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Cronaca

Gran Sasso, neve e terremoto: l'Italia in ginocchio. C'è pericolo per i vulcani?

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Tempo di lettura 3 minuti Viene alla mente inoltre la situazione dei Campi Flegrei

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di Angelo Barraco
 
GRAN SASSO – L’Italia è stata investita dalla morsa del freddo e dalla neve che si è abbattuta senza sosta su diverse regioni d’Italia, cagionando la vita a diverse persone e distruggendo diverse abitazioni. La situazione è stata ulteriormente aggravata dalle forti scosse di terremoto che si sono abbattute nel Centro Italia, già precedentemente colpito dalle gravi  di terremoto che hanno raso al suolo intere città, e che hanno aggravato ulteriormente le operazioni di recupero e di soccorso. L’Hotel “Rigopiano” a Farindola, sul Gran Sasso non esiste più, è stato letteralmente spazzato via da una slavina. Al momento si contano 35 morti. Il sottosegretario regionale Mario Mazzocca, con delega alla Protezione Civile, spiega che “Le persone registrate in Questura ufficialmente sono di meno, ovvero 22 ospiti e sette dipendenti. Però è verosimile che ci fossero degli ospiti e dunque il numero dovrebbe essere questo”. Una tragedia che sembra non lasciare scampo alle povere vittime del luogo  e che invece isola parte d’Italia da un tappeto innevato che spazza via dall’immaginario collettivo le suggestive immagini incantate dei paesaggi innevati, facendo emergere quanto sia imprevedibile la natura che si tergiversa sull’uomo e le sue infrastrutture in modo improvviso. I soccorritori accorsi sui luoghi riferiscono che i morti sono tanti e che molto probabilmente il distaccamento della slavina è avvenuto a seguito delle scosse di terremoto dei giorni scorsi. Intanto è stata aperta un’indagine per omicidio colposo da parte della Procura di Pescara.  Uno dei dispersi è Alessandro Riccetti, dipendente della struttura alberghiera, si cerca anche una coppia di turisti marchigiani, Marco Vagnarelli e Paola Tomassini, Luciano Caporale e la moglie Silvana Angelucci, una coppia di Castel Frentano e una famiglia di tre persone con un bambino di 7 anni. Le immagini dell’Hotel mostrano luoghi distrutti e sommersi dalla neve, cumuli di macerie e detriti. Un superstite, il Signor Parete, ha raccontato di essersi salvato per essersi recato in automobile quando è arrivata la valanga “sono stato sommerso dalla neve, ma sono riuscito a uscire e ho atteso in auto l'arrivo dei soccorsi”. Il datore di lavoro di Parete ha riferito “Ieri sera ho ricevuto la chiamata di Giampiero alle 17.40. Mi chiedeva aiuto disperatamente. Diceva 'è caduto, è caduto l'albergo'. Mi sono attivato subito, ho chiamato i soccorsi. Sono stato in contatto con lui più di una volta, fino alle 23. Poi mi ha richiamato stamattina dicendo che l'avrebbero portato in elicottero a Pescara. Giampiero e tutti gli altri ospiti dell'albergo avevano pagato ed avevano raggiunto la hall, pronti per ripartire non appena sarebbe arrivato lo spazzaneve. Gli avevano detto che sarebbe arrivato alle 15, ma l'arrivo è stato posticipato alle 19. Avevano preparato già le valigie, tutti i clienti volevano andare via”. Le scosse di terremoto sono avvenute con frequenza in questi giorni e nell’Italia Centrale sono state registrate 45.000 scosse, circa una ogni cinque minuti. Uno sciame sismico che arriva a distanza di 4 anni dal terremoto in Emilia, 7 anni dopo le scosse che hanno distrutto L’Aquila e 14 dopo il terribile terremoto che ha distrutto San Giuliano di Puglia. Il Presidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio, Roberto Troncarelli, ha parlato a Radio Cusano Campus in merito alla situazione del terremoto e su Meteoweb si legge: “In realtà è un trend che non si è mai arrestato a partire dal 24 agosto. A parte queste scosse importanti di oggi la microsismicità ha sempre interessato quelle zone, a partire da quando si è verificato il primo forte terremoto. C’è una tendenza evolutiva in corso, con una focalizzazione di energia in quella zona. Progressivamente si hanno dei rilasci di energia sotto forma di rotture. Gli eventi di stamattina sono assolutamente correlabili a quelli di agosto e di ottobre. Le profondità degli epicentri depongono in tal senso, sono sempre comprese tra i 7 e gli 11 chilometri. C’è un trend sismico importante, non possiamo escludere repliche importanti che superino le magnitudo di stamattina. Non è possibile dire che ciò avverrà, ma con altrettanta certezza è impossibile escluderlo. Lo sciame sismico non è affatto terminato, nelle prossime ore potrebbero essere attese manifestazioni sismiche di magnitudo anche superiore, dell’ordine dei 6.0 che registrammo a Visso”. Ma il sisma potrebbe compromettere ulteriormente la situazione dei vulcani? Questo è il dubbio che insorge nella mente di molte persone che stanno vivendo questo dramma e viene in mente la situazione emersa nel novembre 2016, quando un vulcano a Santa Vittoria in Matenano (Fermo) ha iniziato ad eruttare creta in un campo agricolo a seguito delle continue scosse di terremoto. Un piccolo cratere nel terreno si è aperto e del materiale argilloso è fuoriuscito.  Viene alla mente inoltre la situazione dei Campi Flegrei e della situazione critica che stanno raggiungendo poiché il magma tende a risalire e le temperature sono propense ad aumentare, anche se si tratta comunque di valori minimi. Campi Flegrei, un vulcano con un diametro di circa 12 chilometri con diverse bocche eruttive. E’ una situazione strettamente collegata al sisma? Ci auguriamo di no, sperando la natura possa dare tregua alle ormai tante famiglie che vivono un dramma continuo del terremoto in cui la perdita dei beni materiali e dell’abitudine, si è sommata alla perdita di vite umane sepolte dalla neve e dai detriti. 

