Guidonia, 5 milioni incassati dal Comune dalle autorizzazioni a scavare: dove sono finiti?

Dalle evidenze della Capogruppo FdI Giovanna Ammaturo il sindaco M5S non risulta aver versato alla Regione Lazio ben 250 mila euro. La legge impone che il 20% sia stornato alla Regione Lazio mentre l’80% è vincolato per progetti ambientali

GUIDONIA MONTECELIO (RM) – A Guidonia Montecelio risultano tributi ambientali incassati per quasi 5 milioni di euro che sarebbero vincolati a progetti per i cittadini ma che invece finiscono da qualche altra parte: vengono utilizzati per tappare i buchi di bilancio? Questo quanto denuncia Giovanna Ammaturo Consigliere e Capogruppo di Fratelli d’Italia dopo una attenta acquisizione di documentazione che testimonierebbe quello che appare come un vero e proprio scandalo.

Dalle evidenze della Capogruppo FdI il sindaco M5S non risulta aver versato alla Regione Lazio ben 250 mila euro. La legge regionale 17 del 2004 impone una tassa per il contributo ambientale su tutti gli autorizzati a scavare. Cave di pozzolana, calcare, torbiere e travertino: nella città dell’Aria
sono 50 le autorizzazioni
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Ogni anno dal 2006, venti autorizzati, hanno diligentemente versato i tributi all’Ente per un totale di 4.589.281,168 mln di euro. La legge impone che il 20% sia stornato alla Regione Lazio mentre l’80% è vincolato per progetti ambientali.

“Peccato – dice la Capogruppo FdI in Consiglio Giovanna Ammaturo – che lo storno è fermo al 2013, mentre il sindaco Barbet e la giunta pentastellata hanno incassato oltre 1,2 mln di euro durante il mandato ma nulla hanno stornato alla Regione. Neanche la Regione ha reclamato, – prosegue Ammaturo -forse perchè troppo impegnati in altri disbrighi. Dal 2018 ho sollecitato al sindaco informazioni e spiegazioni sulla attività amministrativa nel merito ben cinque volte: solo silenzio, come è d’uso. Sarà cura della Magistratura a cui pure mi sono rivolta, acclarare le responsabilità. I cittadini non debbono essere defraudati di progetti ambientali: la legge detta anche come pubblicizzare sui giornali le opere da fare. Come capogruppo di FdI e cittadina che vive da oltre 50 anni a Guidonia Montecelio sono delusa che alla popolazione siano stati negati 15 progetti ambientali, 15 elaborazioni, una all’anno, che l’avrebbero di certo arricchita in termini economici, morali e sociali. Spiace che i tributi onorati da tanti imprenditori non siano stati utilizzati come vuole la legge. Dove sono finiti? È necessario alzare il velo su troppi errori di Barbet che non sono soltanto gaffe grammaticali ma omissioni verso i cittadini che non possono passare sotto silenzio. Qual’è il rapporto del sindaco Barbet con i soldi? Siede sul conto milionario, non paga i creditori dell’Ente, riscuote tributi dai cavatori ma non storna alla Regione, se non è questo che sta facendo ci spieghi allora dove sono i progetti ambientali per cui avrebbe impiegato l’80 per cento degli introiti dalle cave. Per di più non risulta concretizzare la riscossione di affitti, Tari e sanzioni stradali: Perché? Per i consensi? Non vogliamo arrivare a pensare a tanto. A mio modesto parere è scaduto il rapporto fiduciario tra questa amministrazione e la Città. La legge è uguale per tutti non solo per gli altri come predicavano sempre i pentastellati. Siamo oltremodo garantisti, attenderemo le rendicontazioni del sindaco nel prossimo consiglio e gli esiti delle inchieste della magistratura inquirente senza essere né cupi né agitati nel rapporto con gli elettori. Spero che la mozione presentata susciti quel pungolo adeguato all’ex capogruppo del M5S e presidente della commissione finanze che biasimò l’opposizione ad essere più stimolante sulla riduzione delle aliquote IMU. Fratelli d’Italia e il Capogruppo che mi onoro di essere hanno sempre dimostrato che ad essere eletti ancora di più occorre essere trasparenti e leali con i
cittadini. Lealtà, dedizione e fedeltà sono parte integrante del nostro DNA”.