per un capitolo della saga e in generale una mole poligonali
imponente. Qualche piccola sbavatura su alcune texture che forse avrebbe
meritato qualche attenzione in più, ma in generale il quadro estetico riempie
gli occhi come mai prima d’ora. Sarà anche molto appagante, una volta terminata
la battaglia, vedere quanti pezzi di armature e avversari rimangono a terra, a
creare una veridicità davvero molto elevata. Sugli scudi anche gli effetti
volumetrici e particellari, nonché un sistema di illuminazione che in alcuni
passaggi riesce davvero a stupire. Ottimo come sempre il doppiaggio a dir poco perfetto
in lingua italiana e il comparto sonoro che offre effetti da brivido. Squisita
anche la colonna sonora che è sempre coerente con gli eventi che avvengono
sullo schermo e mai fuori luogo.

Ovviamente anche Gears 5 offre un ampio comparto multigiocatore,
ma stavolta c’è davvero l’imbarazzo della scelta grazie a una serie di modalità
di gioco differenti pensate per accontentare quanti più giocatori possibili. A
partire dalla classica modalità competitiva Versus, che racchiude al suo
interno varie tipologie di partite suddivise tra Arcade, Classificate, Coop vs
I.A. e Personalizzate; la prima rappresenta un’assoluta novità e propone ai
giocatori deathmatch tra squadre di 5 elementi scelti in una rosa di 11
personaggi diversi, tutti dotati di skill peculiari e di un equipaggiamento
iniziale fisso, che può poi essere modificato spendendo i punti ottenuti
uccidendo gli avversari. Tra le Classificate, che permettono di selezionare gli
stessi personaggi, figurano invece una selezione delle 8 modalità di gioco
distinte presenti nel gioco, che vanno dal classico deathmatch a squadre al
sempreverde Re della Collina, passando per una buona varietà di tipologie di
match differenti già presenti nel precedente capitolo. Coop Vs I.A. permette
invece, come facilmente intuibile, di affrontare squadre controllate dalla CPU
insieme ad altri 4 giocatori umani, mentre il menu delle sfide Personalizzate
consente di creare liberamente le proprie partite, anche in LAN, selezionando
non solo la modalità di gioco, ma anche su quale delle 12 mappe presenti al
lancio disputarla e quali opzioni specifiche attivare. In Gears 5 fa poi
ritorno la tanto blasonata modalità Orda, che vede una squadra formata da 5
componenti, umani o bot, scontrarsi con 50 ondate di nemici di difficoltà
crescente sulle stesse mappe pensate per le sfide Versus. Ogni 10 ondate si
affronta un boss, e per ogni nemico abbattuto si ottiene energia da spendere
per fabbricare e/o potenziare le proprie difese, per acquistare equipaggiamenti
o, novità assoluta, per incrementare le caratteristiche del proprio
personaggio. La nuova struttura dell’Orda permette infatti ai giocatori di
selezionare i rispettivi alter-ego da una selezione che al lancio includerà 9
personaggi differenti, tra i quali anche il robot Jack, suddivisi in 5
categorie: Scout, Ingegnere, Attacco, Tank e Supporto. Ogni categoria è
specializzata in uno specifico aspetto, ma questo non significa che due Tank
siano identici perché ogni singolo personaggio dispone di una propria abilità
passiva, di una Ultimate, che si ricarica con il passare del tempo e che
potrebbe influenzare anche gli altri membri della squadra, e di 4 diverse
caratteristiche base, ciascuna delle quali può essere potenziata attraverso 10
differenti livelli consumando energia.

https://www.youtube.com/watch?v=ErqsgG0HRR8

A completare il tutto in Gears 5 c’è anche l’inedita
modalità Fuga. Essa rappresenta un’altra novità assoluta per la serie, sia per
la tipologia di match sia per quanto riguarda il numero di giocatori coinvolti.
Si tratta infatti di una tipologia di gioco cooperativa pensata per un massimo
di tre giocatori nella quale l’obiettivo finale non è quello di uccidere il
maggior numero di avversari ma piuttosto di uscire indenni, o quasi, da un
Alveare dello Sciame, il tutto senza dimenticarsi di lasciare in pegno una
discreta quantità di gas velenoso. Il funzionamento di questa tipologia di
scontri è molto semplice: all’avvio i giocatori fuoriescono da uno dei bozzoli
dello Sciame e posizionano delle granate, le quali inizieranno a rilasciare gas
dopo un certo lasso di tempo riempiendo progressivamente ogni parte
dell’alveare, composto generalmente da un’alternanza di corridoi stretti, svincoli
e stanze di varie dimensioni. Mentre ciò accade, i giocatori devono avanzare
verso l’uscita per non rischiare di finire soffocati dal loro stesso veleno,
affrontando nel frattempo i nemici che incontrano sfruttando al meglio le poche
armi che riescono a recuperare durante il percorso. Una volta raggiunta
l’uscita devono sigillarla per massimizzare l’effetto del gas, e procedere con
l’estrazione. In questo caso i personaggi selezionabili al lancio del gioco
sono solo 6, con modalità di suddivisione, progressione e personalizzazione
identiche a quelle della modalità Orda. Le mappe invece sono 4, create
specificatamente per questa modalità. Un numero effettivamente ridotto, ma
destinato a crescere rapidamente vista la presenza di un editor tramite il quale
è possibile creare le proprie mappe, che possono poi essere giocate o condivise
con l’intera community. Insomma, tirando le somme, questo Gears 5 è un gioco
assolutamente incredibile, che offre la possibilità di divertirsi da soli o in
compagnia e lo fa grazie a una valanga di possibilità fra campagna,
multigiocatore cooperativo o competitivo e l’introduzione di tantissime novità.
Se si è possessori di una console Xbox One o di un Pc e si cerca qualcosa di
davvero “tosto”, Gears 5 è un titolo che dovete assolutamente giocare.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 9,5

Sonoro: 9,5

Gameplay: 9,5

Longevità: 9,5

VOTO FINALE: 9,5

Francesco Pellegrino Lise