Grottaferrata, suore contagiate. Dal primo cittadino l’invito a tutti a mantenere la calma

GROTTAFERRATA (RM) – Il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti in qualità di autorità sanitaria locale, ha ricevuto in mattinata notizia dal Prefetto di Roma dei tamponi effettuati su 40 suore delle Figlie di San Camillo residenti in una struttura situata in via Anagnina, all’interno del territorio comunale.

Come già riferito da Salute Lazio, le religiose sono risultate positive al Covid-19. I controlli sono stati effettuati da inizio settimana dai medici del S. Camillo. Una di loro è stata ricoverata in un ospedale romano, le altre 39 sono state poste in isolamento domiciliare sotto sorveglianza medica della Asl. 

Il
Comune, non appena informato, si è attivato attraverso la Polizia Locale e, in
collaborazione con la Questura di Frascati e il comando dei Carabinieri di
Grottaferrata, sta attuando tutte le misure di prevenzione e controllo: blocco
delle entrate e uscite dall’istituto, salvo personale
sanitario.

Tekneko
ha provveduto ad attuare il protocollo di sicurezza per il ritiro dei
rifiuti.

La
Asl ha comunicato che sta rintracciando eventuali contatti dal giorno del primo
caso, tenendo conto che – a quanto comunicato dalla direzione dell’istituto –
sono oltre quindici giorni che le religiose  hanno interrotto i
contatti con le persone di Grottaferrata alle quali prestavano assistenza, i cui
nominativi sono stati comunque indicati alla Asl per l’avvio di quarantene
cautelative domiciliari.

Il
sacerdote che quotidianamente celebra la S. Messa all’interno dell’istituto
risiede a sua volta nel convento stesso.
  

Il
sindaco ha offerto alla madre superiora dell’Istituto la possibilità, da parte
dei volontari, di fornire a domicilio farmaci e alimenti.

Da
parte della religiosa in tal senso è giunta una ulteriore rassicurazione in
quanto l’istituto non provvede alle necessità alimentari attraverso la spesa in
negozio ma è già rifornito abitualmente da trasportatori.

Dal primo cittadino, dunque, l’invito a tutti a mantenere la calma.

“Il
cluster è contenuto interamente e unicamente all’interno dell’istituto
religioso” ha detto Andreotti.

“Sono
inappropriati i paralleli tra Grottaferrata e Fondi, comune divenuto zona rossa,
come pure le voci che riferivano di suore operanti presso altre strutture
cittadine. Fortunatamente, rispettando le direttive governative, le suore sono
rimaste all’Interno del convento, quindi la possibilità che abbiano sparso il
contagio è molto bassa. Restiamo in costante contatto con la Asl e in attesa di
aggiornamenti che continueremo a diffondere con tempestività. L’invito che
ribadisco a tutti i cittadini – ha concluso il sindaco – è quello a restare a
casa e uscire solo, davvero solo per necessità indifferibili. Grazie a tutti per
la collaborazione”.