Grottaferrata, asilo nido comunale. L’amministrazione chiarisce: “Nessuno stravolgimento. Attuiamo al meglio i cambiamenti della società e delle normative a vantaggio dei nostri piccoli utenti”

GROTTAFERRATA (RM) – Nessuno stravolgimento in corso nella gestione dell’asilo nido comunale “L’isola che c’è” ma l’intenzione chiara e netta da parte dell’Amministrazione comunale di procedere in un quadro di rimodulazione calibrato secondo nuovi e innovativi obiettivi, inserito in una realtà di servizi educativi in continua evoluzione dove anche le esigenze delle famiglie cambiano.

In relazione al dibattito in corso, nato in seguito alla prossima votazione in Consiglio comunale sull’affidamento in regime concessorio del servizio dedicato ai bambini da 0 a 3 anni, l’Amministrazione comunale, rivolgendosi alle famiglie dei piccoli utenti, come ai lavoratori del settore spiega e ribadisce come la scelta che si va adoperando sia realmente mirata solo al raggiungimento di una ancora maggiore efficacia che potrà derivare proprio da una formula più flessibile e diversificata dell’offerta, migliorando complessivamente il servizio.

La possibilità di una diversa organizzazione del servizio di asilo nido attraverso l’affidamento in concessione, ovvero di una diversa possibilità di garantire alle famiglie servizi educativi innovativi ed integrativi, risulta essere in linea con le indicazioni nazionali in materia di Servizi integrati per l’infanzia e con la nuova legge regionale numero 7 del 5 agosto 2020 prima firmataria la Presidente della IX Commissione consiliare Eleonora Mattia,  approvata dal Consiglio Regionale del Lazio nel corso dei mesi estivi.  che i cittadini possono scaricare e leggere cliccando sul link a seguire

(http://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglio-regionale/?vw=leggiregionalidettaglio&id=9389&sv=vigente),

Proprio con la nuova legge approvata dalla Regione Lazio che è stata la prima in Italia ad attuare il Decreto Legislativo 65/2017 che innova e rivoluziona i servizi educativi 0-6 anni, vengono regolamentati una serie di servizi integrativi tra cui lo spazio gioco, e il centro per bambini e famiglie, e tutta una serie di servizi a sostegno della genitorialità che si possono realizzare in maniera efficace all’interno della struttura dell’asilo nido oltre l’orario di apertura e in giorni di chiusura, con l’obiettivo di favorire la conciliazione tra i tempi di lavoro dei genitori, la cura dei bambini e agevolare la frequenza dei servizi educativi.

L’attenzione dell’Amministrazione per l’infanzia e per il nido comunale, nonché per i lavoratori del nido, è stata sempre prioritaria, anche sotto le necessità straordinarie derivate dall’emergenza sanitaria in corso.

Tra queste proprio la rimodulazione costante e continua del servizio nella fase del lockdown e per tutto il periodo di sospensione del servizio, attraverso attività alternative a distanza per le famiglie e per i bambini, mantenendo un contatto con gli operatori del nido, supportando i genitori in un momento estremamente difficile, garantendo, in una fase estremamente delicata, ai lavoratori l’intero stanziamento di bilancio al netto delle minori entrate riscontrate dall’ente.

A seguire, nella stagione calda, non appena è stato possibile dalle normative nazionale e regionali, è stato attivato uno spazio ludico estivo in presenza, presso i locali dell’asilo nido, in tempi brevissimi per consentire ai bambini una ripresa delle attività in presenza e un alleggerimento delle famiglie, tutto ciò a costi calmierati considerato il periodo di difficoltà.

L’ASSESSORA SALMASO: “GARANZIE MASSIME PER PICCOLI UTENTI, FAMIGLIE E LAVORATORI”

– “Una sorta di percorso naturale, dunque – spiega l’assessora alle Politiche Sociali, Tiziana Salmaso – che sta tenendo coerentemente insieme sul territorio le nuove necessità della società, l’avanzamento normativo oltre alla qualità e al livello occupazionale operante nella struttura”.

“Nella concessione – prosegue Salmaso – l’ente aggiudicatore si assume una parte del rischio economico della gestione del servizio, poiché non deve iniziare la propria attività di promozione e sviluppo ex novo. Usufruisce della struttura del nido oltre l’orario, nei giorni festivi, weekend, mese di agosto con la possibilità di implementare i servizi educativi di cui potranno usufruire tutti i bambini del territorio, anche quelli che non rientrano nella graduatoria del nido”.

