IGNAZIO MARINO INDAGATO: LA PROCURA APRE UN FASCICOLO

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di Cinzia Marchegiani

Roma – Gli costa cara al Sindaco Marino la frase accusatoria, quella detta con grande passione alla festa dell’Unità a Roma lo scorso 21 giugno, mentre la capitale era in piena emergenza Mafia Capitale e scandali a più riprese che investivano soprattutto il suo partito. Così con enfasi si era lanciato contro i militanti della destra italiana, e dichiarava: “Arrivando in Campidoglio, e dobbiamo dirlo, dopo le rovine lasciate da quella destra che oggi si erge a scudo morale di questa società. Ma non hanno vergogna? Perché non tornano nelle fogne da dove sono venuti? È là che devono andare! E la smettano questi eredi del nazi-fascismo di dare lezioni di democrazia”. 

La frase e la denuncia di querela. Non è mancata la controrisposta immediata, il tempo di due giorni che attraverso un comunicato stampa rilasciato in una nota congiunta, il consigliere regionale Fabrizio Santori e Fabio Sabbatani Schiuma, già consigliere comunale 'Indipendente di Destra', rispettivamente Presidente Onorario e Segretario Nazionale del movimento Riva Destra, nato come primo circolo di Alleanza Nazionale, annunciavano l’azione legale nei confronti del sindaco di Roma, Ignazio Marino: "Abbiamo querelato Ignazio Marino per diffamazione. Le sue offese sono gravissime, non solo perché pronunciate dal sindaco di Roma, ma perché l’insulto fa chiaramente riferimento ad un vecchio detto degli anni ’70, allorquando la violenza politica prese il sopravvento:'Fascisti, carogne tornate nelle fogne'. Il primo cittadino dà così della 'carogna' a chiunque, professandosi di destra o schierandosi a destra, si permetta di 'ergersi a scudo morale di questa società', cioè critichi in maniera aperta il suo operato e della sua giunta".

Ignazio Marino ora è indagato. Arriva la notizia dall’On. Santori e Sabbatani Schiuma sull’aperturta del fascicolo a carico del sindaco Marino. "Una lezione per Ignazio Marino e per tutti quelli come lui. Nessuno si può permettere di offendere generazioni su generazioni e di riportare indietro le lancette della storia, neanche un sindaco 'desaparecido' come lui" lo dichiarano in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e Fabio Sabbatani Schiuma, già vicepresidente del consiglio comunale di Roma, rispettivamente presidente onorario e segretario nazionale del movimento Riva Destra che querelarono il sindaco di Roma per diffamazione in merito al comizio tenuto il 21 giugno alla Festa dell'Unità di Roma in cui insultò il popolo della destra dicendogli di "tornare nelle fogne".

"Marino – continua la nota – continua a fuggire dai problemi di Roma, che non riesce ad affrontare né è in grado di risolvere, riproponendo slogan che nulla hanno a che vedere con le esigenze dei romani e tesi a sviare l'attenzione dalle sue incompetenze, dagli scandali della sua maggioranza e dall'immobilismo della sua Giunta.  Resta il fatto – conclude la nota – che la nostra denuncia e la conseguente indagine, siano un monito e una lezione anche per quelli come lui. Anche perché la nostra iniziativa è stata rafforzata nel tempo da denunce spontanee presentate da cittadini romani, non soltanto di destra, in diverse stazioni di polizia e dall'incredibile partecipazione registrata sui siti che proponevano la compilazione di appositi ‘form’ per denunciare lo scandalo delle sue parole e la legittima rabbia di tanti italiani".

Santori e Schiuma esprimono soddisfazione per la celerità con la quale è iniziato l'iter giudiziario, dopo la nostra immediata denuncia di giugno scorso.