Guidonia, Ammaturo lancia l’allarme degrado e incuria per l’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII: “Situazioni di evidente pericolo nascoste sotto il tappeto”

GUIDONIA (RM) – Il capo gruppo di fratelli d’Italia Giovanna Ammaturo è in campagna elettorale ma a Villanova di Guidonia ha voluto visitare la scuola IC Giovanni XXIII: “Un edifico violaceo fuori ma che fa assumere lo stesso colore a chi ci entra. Un plesso di fronte alla Delegazione Comunale, quella per intenderci che dal primo Giugno dovrebbe chiudere per fine locazione senza che la giunta pentastellata di Guidonia Montecelio intervenga se non all’ultimo momento per far diminuire le pretese economiche dell’affittuario. Una scuola con una sala mensa in cui mangiano più di 500 bambini e ragazzi trattandosi di elementari e medie. In cui la pittura è un ricordo con soglie di travertino staccate da un pezzo, con umidità alle pareti ed al soffitto che ha cinto lumi e prese di derivazione dell’impianto elettrico. Salnitro e muffa dalle pareti quanto la decarburazione del cemento e travetti arrugginiti, infiltrazioni d’acqua e scollamento dei verticali della guaina sul terrazzo, quanto la palina parafulmini. A piano terra di due bagni da mesi ne funziona solo uno con l’indicazione del sesso per le due tazze. Una situazione irreale che ho voluto verificare con il bravissimo Dirigente ai LLPP Arch. Olivadese che fa quello che può senza soldi.

Eppure un mese fa la giunta penta stellata si è votato il bilancio di programmazione economica ed i soldi per la scuola sono stati stanziati e c’erano sul conto corrente dell’Ente che al 23 aprile scorso aveva un saldo di 20 milioni e 805 mila euro. Con questo saldo i grillini al comando non sono stati capaci di mettere in sicurezza e fare gli opportuni lavori, anche in economia. Barbet pensa solo al Comunicatore ed al Portavoce a sua disponibilità esclusiva al costo di 70.000 euro all’anno. L’assessore Strani forse alla campagna elettorale. Da sei anni la scuola è guidata da un reggente e da due dalla Dottoressa Carla Basurto dirigente presso il Professionale Olivieri di Tivoli. Preciso, chiaro e puntuale il registro tenuto dalla scuola sulle e-mail inviate al Comune e l’indicazione con firma dei tecnici, operai e chiunque esternamente dalla Scuola è intervenuto. Il sindaco Barbet come Paperone preferisce non mollare il malloppo dimenticando che dalla scuola nasce la civiltà di un individuo e il Giovanni XXIII di Villanova è una scuola: così è se vi pare. Anche le due bandiere o quello che resta sono il sintomo del degrado del plesso e per cui il tecnico Olivadese ha confermato che lunedì saranno sostituite con le nuove già pronte”.