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Metropoli

Guidonia, TMB dell’Inviolata: il sindaco Lombardo annuncia ricorso al TAR, ma Roma insiste con l’ordinanza Gualtieri

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GUIDONIA MONTECELIO – L’amministrazione di Guidonia Montecelio ha conferito l’incarico all’avvocato Xavier Santapichi di ricorrere al TAR contro l’ordinanza di Roberto Gualtieri emessa nelle funzioni di sindaco della Città Metropolitana lo scorso 20 luglio, con la quale dispone alla società Guidonia Ambiente srl il collaudo del TMB dell’Inviolata, propedeutica alla sua attivazione. A dare la notizia il sindaco di Guidonia Montecelio Mauro Lombardo.

“Più volte è stata ribadita la contrarietà di questa amministrazione all’entrata in funzione dell’impianto con procedure accelerate ed emergenziali”, spiega. “Una posizione condivisa dal Consiglio comunale che, nella seduta dello scorso 26 luglio, si è espressa in maniera inequivocabile votando un ordine del giorno che impegna il sindaco ad adottare ogni atto necessario per non consentire a Roma Capitale di scaricare i propri rifiuti nel territorio del nostro Comune”.

L’atto, anche sintesi di un importante percorso partecipato sviluppato con le associazioni ambientaliste del territorio, è stato approvato con 21 voti favorevoli e 2 astensioni, quelli dei consiglieri di maggioranza Michele Venturiello e Arianna Cacioni della lista civica Città Nuova. Compatta invece l’opposizione, centrodestra da un lato e Claudio Zarro (Uniti in Comune) dall’altra, che, comunque, non ha lesinato critiche. In un comunicato la Lega ha evidenziato che “se il TMB non ha le carte per entrare in funzione che venga demolito – afferma il capogruppo Alessandro Messa – in caso contrario, deve decidere Guidonia come e per chi deve essere utilizzato. I no ideologici di questi anni ci hanno portato i rifiuti della Capitale, l’esatto contrario dell’obiettivo che si voleva ottenere. E non escludo che qualcuno l’abbia fatto di proposito”. Mentre in un altro Adalberto Bertucci, capogruppo di FDI, ha spiegato di aver “firmato e votato perché se c’è una possibilità di vincere anche grazie alla nostra firma, noi lo faremo sempre sulle problematiche relative alla salute”. Poi l’affondo al PD locale, oggi affianco a Lombardo: “non si può essere opposizione e maggioranza nello stesso luogo, e non si può essere qui opposizione, in merito ad una scelta del partito romano e regionale, e magari da oggi al 25 settembre fare campagna elettorale per quei candidati alle politiche che, invece, sostengono l’attivazione del TMB. Cosa diranno quando si troveranno davanti Zingaretti, Gualtieri o l’Alfonsi? Diano le dimissioni, diventino civici, tanto già sono in maggioranza, e continuino la lotta”.

È una contrarietà “fondata non solo sui timori e sulle preoccupazioni dell’impatto che una struttura come questa potrebbe avere sulla Città e sui territori limitrofi ma anche e soprattutto sulle modalità impositive dell’iter”, è il commento granitico del sindaco. “Hanno scelto una struttura di un altro Comune, ancora priva del collaudo definitivo – rincara -, che deve essere oggetto degli interventi previsti da Arpa Lazio, su cui pende un ricorso al TAR per l’autorizzazione ambientale rilasciata nel 2020, e con una parte della proprietà dell’impianto su cui è in corso un procedimento relativo ad un’interdittiva antimafia”.

Criticità non certo secondarie, sulle quali pesano “dubbi e le paure di una Città che, anche allora con provvedimenti urgenti e temporanei, ha visto purtroppo crescere metro dopo metro la discarica dell’Inviolata ancora oggi non bonificata. Guidonia Montecelio ha già pagato un caro prezzo in termini ambientali e non ritengo giusto aprire il TMB ai rifiuti di Roma o di altri comuni che non siano del nostro ATO”. Da qui la delibera di giunta al fine di conferire all’avvocato Santapichi l’incarico di ricorrere al TAR, “a cui chiederemo – conclude il primo cittadino – l’annullamento dell’ordinanza Gualtieri. Non lascerò intentata nessuna strada che ritengo utile a scongiurare l’entrata in funzione dell’impianto”.

Basilare sarà il sostegno del sindaco di Fonte Nuove Angelo Presutti, con il quale Lombardo ha stretto un’alleanza NO-TMB, il cui rispettivo Consiglio ha votato all’unanimità, parallelamente ai colleghi del vicino comune, un dispositivo simile che dà mandato a Presutti di attivare l’ufficio legale per proporre intervento ad adiuvandum al ricorso di Guidonia.

Intanto dal Campidgolio, l’assessora capitolina ai rifiuti Sabrina Alfonsi ha dichiarato, nell’intervista rilasciata la scorsa settimana, che la decisione del sindaco Gualtieri è “l’unica azione possibile di fronte dell’incendio a Malagrotta“. E ha aggiunto: “Ci sono delle difficoltà e delle emergenza che ci costringono ad azioni come queste, che costringono il sindaco ad ordinanze come quella dell’apertura del TMB di Guidonia”.

Cronaca

Trevignano, anche il Parco avvia un procedimento: vuole che sia tolta la recinzione che delimita lo pseudo santuario

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Il Parco ha revocato il nulla osta che precedentemente autorizzava la recinzione nell’area della preghiera che era stata richiesta dalla Onlus anche per motivi di invasione dei cinghiali.