“Il nido non diventa privato, nell’appalto come nella concessione, il servizio viene affidato a terzi, ciò che cambia è l’assunzione da parte dell’Ente Gestore di una quota residuale di rischio di impresa, si chiede pertanto agli Enti del Terzo Settore di compartecipare alla gestione del servizio attivandosi in forma maggiormente attiva. Il Comune continuerà ad essere il riferimento dell’Ente Gestore e delle famiglie esercitando una forte azione di monitoraggio, verifica e controllo sul servizio”.

“Per il passaggio a concessione – prosegue l’assessora alle Politiche Sociali – l’Amministrazione ha avviato nei mesi scorsi e sta portando avanti un percorso di confronto/comunicazione con i vari attori coinvolti. Nelle varie commissioni consiliari e in riunioni svolte con le sigle sindacali e le centrali delle Cooperative, sono state accolte osservazioni e proposte, un lavoro costante di ascolto e confronto, conservando in capo al Comune, attraverso la definizione degli atti di gara, i poteri di orientamento, definizione e controllo delle tariffe, controllo sulla qualità delle prestazioni; saranno, inoltre, garantite forme di supporto alle famiglie con basso reddito. Un lavoro imponente per il quale ringrazio gli uffici per la decisiva collaborazione, sotto la guida della dottoressa Patrizia Pisano”.

“Nella nuova riorganizzazione del servizio possiamo affermare e ribadire – specifica Salmaso – che non ci sarà un aumento dei costi per le famiglie. La retta è ridotta poiché l’orario del nido termina alle 16 e inoltre tutte quelle famiglie che usufruiranno dell’orario successivo alle ore 16 (sappiamo che circa un 70-80% dei bambini esce tra le 16.30 e le 17) pagheranno lo stesso importo che sostengono attualmente.

Per quanto riguarda i lavoratori verrà richiesto all’ente aggiudicatario oltre alla clausola sociale, il rispetto del contratto collettivo nazionale aggiornato a settembre 2020 e il piano di riassorbimento del personale, previsto tra l’altro dalla normativa vigente in materia di appalti. Pertanto non si prevede nessuna alternanza di personale ma la garanzia richiesta al concessionario sarà quella di rispettare i criteri di formazione e professionalità previsti per il personale educativo impiegato nei servizi per la prima infanzia.

IL SINDACO ANDREOTTI:”SCELTE AMPIAMENTE CONCERTATE A FAVORE DI UN SERVIZIO CHE

MIGLIORERA’ SENSIBILMENTE“ – “E’ ferma volontà dell’Amministrazione comunale  applicare la legge regionale numero 7 del 5 Agosto 2020. Un provvedimento legislativo che riteniamo importante nel dare risposte  concrete ad un servizio di primaria importanza, che ha portato innovazione in questo settore e prevede tra l’altro contributi alle famiglie disagiate o con figli con disabilità. Alla base della nuova legge vi è un sistema integrato di offerta che detti le linee guida ai Comuni gestori di questi servizi, un obiettivo ambizioso a fronte di sistemi di appalto di tipo tradizionale che il più delle volte risultano non adeguati e non rispondenti alle reali esigenze di efficacia ed efficienza del servizio da dare” sottolinea il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti

“In tal senso il percorso fino ad oggi intrapreso prima di procedere con la gara testimonia anche la buona volontà da parte del Comune di rimanere in una dimensione di dialogo e confronto, che si può definire una buona prassi” aggiunge il primo cittadino.

“Obiettivo dell’Amministrazione perciò è far conciliare una maggiore flessibilità e un’ offerta diversificata dei servizi con la qualità educativa e il rispetto del livello occupazionale dei lavoratori. Il fine è valutare come prioritario il progetto educativo/pedagogico”.

“Per questo l’Amministrazione Comunale attraverso la forma di gestione in concessione intende garantire elementi di qualità nei servizi integrativi che verranno richiesti nel progetto di gestione come l’attenzione alla molteplicità delle esigenze delle famiglie e ai molteplici nuovi bisogni educativi delle bambine e dei bambini. Con l’affidamento in concessione – conclude il sindaco – il servizio di asilo nido progredirà e migliorerà sia per l’organizzazione generale del servizio che per i livelli di qualità offerti ai piccoli utenti e alle famiglie di Grottaferrata”.