GENZANO, IMU SUI TERRENI AGRICOLI: PRESENTATA PROPOSTA PER ADERIRE AL RICORSO DELL’ANCI LAZIO

Redazione
Genzano (RM)
– È stata presentata, da parte del consigliere comunale d’opposizione Fabio Papalia, la proposta per l’adesione al ricorso al TAR dell’ANCI Lazio contro il decreto interministeriale relativo all’imposizione dell’IMU sui terreni agricoli.
La proposta, presentata dal consigliere Papalia, impegna il Comune di Genzano ad aderire al ricorso entro il termine (fissato dall’ANCI) del 10 gennaio 2015.

“Con una lettera del 17 dicembre indirizzata a tutti i sindaci della Regione Lazio, l’Associazione Nazionale dei Comuni ha invitato le Amministrazioni Comunali a dare il proprio assenso, in via del tutto gratuita, al ricorso amministrativo avverso il recente provvedimento governativo che, qualora fosse confermato, rappresenterebbe un’ulteriore e grave vessazione nei confronti della nostra cittadinanza.

Con il DM 66/2014 il Governo ha, infatti, inteso rivedere la classificazione dei Comuni montani, eliminando i criteri precedentemente esistenti e introducendo come criterio principale l’altitudine del Comune dal livello del mare. Tale indicazione è riferita all’altitudine misurata nella Casa Comunale. Quindi, a seconda dell’altitudine dei Comuni, e in attesa di eventuali novità, valgono i seguenti “scaglioni”: fino a 280 metri di altitudine non è prevista alcuna esenzione; da 281 metri fino a 600 metri, esenzione solo per i terreni posseduti da Coltivatori Diretti e IAP con requisito previdenza agricola; l’esenzione si applica anche in caso di terreno posseduto da CD o IAP e concesso in comodato o in fitto ad altro CD o IAP; oltre i 600 metri di altitudine è prevista l’esenzione per tutti i terreni.

Pertanto, se tale impostazione dovesse essere confermata, Genzano rientrerebbe nell’elenco dei Comuni soggetti a quest’ulteriore tassazione. Si ritiene di fondamentale importanza, quindi, un impegno da parte della Giunta Gabbarini aderendo a quest’importante iniziativa.
Si tratta dell’unico strumento a disposizione dei Comuni per esentare i cittadini dall’ennesima, folle, tassa.”