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Politica

Governo, Salvini: “Cottarelli chi lo vota?”

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“Andremo al governo con chi ha subito dei veti: saremo ancora più forti”. Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, in diretta su Fb. “Ho letto e riletto la Costituzione e non c’e’ nessun articolo che proibisca di cambiare le regole Ue”, ha quindi dichiarato giungendo a Montecitorio. “E’ una follia”, ha sottolineato ancora, dicendosi “incazzato nero” per quanto accaduto e aggiungendo che “il problema non é che” il Capo dello Stato “mi ha detto no ad un nome, ma ha detto no a un’idea”.

In precedenza, parlando a “Circomassimo” su Radio Capital, Salvini aveva detto che “nessuno ha mai pensato all’uscita dell’euro: non era nei nostri programmi, non era nei programmi di Savona. C’era solo revisione del sistema bancario e delle tasse”. Sulla scelta di Savona all’economia piuttosto che Giorgetti, Salvini ha spiegato che “Savona era il meglio non leghista, non grillino, che ci avrebbe garantito grandi risultati in Europa, nessun altro avrebbe avuto lo stesso successo. Giorgetti non avrebbe avuto lo stesso peso in Europa, lo sa lui e lo so io. Savona sarebbe stato un perno attorno al quale costruire il governo”.

Sulle mosse del Colle ha poi osservato:

“Mi interessa capire che fa il Presidente della Repubblica, Cottarelli chi lo vota? Non ha dato l’incarico al centrodestra perché non aveva i voti e ora arriva il signor Cottarelli senza i voti? Mi sembra una forzatura. Se Berlusconi vota il governo Cottarelli addio alleanza”. “Non è vero che volevamo andare alle urne: il trattamento e le calunnie che ho sentito in tv non ha precedenti. Questo governo aveva contro tutti, giornali, radio e tv. Fantasie: noi e 5S abbiamo lavorato assieme”. Lo afferma Matteo Salvini, su Radio Capital, ha poi proseguito, senza chiudere la porta ad una futura intesa elettorale col M5s: “Noi con i Cinque stelle alle elezioni? Vedremo, valuteremo sui progetti. Ma vorrei sapere che fa Berlusconi. Savona? Non uso il suo nome a vanvera ma abbiamo trovato una persona che se volesse potrebbe essere con noi. Ora si parte dal lavoro che abbiamo fatto assieme”. Infine un accenno all’ipotesi di impeachment di Mattarella: “Io le cose le faccio se ho elementi concreti: al momento non li ho, devo vedere, devo studiare. Nessuno pensa ad una marcia su Roma”.

Cronaca

“L’altra donna nel potere”: Maria Rosaria Boccia accusa Meloni di sessismo e rilancia su Sangiuliano

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Maria Rosaria Boccia, imprenditrice e figura vicina al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ha rilasciato un’intervista esplosiva al quotidiano La Stampa, puntando il dito contro la premier Giorgia Meloni e denunciando atteggiamenti sessisti nei suoi confronti. Boccia sostiene che Meloni l’avrebbe definita “l’altra persona” nella relazione con Sangiuliano, accusandola di essere trattata “con arroganza” e senza il rispetto che, a suo avviso, merita.

“Chi si richiama ai valori dell’essere donna ha il diritto di difendere la propria dignità”, ha dichiarato Boccia, facendo un paragone con la decisione di Meloni di chiudere pubblicamente la sua relazione con Andrea Giambruno dopo il tradimento. “Mi chiedo perché io vengo additata senza nome e cognome”, ha continuato, lanciando un’accusa diretta alla premier.

L’intervista non si ferma qui: Boccia ha rivelato di aver iniziato a registrare conversazioni con il ministro Sangiuliano dopo che lui le avrebbe detto una frase inquietante: “Io sono il ministro, io sono un uomo, io rappresento l’istituzione e in futuro nessuno crederà a tutto quello che tu dirai”. Secondo Boccia, queste prove documentali servirebbero a dimostrare la verità dei suoi racconti, che altrimenti non verrebbero presi in considerazione.

L’imprenditrice ha anche affermato che il ministro sarebbe sotto ricatto da parte di alcuni esponenti del potere, tra cui direttori di settimanali, e che la questione coinvolgerebbe altre figure politiche, senza però fare nomi precisi. “Chi sono i veri ricattatori nei palazzi del potere? Questo dovreste chiederlo a lui”, ha dichiarato, lasciando intendere che ulteriori dettagli potrebbero emergere.

Boccia ha poi raccontato di viaggi personali fatti insieme al ministro, come il concerto dei Coldplay e quello de Il Volo, che secondo lei non erano legati all’attività istituzionale di Sangiuliano. Ha affermato di avere prove fotografiche e chat a supporto delle sue dichiarazioni.

Nel frattempo, il ministro Gennaro Sangiuliano si difende, cercando di riprendere il suo lavoro e valutando la presentazione di un esposto in Procura contro Boccia. Nonostante un’intervista al Tg1 in cui ha cercato di ricostruire la sua immagine, le accuse continuano a pesare sul ministro. La tensione rimane alta, con Boccia che promette ulteriori rivelazioni in arrivo.

La vicenda sembra tutt’altro che conclusa e si profila uno scontro legale tra le parti, con il ministro della Cultura che dovrà affrontare non solo le accuse personali, ma anche un’inchiesta pubblica sempre più incalzante.

