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Guidonia, Ammaturo (FdI): “Il m5s vota contro il reddito di cittadinanza”

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“A Guidonia Montecelio rimarrà nella storia che pur di votare contro una mozione di FdI per spronare Barbet a organizzare i PUC il M5S sbaglia il voto. In precedenza volevano votare un loro paladino a Garante per i Disabili senza dare conto ai consiglieri del curriculum.”  

GUIDONIA (RM) – Sono 2145 i percettori del reddito e della pensione di cittadinanza al 31 luglio nella Città dell’Aria. Di questi solo 300 sono stati valutati e riconosciuti idonei ai Piani Utili alla Collettività (PUC).

Ai PUC che presto partiranno con i primi 25 percettori di reddito e per i quali l’Amministrazione pentastellata ha deliberato alla vigilia di ferragosto un impegno di spesa per 3.200 euro all’ing. Pietrangeli per affidargli il progetto di formazione in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro e formazione rischio covid.

Questi in sintesi i dati riferiti durante il Consiglio comunale del 18 agosto dall’assessore Elia Santori alla mozione del capogruppo di FdI Giovanna Ammaturo che conferma: “Ho sollevato la coperta della inadempienza alle leggi ed ai regolamenti che obbligano i comuni, da 18 mesi, ad organizzare per tutti gli idonei percettori di reddito di cittadinanza dei progetti in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni. L’ex vice sindaco nel gennaio del 2020 riferì che i percettori erano 1300. Di questi 639 dal primo febbraio 2020 sarebbero stati impiegati da un minimo di otto ad un max di 16 ore a settimana. Oggi gli idonei sono ancora meno e i percettori del reddito cresciuti ma ancora non è decollato alcun PUC nella terza città del Lazio. Ho presentato una mozione per chiedere ragioni della totale inadempienza e osservanza di leggi e regolamenti oltre che impegnare il sindaco e la giunta ad una maggiore efficienza ed efficacia e a dare atto all’immediata fattibilità progettuale nell’interesse della Comunità ed in ossequio ad una legge sacrosanta che se da un lato ti aiuta vuole un piccolo impegno settimanale utile anche a comprendere se ci fossero furbetti con residenza falsa od altro. Ho calcolato che dal primo febbraio ad oggi, ogni idoneo ai PUC ha mancato 576 ore di lavoro per collettività grazie ai ritardi di questa amministrazione. Barbet e la risicata maggioranza purtroppo, peggio di un regime stalinista, abiurano e contrastano tutto quello che non viene elaborato nelle riunioni carbonare del cerchio magico. Pur di dire no, hanno votato contro l’opportunità di migliorare i Puc a Guidonia. Al sarcasmo su quanto accaduto da parte mia e dell’intera opposizione ho sentito solo urla e strepiti da parte dei grillini improvvisamente rinsaviti. Già in precedenza Barbet e i fedelissimi avevano toccato il fondo della democrazia e del buonsenso obbligando il Consiglio a votare per il Garante dei disabili su una rosa di tre nominativi, che avevano manifestato l’interesse ma di cui mancavano i curriculum negli allegati alla documentazione rappresentata ai consiglieri per aver ragione della provata esperienza oltre ad offrire indipendenza, obiettività e serenità di giudizio. Alla presentazione del punto sono scattate due pregiudiziali: una per la mancanza dei curriculum e l’altra per la politicizzazione dei tre candidati all’incarico di Garante motivo di esclusione per l’art. 2 del regolamento votato a febbraio scorso. Le giustificazioni avanzate dai consiglieri grillini faranno la storia dell’ipocrisia politica e tutti potranno rivedere in streaming le affabulazioni più divertenti di una interpretazione di Fantozzi. Come si può fare al gioco delle tre carte alla stazione ferroviaria. Come il grande Paolo Villaggio ci sono stati dei consiglieri di maggioranza che insistevano per andare al voto come fosse normale seppure dei colleghi confermavano di non conoscere né tantomeno di essere informati dei candidati della rosa. Fortuna che la maggioranza prevista per la votazione superava la maggioranza semplice così che il paladino grillino, già bocciato alle parlamentarie del movimento e che Barbet e compagnia volevano piazzare a garante dei diversamente abili dovrà ripetere la domanda insieme a tutti coloro che lo vorranno alla prossima manifestazione di interesse. Auspico – conclude Ammaturo –  che la prossima volta per votare, ovvero per valutare il merito, sia allegato il curriculum. I grillini sono abituati a votare a comando del cerchio magico a loro non importa chi o cosa: abbassano la testa ed alzano la mano.”  