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Pontida 2024: Salvini e Orban infiammano il raduno della Lega tra autonomia e confini

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Matteo Salvini rilancia l’autonomia regionale come futuro dell’Italia e difende la revoca della cittadinanza per i criminali. Viktor Orban, ospite d’onore, promette: “Porteremo i migranti a Bruxelles”. Sul pratone dominano i cori pro-Salvini, con slogan in difesa del segretario sotto processo

A Pontida è iniziata la 36ª edizione del raduno della Lega, segnata da un omaggio ai volontari scomparsi e una forte partecipazione di ospiti internazionali. Al centro, il primo ministro ungherese Viktor Orban, che ha infiammato la folla con il suo messaggio contro l’immigrazione irregolare, ribadendo che i migranti saranno portati a Bruxelles se non verranno gestiti meglio. Salvini ha rilanciato l’autonomia regionale, ormai legge, e ha sottolineato la compattezza del governo, ma ha duramente attaccato chi tradisce la cittadinanza italiana con crimini, invocando la revoca per chi delinque.

Nel suo discorso, Salvini ha celebrato l’autonomia differenziata come il futuro del Paese, lodando il merito e l’efficienza. Ha ribadito che dopo trent’anni di battaglie, questa legge è una realtà consolidata e non ci saranno passi indietro. L’autonomia, afferma il leader leghista, non è solo una questione amministrativa, ma di giustizia sociale.

In vista della nuova legge di bilancio, Salvini ha lanciato un appello a far pagare i banchieri piuttosto che gli operai, sottolineando l’importanza di proteggere le classi lavoratrici italiane. Ha anche minimizzato le divisioni interne alla coalizione, definendole normali discussioni tra amici e non alleati.

Il discorso di Viktor Orban ha puntato sui valori tradizionali della famiglia e sul rigore nella gestione dei confini, sostenendo che l’Ungheria è il paese più sicuro d’Europa. Orban ha chiarito che non permetterà l’ingresso di migranti illegali e che, se necessario, li porterà direttamente a Bruxelles per farli gestire dall’Unione Europea.

Sul prato di Pontida, le bandiere dell’autonomia regionale e i messaggi di sostegno per Matteo Salvini sono stati protagonisti. Il segretario della Lega è sotto processo per il caso dei migranti bloccati a Lampedusa, ma la base leghista lo difende con lo slogan “Difendere i confini non è reato”. In molti, compresi i militanti più accesi, indossavano t-shirt e cartelli che criticavano il processo, manifestando il proprio supporto in maniera creativa.

Un altro ospite di rilievo è stato il generale Roberto Vannacci, eletto al Parlamento europeo con il sostegno della Lega, che ha fatto il suo debutto ufficiale a Pontida, confermando l’apertura del partito verso nuove figure legate a temi di sicurezza e patriottismo.

Il raduno di Pontida ha evidenziato la linea dura della Lega su sicurezza, immigrazione e difesa dei confini, ma anche una forte attenzione all’autonomia e al rilancio delle regioni. L’evento ha consolidato il legame tra il partito di Salvini e movimenti europei affini, come quello guidato da Orban, mentre la base leghista ha mostrato unità e sostegno al proprio leader in un momento delicato.

