GROTTAFERRATA, PD: DECOLLA CONFRONTO DEMOCRATICO

Alberto Gini

Grottaferrata (RM) – Un nuovo avvio che restituisca al Circolo del Partito Democratico di Grottaferrata la sua funzione di raccordo e di dialogo con gli iscritti dopo una fase infelice: questo l'obiettivo di fondo della lista "Confronto democratico" che si presenta con Ines Scacchi candidato segretario alle elezioni per il rinnovo delle cariche direttive del Circolo stesso in programma per domani, sabato 2 novembre, al Teatro Sacro Cuore.

La vita del PD, a livello locale come anche a livello nazionale, è stata segnata negli ultimi tempi da numerosi abbandoni, talvolta proclamati ma più spesso silenti e dunque ancora più dolorosi, motivati dalle delusioni e dalle amarezze scaturite da vicende opache e da metodi discutibili. Luca Esupernzi, il segretario uscente del Circolo di Grottaferrata, ha fatto quanto poteva per arginare la deriva ma i risultati, desolanti, parlano da soli.

"Confronto democratico", non una corrente ma un movimento interno al partito, nasce allora come alternativa a questi metodi e a quei comportamenti. L'obiettivo è di ridare al Circolo una sua forza aggregante e dinamica basata sulla dialettica politica esercitata punto su punto e sulla libertà di scelta. Un confronto – appunto – svincolato dai condizionamenti di maggioranze blindate o, peggio ancora, di correnti cristallizzate e mirato al conseguimento di risultati concreti.

Segnale importante della volontà di rinnovamento di "Confronto democratico" è la designazione di Ines Scacchi alla carica di segretario, una giovane donna attiva tanto nel partito quanto nella sua professione di legale, esperta in diritto bancario e commerciale. E' un legale anche il suo avversario, Diego Santoni, sul quale si è realizzata una convergenza fino a poco tempo addietro considerata impensabile: quella fra Stefano Bertuzzi e Alessandro Broccatelli, rappresentanti di due anime del partito ritenute inconciliabili tra loro. Per "Confronto democratico" e Ines Scacchi la riconciliazione da perseguire è invece quella fra il partito e i suoi iscritti.