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Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

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BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

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Monterotondo, arrestati gli “scassinatori” dei distributori di snack e bevande: si tratta di una coppia di conviventi

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L’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico

I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Tivoli nei confronti di un 29enne ed una 42enne, conviventi all’epoca dei fatti, gravemente indiziati di aver perpetrato molteplici furti avvenuti tra l’Agosto 2023 ed il gennaio 2024 nel comune eretino.

I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno individuato i due conviventi e ricostruito in maniera certosina il loro modus operandi; l’obiettivo dei due complici era l’incasso dei distributori di snack e bevande posti negli esercizi pubblici (palestre, supermercati ed in due occasioni, una stazione di servizio capolinea di autobus), divenuti oggetto di quotidiani assalti da parte degli indagati.

Il collaudato metodo prevedeva che la donna fungesse da palo mentre l’uomo si introduceva nell’esercizio pubblico e, previo danneggiamento del pannello anteriore del distributore, riusciva ad asportare i pochi spicci contenuti all’interno. Spesso, per muoversi da una parte all’altra i due utilizzavano auto rubate.

Le indagini condotte dei Carabinieri hanno permesso di acquisire, volta per volta, gli opportuni riscontri utili a corroborare la presunta responsabilità dei furti a carico di entrambi gli indagati, che non si erano limitati ai soli distributori di snack, ma avevano interessato un distributore di una farmacia, dal quale avevano prelevato 450 euro, ed il deposito degli attrezzi di una società multiservizi di Monterotondo, dal quale avevano asportato alcuni arnesi da lavoro.

Il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Monterotondo ed il costante coordinamento dei magistrati della Procura di Tivoli, unito al coraggio dei cittadini che hanno denunciato, ha permesso alla Procura di richiedere ed ottenere dal locale Tribunale l’ordinanza di misura cautelare a carico degli indagati, ai quali vengono contestati 6 episodi di furto in concorso, 3 episodi di ricettazione nonché l’ulteriore fattispecie di resistenza a pubblico ufficiale.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

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Carpineto Romano, la invita per trascorrere la notte con lui poi tenta di ucciderla

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I Carabinieri della Stazione di Colleferro coadiuvati dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Colleferro, a conclusione di un’attività di indagine, hanno arrestato un 33enne, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di tentato omicidio.

A Carp9ineto Romano l’uomo nella serata di giovedì scorso aveva invitato nel suo appartamento una connazionale 31enne, senza fissa dimora, promettendole la somma di 100 euro per trascorrere la notte insieme.

Successivamente, l’uomo ricevendo dalla 31enne il rifiuto ad avere rapporti sessuali, prima l’aggrediva fisicamente poi la minacciava di morte ed infine tentava di scaraventarla dal balcone dell’abitazione con l’intenzione di farla precipitare dal secondo piano.

Il tempestivo intervento dei Carabinieri e quello di un vicino connazionale, consentiva di accedere all’interno dell’appartamento, previa forzatura della porta, e mettere in sicurezza la donna che, prontamente veniva trasportata dal personale del 118 presso l’Ospedale di Colleferro, ricevendo una prognosi di giorni 5 e successivamente accompagnata presso un Centro Antiviolenza della provincia di Roma.

Per questo motivo, il 33enne, d’intesa con la Procura della Repubblica, è stato arrestato e condotto nel carcere di Velletri.

Ieri mattina, il G.I.P. veliterno ha convalidato l’arresto e disposto la custodia in carcere, in attesa del processo.

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