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Castelli Romani

Scontro politico ad Albano Laziale: il sindaco Borelli revoca le deleghe a Sementilli, esplode la polemica

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L’opposizione accusa il sindaco di “scaricare le colpe” sull’ex vicesindaco per le carenze amministrative. Forza Italia e Fratelli d’Italia chiedono chiarezza e denunciano l’instabilità della giunta

Il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, ha revocato la maggior parte delle deleghe all’assessore Maurizio Sementilli, che fino ad oggi aveva gestito rifiuti, manutenzione, viabilità e altre aree chiave. Sementilli rimane responsabile solo delle Ville Storiche.

Borelli ha giustificato la sua decisione con la necessità di “una verifica sull’attività amministrativa”. Tuttavia, l’opposizione ha interpretato la mossa come un tentativo di scaricare su un solo assessore le responsabilità delle criticità accumulate negli ultimi quattro anni.

Roberto Cuccioletta, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, ha definito l’azione una “operazione di facciata” volta a distogliere l’attenzione dalle inefficienze dell’intera amministrazione. Secondo Cuccioletta, i problemi strutturali del comune sono il risultato di mancanze collettive e non attribuibili solo a Sementilli.

Giovambattista Cascella, capogruppo di Forza Italia, ha sottolineato come la revoca delle deleghe sia sintomatica dell’instabilità della giunta Borelli, che fin dall’inizio ha mostrato difficoltà. Cascella ha accusato la maggioranza di incoerenza, sostenendo che questa sia una delle amministrazioni più disomogenee della storia di Albano.

Anche Massimo Ferrarini, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha commentato duramente la decisione, chiedendosi come mai il sindaco abbia perso fiducia in Sementilli solo su alcune questioni, lasciandogli comunque la gestione delle Ville Storiche. Ferrarini ha chiesto al sindaco di spiegare in modo chiaro i motivi della rottura, altrimenti, ha avvertito, il rischio è di far percepire alla città una leadership incapace di governare.

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Cronaca

Bosco Urbano ad Anguillara Sabazia: Una opportunità o una scelta imposta?

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I consiglieri di opposizione Francesco Falconi e Leda Catarci si esprimono sul progetto di forestazione urbana e ne analizza i potenziali rischi e benefici

In questi giorni, il progetto di forestazione urbana ad Anguillara Sabazia, situato davanti alle case popolari, ha sollevato numerosi dibattiti. La zona, un tempo sede del mercato settimanale, è oggi teatro di un importante intervento di piantumazione di alberi.

I consiglieri di opposizione Francesco Falconi e Leda Catarci si sono espressi sulla questione e hanno cercato di fare chiarezza sul progetto, evidenziandone gli aspetti positivi, ma anche le criticità che, a suo avviso, derivano più dall’amministrazione comunale che dal progetto stesso.

Un Progetto importante, ma con alcune ombre

Falconi e Catarci hanno sottolineato che il progetto di forestazione urbana è conforme al Decreto Clima e ad altre normative europee, la cui adozione in Italia è avvenuta con anni di ritardo. “Ci piace quando al posto del cemento si piantano alberi,” afferma Falconi, esprimendo apprezzamento per l’iniziativa di creare un “polmone verde” in una zona prima spoglia e poco attraente. Tuttavia, Falconi e Catarci hanno evidenziato che il Comune avrebbe dovuto svolgere un’indagine geologica per garantire la sopravvivenza a lungo termine delle piante. “Sperare nella buona sorte senza un’indagine del terreno è un rischio che non dovevamo correre”, afferma il consigliere, criticando la leggerezza amministrativa.

Mancanza di coinvolgimento della cittadinanza

Uno dei punti più critici del comunicato riguarda la mancata comunicazione e coinvolgimento della cittadinanza. Secondo Falconi e Catarci, il Comune ha agito in maniera autoritaria, senza un vero confronto con i residenti. “Comunicare le decisioni una volta già prese, con i lavori iniziati, è dannoso e poco lungimirante,” sostengono i due consiglieri, aggiungendo che un coinvolgimento preventivo avrebbe potuto favorire una maggiore accettazione del progetto.

Un Bosco che rischia di morire senza il supporto dei cittadini

Falconi e Catarci lanciano inoltre un monito sull’importanza della cura e manutenzione delle nuove piante. “Questo bosco avrà successo solo se sarà amato dai cittadini,” spiega, aggiungendo che le piante necessiteranno di cure continue, specialmente nei primi anni di vita, a causa dei cambiamenti climatici e delle temperature elevate. Secondo i consiglieri, senza il coinvolgimento attivo della comunità, il bosco rischia di diventare un luogo abbandonato e degradato.

Due scelte per i cittadini

Falconi e Catarci concludono il loro intervento con un appello ai residenti: “Abbiamo due alternative. O aspettiamo che le piante muoiano per poi puntare il dito contro il Comune, oppure accogliamo questo dono della Comunità Europea e lo preserviamo.” Invita così la cittadinanza a prendersi cura del bosco e a collaborare attivamente con le istituzioni per garantirne il successo.

Il messaggio dei consiglieri è chiaro: il progetto è positivo, ma rischia di fallire se non verranno prese le giuste precauzioni e se non ci sarà una vera sinergia tra amministrazione e cittadini.

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