Genzano, il Pd: "Noi l'avevamo detto che chi amministra non dovrebbe venire da fuori"

 

GENZANO (RM) – Sono preoccupati perché dopo sette mesi di amministrazione vedono Genzano in preda a uno stato di paralisi e abbandono. Sono seriamente preoccupati perché il “pressapochismo” e “la scarsa capacità amministrativa” si è impossessata del palazzo comunale che non è più, a loro dire, la casa dei cittadini ma ha un posto distante dai genzanesi, aperto soltanto il giovedì e popolato, per la stragrande maggioranza, da persone che neppure sono di Genzano e che non conoscono e difendono il Paese come solo chi ci vive, ci è nato e ci è cresciuto saprebbe fare. Questo ad ampissimi tratti il tema affrontato nella conferenza stampa del Pd di Genzano dove a parlare sono stati i consiglieri Pd Luca Lommi, Roberto Silvestri e Martina Ortolani. Tutti loro, coesi, hanno manifestato la loro vicinanza alle problematiche di un territorio che ritengono sia peggiorato tanto da dipingere questo attuale momento politico-amministrativo come “buio”, statico, privo di atti che dimostrino la volontà di migliorare sempre di più Genzano.
Un momento storico dove non “risulta sia stato celebrato neppure il Giorno della Memoria” e ricordato il concittadino Giulio Amati, deportato a Landsberg e barbaramente ucciso nei campi di sterminio nazisti il 20 aprile del 1945. “I cittadini non hanno più dei riferimenti – ha detto Gabbarini – da sempre a genzano è stato stretto il rapporto con gli amministratori, invece oggi i genzanesi non conoscono chi amministra il Comune, si è creata una distanza che non c’è mai stata”. E intanto hanno dato anche una notizia fresca di giornata: si sarebbe dimesso l'assessore al bilancio Sciarra, un assessore venuto da Roma. 

Gabbarini, Lommi, Silvestri e Ortolani hanno toccato anche il tema della grande mancanza di umiltà che, a loro avviso, stanno dimostrando gli attuali amministratori: “Il non voler chiedere – ha detto Lommi – a chi ha i capelli bianchi e conosce come funziona il comune, parlo di dipendenti comunali, usciere ecc., è sintomo di arroganza. La mancanza di umiltà è un problema molto grande”. Lommi ha spiegato che questa nuova amministrazione non è vicina allo sport che è un fatto sociale al quale si dovrebbe prestare molta attenzione. E racconta ancora che con una variazione di bilancio sono stati spostati i soldi destinati invece a rimettere a posto il centro tennis di Genzano che si trova al centro della città. Si paralizza il palazzetto dello sport per degli eventi natalizi che spesso non si sono neanche tenuti, bloccando l’attività sportiva di ragazzi che hanno dovuto allenarsi e praticare sport fuori Genzano.
Per non parlare delle scuole: “Ci si è improvvisati boy scout – ha detto Flavio Gabbarini – senza ragionare a mente fredda e per il bene di questi bambini sono arrivati a chiudere Landi e a portar i ragazzi a 8 chilometri di distanza in una struttura chiusa da due anni, in condizioni ben peggiori. Hanno chiuso Landi – ha proseguito Gabbarini – perché mancava il progetto dell’antincendio. In 50 anni non è mai successo che sia stata chiusa una scuola. La vecchia amministrazione ha dato l'incarico a maggio per la sistemazione dell'antincendio della scuola della Frazione Landi. La nuova Giunta si è ricordata il 14 novembre che dal giorno dopo avrebbero dovuto accendere i termosifoni. Abbiamo lasciato in eredità dei soldi: oltre 300 mila euro per la De Amicis, 45 mila per il tetto del nido di via San Carlino e una serie di domande di finanziamento presentate negli anni passati che oggi andrebbero seguite e alle quali non vediamo invece che si sia dato un seguito”.
Poi si è parlato anche del modus operandi della nuova amministrazione che di fatto esternalizza servizi essenziali come la riscossione dei tributi: un dirigente del settore economico appena insediatosi e proveniente da Aprilia, avrebbe dato in affidamento diretto ad una ditta di Aprilia il servizio. E il contratto dov’è? Si sono chiesti i consiglieri. In caso di contenzioso come fanno a difendersi o intraprendere azioni legali senza un contratto?
Del resto, è stato ribadito che nonostante il tentativo screditare l’azione della precedente amministrazione con una nota pubblicata sul sito dai Cinque Stelle di “una gravità inaudita”, con la sentenza del Consiglio di Stato, che segue il pronunciamento del Tar Lazio, è stata riconosciuta piena legittimità all’azione dell’Amministrazione comunale Gabbarini che aveva rescisso nel 2014 il contratto con l’Assoservizi per gravi inadempienze, dopo aver annullato gli avvisi di accertamento emessi. Da allora il Comune di Genzano ha gestito direttamente, avvalendosi dei propri uffici, l’accertamento, la liquidazione e la riscossione dei tributi evasi o elusi con ottimi risultati negli incassi e interloquendo correttamente con i cittadini.
Oggi i 5stelle stanno demolendo ciò che di buono è stato fatto “privatizzando” pezzi importanti del servizio tributi. L’Amministrazione Lorenzon ha infatti affidato a società privata l’accertamento e riscossione dei tributi ICI/IMU, mascherando sapientemente l’operazione con la dicitura “supporto e assistenza” agli uffici comunali e ai contribuenti.: “Noi – ha evidenziato Gabbarini – abbiamo rescisso tutto nel momento che abbiamo riscontrato irregolarità, ma abbiamo anche messo in atto 1.500 accertamenti e spedito migliaia di questionari ai cittadini”.
I consiglieri Pd hanno tentato, e in gran parte ci sono riusciti, di trasmettere l’intera conferenza in diretta su Facebook : ”Noi cerchiamo di essere trasparenti – ha detto Lommi – a differenza di chi predica lo straming ma poi non fa sapere niente all’esterno di quello che siccede a palazzo”.