Guidonia, la guerra del travertino: il caso finisce in Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati

GUIDONIA (RM) – Il caso delle cave di travertino di Guidonia, dove l’amministrazione comunale M5s guidata da Michel Barbet ha interpretato la legge statale secondo cui “non si possono ripristinare i territori delle cave con materiale diverso dalla cava stessa” decidendo quindi di non concedere nessuna proroga e portando 3 aziende a dichiarare bancarotta con conseguente licenziamento degli operai, finisce alla Camera dei Deputati dove Filippo Lippiello presidente del Centro per la Valorizzazione del Travertino ha chiesto di essere ascoltato in Commissione Attività Produttive.

L’Organo Collegiale presieduto dalla On. Barbara Saltamartini, che pure nel Collegio di Guidonia si è candidata ed è apprezzata e stimata e che quotidianamente è stata informata e documentata da Giovanna Ammaturo consigliere comunale della Lega. Un passo suggerito e condiviso necessario, affinchè il problema cave, che esiste solo a Guidonia Montecelio, sia esposto ai massimi vertici politici nazionali.

La chiusura delle attività diminuirà l’opportunità dei salari per 40/50 mln di euro all’anno

“La Lega si adopera per salvaguardare i posti di lavoro che oramai conta quasi 200 licenziati sui duemila che ne traggono sostentamento oltre all’indotto.” Ha detto Ammaturo sottolineando il fatto che il settore risulta essere al quinto posto nella determinazione del Pil della Regione Lazio e che la chiusura delle attività diminuirà l’opportunità dei salari per 40/50 mln di euro all’anno con relativo danno economico a cascata nella città e non solo.

Rischio fuga operatori esteri

Una visione unica che ha già provocato l’apprensione di molti operatori esteri che acquistano il nostro travertino, al punto che sono da subito intervenute delegazioni commerciali d’oltreconfine per cautelarsi sulla tracciabilità contrattuale e l’aumento delle fidejussioni a ragione di futuri contratti. E nulla toglie che, impauriti, i grossi operatori esteri dirottino i loro acquisti in altri Paesi persistendo la situazione di stallo. “Di travertino l’Italia ed il mondo intero si è abbellito, – ha proseguito Giovanna Ammaturo – purtroppo oggi con una interpretazione unica nel suo genere si pretende di ritombare le cave, come è dovuto per Legge, con lo stesso materiale.”

L’interrogazione al sindaco di Guidonia

Da parte sua oltre ad essere quotidianamente presente, il consigliere Ammaturo e la Lega di Guidonia Montecelio hanno interrogato il Sindaco Barbet del M5S sulle motivazioni delle eventuali mancanze amministrative sui controlli, pure dovute, e gli ultimi due progetti ambientali, a carico della attuale amministrazione grillina, dopo il pagamento della “Decima” da parte di cavatori. Ovvero il riconoscimento del 10 per cento del valore medio del travertino venduto che con perizia giurata si versa al Comune (80%) e alla Regione il restante, e che deve essere utilizzato esclusivamente per progetti ambientali oltre ad essere pubblicati su quotidiani nazionali e regionali.

“La Lega con il buonsenso che la anima, – ha concluso la consigliere della Lega – e che per la prima volta siede sugli scranni del Comune intende salvaguardare i posti di lavoro e assicurare che ogni atto sia legittimato per la tutela dell’economia e della Comunità locale a salvaguardia della storia che il travertino rappresenta e del Made in Italy.”