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Roma

GENZANO, UNA BARACCOPOLI SUL LAGO OPPURE UN MIRAGGIO?

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Tempo di lettura 4 minuti La zona interessata ha gli stessi vincoli di Pentima Pizzuta

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La zona dove si trova la discarica ha i medesimi vincoli di Pentima Pizzuta, con la sola differenza che la zona messa sotto sequestro a Pentima, nel 2006 ha magicamente cambiato veste: da bosco ceduo, su dichiarazione di parte (del proprietario),  è diventata orto irriguo. E’ bastato un cambio al catasto? Com’è possibile che i terreni tutt’intorno risultano bosco ceduo e solo il terreno interessato dal sequestro è “orto irriguo”? I misteri di “sbancopoli” direbbe probabilmente un Mister “Ci penso tutto io” di turno.

 

Chiara Rai
Una valle che, dove ti giri ti giri, trovi principi di metamorfosi del paesaggio o comunque abusi più o meno gravi che si confondono con la bellezza della natura. In tanti vorremmo restasse incontaminata ed è per questo che sempre più spesso i cittadini spontaneamente  vigilano e contribuiscono a difendere concretamente il territorio aldilà della politica e dei suoi variegati colori e sfumature. Nel territorio di Genzano, sempre sul lago, si intravede la nascita e lo sviluppo di una sorta di baraccopoli. Forse il termine non è appropriato però le immagini non lasciano dubbi, ci sono rifiuti, stracci, insomma una sorta di discarica in mezzo alla vegetazione che nel punto della discarica s’interrompe. E’ lecito? La domanda, più retorica che altro, è sempre la stessa. Sicuramente ci risponderanno che si sta vigilando, ma è possibile che si permette di deturpare il paesaggio in questo modo e di non arrestare il fenomeno sul nascere, quando i danni sono ancora germogli?

Detto questo, la zona dove si trova la discarica ha i medesimi vincoli di Pentima Pizzuta, con la sola differenza che la zona messa sotto sequestro a Pentima, nel 2006 ha magicamente cambiato veste: da bosco ceduo, su dichiarazione di parte (del proprietario),  è diventata orto irriguo. E’ bastato un cambio al catasto? Com’è possibile che i terreni tutt’intorno risultano bosco ceduo e solo il terreno interessato dal sequestro è “orto irriguo”? I misteri di “sbancopoli” direbbe probabilmente un Mister “Ci penso tutto io” di turno. Ma lasciamo stare la fantasia e dedichiamoci al concreto. Che fa una baraccopoli/discarica in mezzo al Parco Regionale dei Castelli a Genzano? Possibile che i guardia parco che sono andati a controllare a Valle, non si siano accorti del panorama circostante? Può certamente accadere, ma per fortuna non accade ai cittadini, a noi, alle sentinelle del territorio.

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Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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