Grandi donne all’ombra di grandi uomini: il caso di Giulietta Masina

Il regista e autore Mariano Lamberti con “Processo a Fellini” ha immaginato cosa sarebbe successo se la Masina, interpretata dall’attrice Caterina Gramaglia, avesse potuto esprimere pubblicamente la sua frustrazione come donna, moglie ed artista

Una riflessione al centro del romanzo teatrale “Processo a Fellini”, una sorta di 8 e mezzo che immagina il punto di vista però di Giulietta Masina. Un’opera teatrale nata da un’idea originale di Mariano Lamberti e diretta dallo stesso (autore e regista di cinema e tv) e scritto da Riccardo Pechini che rende omaggio alla grande attrice e che ha visto protagonisti Caterina Gramaglia e Giulio Forges Davanzati.

Da sinistra: l’attrice Caterina Gramaglia e il regista Mariano Lamberti ospiti a Officina in Arte del 11/03/2021

Fin dall’inizio della sua carriera, l’immagine di Giulietta Masina è sempre stata associata a quella di Federico Fellini e seppur definita attrice geniale, una sorta di Chaplin al femminile, Giulietta verrà sempre ricordata soprattutto come compagna del grande Federico Fellini.

Il video servizio su Giulietta Masina trasmesso a Officina in Arte del 11/03/2021

Una musa ispiratrice che, col passare degli anni e l’allontanarsi dai riflettori, ha preso sempre più i tratti di una donna rassegnata a vivere all’ombra del marito. E soprattutto rimossa sui suoi continui e sempre più espliciti tradimenti.

E così, mentre Fellini si confessava pubblicamente in Otto e mezzo, lei si ritraeva in una lenta e malinconica solitudine.

Col passar del tempo, man mano che le collaborazioni con il marito si diradavano, la sua immagine è stata associata a quella di donna riservata e rassegnata ad avere un marito geniale ma inguaribilmente infedele.

Le sue ultime interviste (sempre più rare) rivelano una donna sempre più rimossa sulla vera essenza della loro unione, fatta di una numerosa serie di scappatelle e di un matrimonio quasi allargato con Sandra Milo.