GOVERNO: TRA L'OMBRA DEL RIMPASTO E "RIBOLLITE", ALTRE GATTE DA PELARE

di Chiara Rai

Chi è senza peccato scagli la prima pietra. E dopo la performance della ministra Idem, travolta dalla bufera dei presunti abusi edilizi e dell'Ici a Ravenna, è la volta del ciclone De Girolamo. Il ministro dell'Agricoltura è stata messa sotto accusa da un dirigente della Asl di Benevento per aver fatto delle pressioni, su nomine e affari. Le intercettazioni telefoniche della De Girolamo, che risalgono all'estate del 2012 quando la ministra era ancora deputato del Pdl, sarebbero riemerse grazie all'ex dirigente della Asl di Benevento Felice Pisapia, ora indagato per truffa. La futura ministra, in modo piuttosto tinto, esprimeva giudizi e indicazioni sull'Asl del suo territorio di elezione e sull'ospedale Fatebenefratelli. Ma al momento Nunzia non risulta essere indagata. Una altra gatta da pelare per il provato Letta che al ritorno dal Messico dovrà chiarire anche questa. L’essenza di un azione che ha tutti colori della bella Firenze. Nonostante tutto, si cerca disperatamente di andare al voto in casa di Enrico e gli ultimi arrivati si stanno sbrigando a chiudere la porta. Anzi a tagliare ogni speranza a color che sono in poltrona. E allora è iniziato il toto ministri, si pensa ad un rimpasto mentre Angelino freme e per cercare consensi prende le distanze dalla ormai ribollita che Renzi sta facendo cuocere a fuoco lento. Alfano è dunque impegnato ad invocare chiarezza e, sottovoce, il voto anticipato. Intanto i prossimi bersagli saranno Bonino accusata dal centrodestra di “inerzia” e il lettiano Giovannini finito nel mirino dei renziani per aver criticato il Jobs Act. Meglio cambiare questa legge elettorale e sperare che il popolo non produca un altro risultato elettorale schizzofrenico tanto da indurre i poltronisti ad un altro inciucio per “il bene del Governo”.