Connect with us

Metropoli

Guidonia, volano gli stracci in Consiglio Comunale: cooperative in ritardo con i pagamenti

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

GUIDONIA – L’ultimo consiglio comunale del 15 dicembre a Guidonia Montecelio è durato 7 ore e 42 minuti per votare il niente. Tre i punti all’Odg. Il Pubblico presente costituito da collaboratori di due cooperative, Centro Maria Gargani e Cieli Azzurri era inferocito contro gli assessori ed il sindaco per il ritardo dei pagamenti. Sono intervenuti i Carabinieri come spesso accade con il M5S ad amministrare per prendere nota dei documenti dei presenti tra il pubblico.

Grazie all’intervento del consigliere di opposizione Noi con Salvini, Giovanna Ammaturo, le due Associazioni hanno potuto partecipare all’incontro con i Capigruppo e si è riuscito a stabilire finalmente un appuntamento con la commissione finanze per giovedì 21 dicembre.

L’assessore ed il Vice Sindaco dovranno giustificare il mancato pagamento di 50.000 euro per lavori svolti dal 2015 è già riconosciuti dalla Regione Lazio al Comune come gridavano gli assistenti.

Fa piacere sapere che il Davide Russo il Vice Sindaco, con delega ai servizi sociali, ha confermato alla stampa che da venerdì pomeriggio il dovuto è stato pagato alle due cooperative. La colpa a dire dell’assessore è stata del Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva ) che è il certificato che attesta contestualmente la regolarità di un’impresa per quanto concerne gli adempimenti INPS, INAIL e Cassa Edile.

La verità è come Giano bifronte: abbiamo verificato che il Durc per il pagamento dei Sal e i fine lavori deve essere richiesto dallo stesso Ente pagatore come stabilisce la Legge dalla 185 del 2008 al Dpr 445 del 2000 fino alla 98/ 2013. Così abbiamo fatto una interrogazione al Sindaco Barbet per conoscere ed avere copia di : Copia protocollata della disposizione di pagamento per 50.000,00 ( Cinquantamila/00). Se trattasi di Saldo Finale o SAL. Copia protocollata della ultima richiesta del Durc alla Associazione Insieme ed alle due Associazioni che la hanno costituita.

Quanti Durc sono stati richiesti dall’inizio della Gara di Appalto al pagamento alla Associazione Insieme ed alle due Associazioni che la hanno costituita. Di conoscere i termini di contratto relativi alla Associazione Insieme ed a quanto ammonta il contratto. In quale data sono stati accreditati presso codesto Ente i riconoscimenti economici relativi da parte della Regione Lazio.

Copia della / delle Fatture emesse dalla Associazione Insieme. Perché codesto Ente non ha provveduto, senza oneri, a chiedere come prescrive la Legge i Durc necessari. Quanti giorni sono trascorsi dalla data della / delle fatture al pagamento effettivo.

Lo permette la Democrazia e perché quando la verità è bella come quella di pagare decine di operatori che per anni hanno lavorato su un base di progetto, il mio interessamento è esente da strumentalizzazioni ed unicamente per aiutare e supportare i cittadini ad avere l’adeguato riconoscimento e giustizia per lavori svolti sulla base di contratti civilmente sottoscritti dalle parti, null’altro.

Attendiamo le risposte dal Sindaco e la documentazione per rappresentarla ai Cittadini anche per far conoscere i termini dell’accordo con la Tekneko, la società che raccoglie i RSU della Città, che vanta crediti per 6,2 milioni di euro, la fine del passatempo degli assessori della Città sempre pronti a gettare fango sulla intera Comunità che è costituita da persone serie oneste laboriose e perbene, o riuscire a parlare in Aula Consiliare senza dire puerilità e soprattutto sempre la verità. Questo è la trasparenza di Noi con Salvini. Viceversa ci rivolgeremo ancora una volta alla Procura ed al Prefetto senza lanciare frecciatine avvelenate su come Altri hanno effettuato gli appalti come riesce facile al Vice Sindaco al termine di ogni frase.

Metropoli

Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

Continua a leggere

Metropoli

Monterotondo, arrestati gli “scassinatori” dei distributori di snack e bevande: si tratta di una coppia di conviventi

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

L’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico

I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Tivoli nei confronti di un 29enne ed una 42enne, conviventi all’epoca dei fatti, gravemente indiziati di aver perpetrato molteplici furti avvenuti tra l’Agosto 2023 ed il gennaio 2024 nel comune eretino.

I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno individuato i due conviventi e ricostruito in maniera certosina il loro modus operandi; l’obiettivo dei due complici era l’incasso dei distributori di snack e bevande posti negli esercizi pubblici (palestre, supermercati ed in due occasioni, una stazione di servizio capolinea di autobus), divenuti oggetto di quotidiani assalti da parte degli indagati.

Il collaudato metodo prevedeva che la donna fungesse da palo mentre l’uomo si introduceva nell’esercizio pubblico e, previo danneggiamento del pannello anteriore del distributore, riusciva ad asportare i pochi spicci contenuti all’interno. Spesso, per muoversi da una parte all’altra i due utilizzavano auto rubate.

Le indagini condotte dei Carabinieri hanno permesso di acquisire, volta per volta, gli opportuni riscontri utili a corroborare la presunta responsabilità dei furti a carico di entrambi gli indagati, che non si erano limitati ai soli distributori di snack, ma avevano interessato un distributore di una farmacia, dal quale avevano prelevato 450 euro, ed il deposito degli attrezzi di una società multiservizi di Monterotondo, dal quale avevano asportato alcuni arnesi da lavoro.

Il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Monterotondo ed il costante coordinamento dei magistrati della Procura di Tivoli, unito al coraggio dei cittadini che hanno denunciato, ha permesso alla Procura di richiedere ed ottenere dal locale Tribunale l’ordinanza di misura cautelare a carico degli indagati, ai quali vengono contestati 6 episodi di furto in concorso, 3 episodi di ricettazione nonché l’ulteriore fattispecie di resistenza a pubblico ufficiale.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

Continua a leggere

Metropoli

Carpineto Romano, la invita per trascorrere la notte con lui poi tenta di ucciderla

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

I Carabinieri della Stazione di Colleferro coadiuvati dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Colleferro, a conclusione di un’attività di indagine, hanno arrestato un 33enne, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di tentato omicidio.

A Carp9ineto Romano l’uomo nella serata di giovedì scorso aveva invitato nel suo appartamento una connazionale 31enne, senza fissa dimora, promettendole la somma di 100 euro per trascorrere la notte insieme.

Successivamente, l’uomo ricevendo dalla 31enne il rifiuto ad avere rapporti sessuali, prima l’aggrediva fisicamente poi la minacciava di morte ed infine tentava di scaraventarla dal balcone dell’abitazione con l’intenzione di farla precipitare dal secondo piano.

Il tempestivo intervento dei Carabinieri e quello di un vicino connazionale, consentiva di accedere all’interno dell’appartamento, previa forzatura della porta, e mettere in sicurezza la donna che, prontamente veniva trasportata dal personale del 118 presso l’Ospedale di Colleferro, ricevendo una prognosi di giorni 5 e successivamente accompagnata presso un Centro Antiviolenza della provincia di Roma.

Per questo motivo, il 33enne, d’intesa con la Procura della Repubblica, è stato arrestato e condotto nel carcere di Velletri.

Ieri mattina, il G.I.P. veliterno ha convalidato l’arresto e disposto la custodia in carcere, in attesa del processo.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti