GIUBILEO: POTERI CONDIVISI TRA MARINO E GABRIELLI

di Matteo La Stella

Roma – Non c'è ancora l'ufficialità di un decreto, e da palazzo Chigi assicurano che ancora :”Nulla è deciso”, ma diventa sempre più verosimile l'ipotesi che ad affacciarsi alla “finestra” del Giubileo per preparare la Capitale ad accogliere le migliaia di pellegrini attesi per il Giubileo, e per gestire i 530 milioni di euro necessari a “bonificare” l'urbe in vista del grande evento, saranno due personalità : il prefetto Franco Gabrielli e il sindaco Ignazio Marino. Il prefetto sarà chiamato dal governo a coordinare gli eventi legati all'Anno santo straordinario, vigilando sulla regolarità degli appalti e degli acquisti, instradando le istituzioni interessate nel loro operato. Al sindaco Marino, invece, il presidente del Consiglio Matteo Renzi affiderà la gestione dei trasporti pubblici, oltre al compito di avviare tutti i cantieri, avvalendosi dei poteri speciali con cui dovrà riuscire a snellire gli iter decisionali e burocratici. La macchina organizzativa, quindi, si muoverebbe sul modello della milanese Expo, con l'Autorità prefettizia alla volante e il primo cittadino a fare da copilota.

Gli occhi del premier Renzi permangono comunque puntati con interesse sulla parabola del Giubileo che segue da vicino onde evitare scivoloni che, come un boomerang, gli si potrebbero ritorcere contro. “Non ci possiamo permettere errori, ogni dettaglio va valutato con la massima attenzione”, è questo il motto che si rincorre a Palazzo Chigi, mentre qualche discrepanza di troppo spunta nell'incrocio dei testi del decreto, buttati giù per metà dagli uffici legislativi della presidenza del Consiglio e per l'altra metà dai tecnici del Comune, compromettendo l'approvazione dello scorso giovedì, slittata alla prossima settimana.

Con l'anno santo ormai alle porte, Renzi non ha intenzione di commissariare il sindaco-chirurgo, rigirando  oltremodo il dito nella piaga dopo i fatti di Mafia Capitale 2. Quindi via al comunicato comunicato congiunto della nuova coppia dell'estate, Marino Gabrielli. I due narrano di una:”Lunga e cordiale telefonata”, in cui entrambi hanno ribadito:”La reciproca stima e l'impegno comune per Roma, già avviato con importanti risultati su diversi tavoli di lavoro, dalla sicurezza al Giubileo”. I due, dicono anche di aver commentato con ironia le indiscrezioni lette su alcuni giornali, prima di rincarare la dose con la comune intenzioni di: “Lavorare insieme per la miglior riuscita del Giubileo”.  Tra polemiche, si, no e forse, iIgnazio Marino, che dal 12 giugno 2013, giorno della sua nomina a sindaco della capitale, sembra essere un pesce saltato fuori dall'acquario, fautore di una gestione sterile e controversa, dovrà rimboccarsi le maniche. Sei mesi passano in fretta…