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Milano, conclusi gli Stati Generali Gist sull’Informazione Turistica

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L’intelligenza artificiale è un’eccezionale opportunità per aumentare l’efficienza e produttività del giornalista, che conserva un ruolo cruciale sia per la produzione dei contenuti che per la validazione dell’informazione. Questa è una delle valutazioni emerse dagli Stati Generali sull’Informazione Turistica organizzati a Milano dal GIST, Gruppo Italiano Stampa Turistica, in collaborazione con Regione Lombardia, con il patrocinio di ENIT e del Ministero del Turismo.
I lavori degli Stati Generali, ai quali hanno partecipato oltre 300 persone tra giornalisti, istituzioni e operatori del mondo del turismo,  si sono chiusi con una conferenza stampa alla quale erano presenti Sabrina Talarico presidente GIST, Barbara Mazzali assessore al turismo di Regione Lombardia, Stefano Passaquindici presidente onorario GIST e Paolo Brambilla consigliere dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia.
Nell’attuale panorama editoriale del settore turistico, dove le fonti sono molteplici e incontrollate, è necessario ridare valore alle singole professionalità, tornare a mettere al centro l’integrità, la trasparenza e la firma del giornalista come fonte autorevole e qualitativa. Ridare il giusto valore al lettore, spesso disorientato da un’informazione scoordinata, poco qualificata sia per le fonti che per i contenuti. È necessaria una maggiore professionalizzazione dei giornalisti di turismo, che sarà favorita anche dall’A.Ge.I., Associazione dei Geografi Italiani, resasi disponibile, attraverso la presidente Elena dell’Agnese, ordinaria di geografia dell’Università Milano Bicocca, a collaborare con il GIST e l’Ordine Nazionale dei Giornalisti per la definizione di percorsi di formazione e interazioni associazionistiche.
Dai tavoli di lavoro degli Stati Generali è anche emersa la necessità, che si tradurrà in richiesta ufficiale, di rivedere la legge dell’Ordine, che dovrebbe adeguarsi alle nuove professioni e all’approccio di comunicazione legate al mondo delle specializzazioni giornalistiche, di cui la turistica fa parte.
Il turismo in Italia – ha dichiarato Sabrina Talarico presidente GIST – ha chiuso il 2023 con numeri record: 451 milioni di presenze, (+3,3%), 100 miliardi di spesa turistica, 74 miliardi di gettito all’erario, 3 milioni di occupati, una spesa pro capite di 350 euro. Il settore rappresenta il 13% del PIL e la stima dei prossimi anni è di crescita netta. In controtendenza rispetto a questa crescita, l’editoria turistica è in forte crisi, sia in termini di spazi occupati all’interno dei media che di qualità dei contenuti”. “Gli Stati Generali dell’Informazione Turistica – ha continuato Talarico – hanno approfondito tutte le tematiche legate all’informazione legata al settore turistico, tracciato un percorso per il futuro, suggerito soluzioni vantaggiose per i media, che favoriscano scelte coraggiose a tutela dell’informazione libera, raccolto le sfide tecnologiche, che non devono fare paura ai giornalisti. Gli Stati Generali hanno rappresentato un momento di analisi, riflessione e proposte concrete, esaminato il presente, analizzato le sfide e le opportunità dell’editoria turistica, che deve trovare un equilibrio tra sostenibilità finanziaria e indipendenza dei media. L’obiettivo finale è quello di ridare autorevolezza all’informazione turistica, ricostruire il patto di fiducia con i lettori e creare un circolo virtuoso che veda nell’editoria turistica il principale mezzo di promozione del turismo italiano”.
Dai 4 Tavoli di Lavoro, coordinati da Domenico Palladino, Mark Perna, Alessandra Gesuelli, Ada Mascheroni, Ornella D’Alessio, Pier Giorgio Oliveti e Federico Geremei, è scaturito un documento finale di sintesi.
Il documento finale di sintesi
L’editoria del comparto viaggi per sopravvivere innovandosi deve puntare su tre coppie di fattori chiave: 1) riconoscibilità e coinvolgimento delle comunità di riferimento, 2) verticalità e integrazione dei contenuti, 3) dialogo e cooperazione con i soggetti di intermediazione. In uno scenario globale caratterizzato dalle nuove istanze del “turismo continuo”, l’autorevolezza di una proposta editoriale sostenibile passa attraverso la valorizzazione del patrimonio informativo esistente e la creazione di sistemi integrati, oltre la fisiologica ideazione di nuovi linguaggi. Ciò richiede un impegno collettivo di investitori, editori, istituzioni di categoria, per creare le condizioni adeguate a perseguire due obiettivi primari: sinergie tra diversi produttori di contenuti e acquisizione di competenze imprenditoriali trasversali, anche attraverso interventi normativi ad hoc. Nell’attuale panorama editoriale del settore turistico è necessario ridare valore alle professionalità individuali, tornare a mettere al centro l’integrità, la trasparenza e la firma del giornalista come fonte autorevole riconosciuta. Questo approccio è funzionale al recupero della fiducia della propria audience consolidata, che va conservata, e quella delle generazioni più giovani. É indispensabile dialogare in modo mirato con la propria community di riferimento, per intercettarne e seguirne bisogni e ispirazioni. Anche nel settore delle guide di viaggio, il lavoro sulla qualità e la selezione dell’eccellenza deve accompagnarsi a un approccio multipiattaforma che risponda alle attuali richieste del mercato. Preso atto della necessità di migliorare conoscenze e competenze in materia di sostenibilità nelle sue varie accezioni (ambientale, sociale ed economica), è emersa l’esigenza di sollecitare all’Ordine Nazionale dei Giornalisti una più attiva organizzazione di corsi deontologici – in presenza ed a distanza – nell’ambito della formazione professionale obbligatoria continua, tenuti da esperti e docenti qualificati in materia per agevolare la creazione di nuove specializzazioni nell’ambito del giornalismo e  fornire ai colleghi conoscenze e strumenti adeguati che ne migliorino le competenze in materia. L’obiettivo è quello di sviluppare una migliore interpretazione e rappresentazione dei territori nei confronti dei lettori.
Il giornalista è e rimane il testimone oculare dei fatti, l’interprete della realtà, il validatore delle informazioni e anche il referente univoco di ciò che ha prodotto. Il giornalista non solo ci mette la penna, ma anche la faccia, rendendo umano, autentico e unico ogni contenuto. L’AI può generare testi convincenti, è tuttavia essenziale monitorare il fenomeno delle allucinazioni, dove l’AI generativa può creare distorsioni o fatti inesistenti. La conoscenza approfondita delle destinazioni turistiche e l’accesso a dati aggiornati sono asset fondamentali. La capacità di integrare questa conoscenza con una narrazione creativa e personalizzata è ciò che distingue il contenuto umano da quello generato da AI. Il valore aggiunto di chi crea e diffonde contenuto editoriali turistici sta nella capacità di interpretare i dati e trasformarli in storie coinvolgenti.
Privo di virus.www.avast.com



