Guidonia, licenziamenti lavoratori delle Cave: la Lega scende in piazza dopo una settimana di “inutili promesse”

GUIDONIA (RM) – Giovanna Ammaturo, consigliere della Lega a Guidonia Montecelio insieme a tutti gli attivisti e simpatizzanti parteciperà alla manifestazione del 12 settembre a fianco dei lavoratori delle cave. Uno sciopero determinato dopo una settimana di inutili promesse ed una tensione acuita dalla chiusura di una terza attività estrattiva a cui è arrivata in data odierna la revoca alla coltivazione della cava.

“La lega senza simboli e bandiere sarà vicina a tutti i lavoratori senza eccezioni e distinguo uniti a loro ed a tutte le forze dell’opposizione alla amministrazione M5S con Barbet a capo. – Ha dichiarato il Consigliere comunale della Lega Giovanna Ammaturo – Se ci sono stati errori od orrori nei controlli – prosegue Ammaturo – non debbono essere 2000 padri di famiglia a pagare. Ma queste sono altre questioni che vanno affrontate sui giusti tavoli vista che la matassa si è ingarbugliata ogni giorno di più. Qui è in gioco il futuro e la storia di una Città, il quinto comparto economico della Regione Lazio. Non ci è sufficiente l’interpretazione di leggi e decreti unilaterali che al contrario sono state accettate da altri Comuni. Non è sufficiente che la politica additi le responsabilità ad altri o alla storia della corresponsabilità. A noi interessano i lavoratori ed il lavoro. Se si volesse, come da programma del M5S e dagli atti fino ad oggi determinati, chiudere il comparto cave di travertino che tanta gloria ha esportato nel mondo occorre anticipare alternative ai lavoratori ed al deficit economico senza incappare in imbarazzi amministrativi. Occorrerebbe anche sapere con certezza con cosa si possono ritombare le cave. A pancia piena è difficile credere a chi è costretto a digiunare. In una settimana 140 licenziati.”