Il 31 maggio è stata notificata alla Associazione Madonna di Trevignano E.T.S., la comunicazione di avvio del procedimento teso all’annullamento in autotutela del nulla osta rilasciato il 09 dicembre del 2019 per la realizzazione di “una recinzione in pali di castagno e rete metallica e la piantumazione di essenze arboree ed arbustive” su un terreno di proprietà della “Madonna di Trevignano E.T.S.” in località Campo Le Rose nel Comune di Trevignano Romano.
Dopo la rimozione del gazebo proseguono quindi incessantemente le attività amministrative e
giudiziarie che l’amministrazione dell’Ente Parco ha già da tempo messo in atto affinché, sul luogo delle presunte apparizioni, sia ripristinata completamente la legalità.
Ora, l’Associazione dovrà rimuovere anche la recinzione, e i presupposti di questa scelta sono il frutto della necessaria attività istruttoria propedeutica, partita i primi mesi dell’anno ben prima dell’interesse mediatico, quando, l’Ente Parco non ha rilasciato analoghi pareri favorevoli per recintare i terreni limitrofi dell’Associazione ed è stato possibile accertare come, le motivazioni addotte come sostanziali ai fini del rilascio del nulla osta del 2019 fossero evidentemente, come specifica la norma, frutto di “falsa rappresentazioni dei fatti” (che costituisce infatti uno dei requisiti richiesti per l’annullamento in autotutela).
Di fatto, tali condizioni, che all’atto del rilascio del N.O. nel dicembre 2019, non si rilevavano, hanno impedito una fase istruttoria del procedimento che potesse tener conto delle reali intenzioni dei soggetti proponenti.
All’avvio del procedimento volto all’annullamento d’ufficio del Nulla Osta del 09/12/2019 prot.
AP3342 affetto da vizio di legittimità, seguiranno gli atti consequenziali necessari alla rimozione della recinzione.
Naturalmente si procederà in sinergia con l’Amministrazione Comunale di Trevignano Romano e rimane pertanto invariato l’obbligo, in capo all’Associazione, di provvedere ad eliminare tutti gli ulteriori abusi contestati, ai quali si aggiungerà anche la recinzione.

E sempre la Onlus presieduta da Gianni Cardia ha fatto ricorso al TAR rispetto all’ordinanza del Comune che intima la demolizione delle opere abusive tra cui la teca con la Madonna. Quindi a breve il giudice amministrativo regionale sarà chiamato a decidere se la teca e gli arredi piantati a terra su terreno agricolo è vincolato potranno restare o dovranno essere rimossi. Nel frattempo per il raduno del Rosario di domani, la sindaca di Trevignano Claudia Maciucchi ha nuovamente allertato la Prefettura per chiedere il consueto ausilio di forze dell’ordine per garantire maggiore sicurezza oltre al regolare controllo dei carabinieri e polizia locale che viene puntualmente effettuato

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Cronaca

Tivoli, furto di un robot medico da un milione e mezzo di euro: 4 arresti

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TIVOLI – I Carabinieri della Compagnia di Tivoli, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico a carico di 4 italiani, gravemente indiziati di furto aggravato in concorso. La misura cautelare è l’esito di una certosina attività di indagine svolta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Tivoli e coordinata dalla locale Procura della Repubblica, avviata il 22 maggio 2022 a seguito del furto di un autoarticolato contenente un robot medico, che sarebbe dovuto essere consegnato ad un importante ospedale della capitale. I ladri, dopo essersi impossessati del camion, avevano trasbordato il prezioso congegno su un altro tir, abbandonando il mezzo su cui si trovava il robot nelle campagne di Roma. L’apparecchio, del valore di oltre un milione e mezzo di euro, rappresenta il massimo della tecnologia nella robotica applicata alle operazioni mediche più difficili ed una nuova frontiera per la medicina. Dal momento del furto i Carabinieri della Compagnia di Tivoli hanno iniziato a ricostruire passo dopo passo ogni minuto dell’azione criminale, grazie ad una raccolta minuziosa di dati provenienti dal camion ritrovato e dalle telecamere, fino a giungere arrivare ai volti di quattro soggetti. E’ stata la successiva perquisizione disposta nei confronti degli indagati a fornire gli elementi d’indagine mancanti: a casa dei sospettati sono stati rinvenuti gli abiti indossati durante le fasi del furto nonché alcuni disturbatori di frequenza, cd. jammer, non commerciabili in Italia, utilizzati per inibire la trasmissione in radio frequenza del GPS del camion all’atto del furto. La compiuta ricostruzione degli elementi raccolti dai Carabinieri, ha consentito alla Procura di Tivoli di richiedere ed ottenere dal GIP del locale Tribunale, la misura cautelare nei confronti dei 4 indagati, provvedimento eseguito nella giornata odierna.

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Metropoli

Zagarolo, il piccolo Kevin Veritiero vince il campionato italiano di Italia XFC

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Domenica scorsa nel Palazzetto dello Sport di Frascati si sono svolti i Campionati assoluti di Italia XFC. Protagonista assoluto è stato il piccolo zagarolese Kevin Veritiero che, a soli 8 anni, ha conquistato il titolo di Campione italiano, dopo due difficoltosi round e un sudatissimo extra round.
Kevin è allenato dai Maestri Consuelo Bonanti ed Emanuel Stampa; a Kevin e ai suoi due allenatori le più sentite congratulazioni da parte dell’Amministrazione comunale e della Comunità di Zagarolo.

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