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Roma blindata per la manifestazione pro Palestina: sicurezza al massimo tra divieti e tensioni

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Piantedosi: “Manifestazione illegale, agiremo con equilibrio”.

A Roma è in corso una massiccia operazione di sicurezza in vista della manifestazione pro Palestina, vietata dalla Questura, prevista per oggi. L’obiettivo delle forze dell’ordine è impedire che gruppi violenti, sfidando il divieto, convergano nella zona di Ostiense. Il questore Roberto Massucci ha implementato un piano che prevede controlli nelle stazioni e ai caselli autostradali, mentre piazzale Ostiense sarà circondato da dispositivi di sicurezza a cerchi concentrici.

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha dichiarato che la manifestazione è illegale e che verrà gestita con equilibrio dalle forze di polizia, esprimendo piena fiducia nelle operazioni di controllo: “Non tollereremo che il divieto venga ignorato. Sarà una gestione ferma ma equilibrata per garantire l’ordine pubblico.”

Lo stop al corteo ha diviso profondamente i sostenitori della causa palestinese, con l’Unione Democratica Arabo-Palestinese e i Giovani Palestinesi che intendono comunque scendere in piazza, mentre la Comunità Palestinese ha optato per posticipare l’evento al 12 ottobre. La decisione della Questura ha visto convergere sul tema fazioni opposte della politica italiana, con Potere al Popolo e Forza Nuova che, seppur con motivazioni diverse, hanno preso posizione a favore della mobilitazione. Anche il Movimento 5 Stelle ha criticato il divieto, con il capogruppo alla Camera Francesco Silvestri che ha definito l’azione del governo come un modo per “facilitare lo scontro piuttosto che evitarlo”.

Sul fronte della sicurezza nazionale, le autorità italiane sono impegnate anche nella lotta al terrorismo. Nella giornata di ieri, la Digos ha arrestato un ventiduenne egiziano in Lombardia per apologia di terrorismo: il giovane avrebbe condiviso contenuti inneggianti allo Stato Islamico e progettava un attacco contro una chiesa a Bergamo. A Torino, un tunisino legato all’ISIS è stato espulso dall’Italia.

Mentre l’attenzione resta alta su possibili sviluppi durante la giornata, le autorità monitorano attentamente la situazione, sia a Roma che in altre città come Cagliari, dove sono previsti cortei per protestare contro il ddl Sicurezza e in sostegno del popolo palestinese.

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