Il caos M5S: Muraro querela Renzi. Pizzarotti si libera del movimento e la Virgina Raggi trova i conti fuori posto

di Paolino Canzoneri

Maurizio Mannoni, storico conduttore di Linea Notte, un ottimo programma di approfondimento notizie dal mondo in onda in seconda serata nella TV di Stato, ironicamente ha introdotto l'ennesima notizia relativa al M5S come fosse un appuntamento fisso, una sorta di rubrica giornaliera del programma e torto non gli si può certo dare se pensiamo che il M5S ne combina una al giorno quasi ci fosse una intenzione dolosa di fare notizia sempre e comunque. L'amara realtà è che i problemi di incapacità nel risolvere i problemi relativi ad una sempre più confusa gestione dei poteri all'interno del movimento e una palese incapacità di creare un assetto governativi efficace e concreto al Campidoglio necessario per cominciare a risolvere i problemi della capitale, sembrano molto lontani dalla probabile riuscita. Un caos infinito aggravato dagli ultimi sviluppi che hanno visto l'assessora all'ambiente Paola Muraro querelare il presidente del Consiglio Matteo Renzi per la sua dichiarazione senza mezzi termini: "In fondo la svolta della Raggi è dare la gestione dei rifiuti a una donna collegata a Mafia capitale, a quelli che c’erano prima". La querela risulta estesa anche a tutti coloro che hanno fatto indebiti accostamenti con l'inchiesta di Mafia Capitale e l'avvocato dell'assessora Alessio Palladino ha immediatamente emesso un esposto spiegando le ragioni della sua assistita e giudicando la vicenda come una vera e propria azione diffamatoria e asserendo che la Murari è già a disposizione degli inquirenti per l'accusa di abuso d'ufficio insieme all'ex dirigente di AMA Giovanni Fiscon imputato nel processo di Mafia Capitale e reo d'aver firmato i contratti della Muraro con la municipalizzata nonchè d'averla scelta quale consulente giudiziario. Sembra inoltre che si siano spuntate delle telefonate agli atti dei PM aggiunti alle verifiche delgi atti sequestrati all'AMA che pongono sotto indagini anche Salvatore Buzzi e Massimo Carminati che configurano la Muraro quale vera e propria manager con deleghe alla gestione degli impianti di trattamento meccanico-biologico e dei tritovagliatori e favorendo le aziende dei rifiuti di Manlio Cerroni facendo in modo che gli impianti di AMA avessero un carico di lavoro minore e più lento e consentendo alle ditte private di occuparsi dello smaltimento del resto del carico. 

Una confusione e un giro di accuse in un caos da cui si è appena liberato il primo sindaco M5S di Parma che in un messaggio video dopo ben 144 giorni di sospensione dal Movimento a seguito della sua "illeggitimità" per aver aperto dei contatti a Alternativa Libera e ai Civatiani per una probabile e ipotetica alleanza necessaria e che forse avrebbe magari giovato alla città,

ha spiegato le sue motivazioni dell'uscita dal M5S che a detta sua non è più quello di una volta, non è più quel baluardo di trasparenza proclamato a viva voce in ogni comizio a porte aperte dove le dirette in streaming delle sedute di comune e di tutti quegli impegni e promesse per i cittadini potevano essere controllati nella rete da tutti ma che poi pian piano invece la porta si è chiusa sempre di più e la chiave custodita gelosamente da un Beppe Grillo autoproclamatosi dirigente del movimento. Con rammarico ma con un volto sereno di chi si è levato un macigno dallo stomaco: "Non sono cambiato io, o i nostri ideali, è cambiato il M5s. È mancata la coscienza critica, l'ho esercitata solo io, e quindi vengo visto come disturbatore. In tante parti d'Italia siamo stati consumati da arrivisti ignoranti che non sanno cosa vuol dire amministrare: vogliamo governare e poi non si dialoga con nessuno. Questo non vuol dire governare». 

E a poche ore di distanza a Roma Beppe Grillo ha incontrato Davide Casaleggio, il figlio del compianto fondatore del movimento per discutere insieme ai capigruppo alla Camera e Senato  Giulia Grillo e Luigi Gaetti del programma di governo M5S con i portavoce parlamentari. A testa alta e ostentando la solita sicurezza già vista troppe volte del "tutto va bene", discuteranno dei problemi che interessano i cittadini e che possono trasformare il Paese in una Italia pentastellata. Ovviamente a connessione spenta.

Nel corso di una conferenza nella sede muncipale della capitale, la sindaca Virginia Raggi ha rassicurato tutti circa il fatto che la recentissima attività di governo è stata dedicata alla quadra dei conti di Roma Capitale e che tutto non è stato trovato in ordine. Alla scoperta "dell'acqua calda" della sindaca ne è seguita una forsennata ricerca di tutte quelle economie di bilancio da rivedere dove è stato appurata una cattiva gestione e un costante spreco: "Oggi presentiamo una prima variazione importante al bilancio. Abbiamo trovato 9 milioni di euro che assegniamo all'assistenza sociale nei municipi. Da una verifica puntuale delle poste di bilancio abbiamo gia' individuato 11 milioni. Di questi 3.181 milioni andranno all'assistenza degli alunni disabili, mentre i restanti 6 all'assistenza sociale in generale come famiglie case riposo eccetera. Dal 6 ottobre prenderà il via il Sostegno per inclusione attiva, SIA, per il sostegno alle famiglie in condizione economiche disagiate. Ci siamo trovati a gestire una situazione particolare perché la carta acquisti sperimentale non era partita a Roma. I 7 milioni stanziati dal governo per Roma Capitale saranno usati per un progetto di aiuto al reinserimento in società".