IL LEADER DI “NEMI PER SEMPRE” VAIRO CANTERANI: “CI SONO TROPPI SEDERI PER UNA POLTRONA SOLA”.

Chiara Rai

Sono giorni che nel panorama politico nemese, si sente dire “basta con la vecchia politica, puntiamo al rinnovamento”.  E’ chiaro che un percorso di svecchiamento può, ad un certo punto, mostrarsi fisiologico per tante e tante ragioni. Certo è che pensare di “rinnovarsi” lasciando a casa chi per anni e anni ha costruito la sinistra a Nemi appare un passo azzardato e comunque discutibile.

Questo non significa che il passo in questione sia sbagliato o meno, certo è che Vairo Canterani a Nemi rappresenta circa 600 consensi, è il leader e l’espressione della lista civica “Nemi per Sempre”, alle ultime elezioni si è piazzato come seconda lista dopo quella dell’allora sindaco Cinzia Cocchi e prima del Pd.

“Io sono fuori da tutti i giochi – mi risponde al telefono Vairo – non sono stato invitato all’ultimo tavolo che è stato fatto e non è che potevo andare a casa degli altri senza essere stato invitato. Cito testualmente le frasi apparse che mi dipingono:  “personaggi del vecchio mondo”, vedi? Sembrerebbe proprio che io non rappresenti più nulla”.

Vairo mi dice che non era affatto sua intenzione concorrere come candidato alle elezioni, ma avrebbe voluto contribuire a contrapporre al centro destra una candidatura forte.

 “Io non sono l’espressione di nessun partito, io sono “Nemi per Sempre” – continua Canterani – ho raccolto ben 600 consensi, eppure hanno ritenuto di voler correre senza di me. Ripeto, a me non interessa niente dei partiti e adesso questo piatto già condito proprio non lo mangio. “Il nuovo tavolo”, così è stato definito, si dirige verso il suicidio e vuoi sapere perché? Perché ci sono troppi “culi” per una sola poltrona. Circolano tre, quattro, cinque nomi”. E poi c’è Giovanni Libanori, esponente Udc, che fa parte del nuovo tavolo e certamente e obbiettivamente è un nome che stride se accostato a quello di Vairo Canterani

“Non ce l’ho con Libanori – continua il leader di Nemi per sempre –  anzi umanamente mi è simpatico e gli voglio bene, ma politicamente spiegami come si fa a fare un alleanza con chi è stato dall’altra parte della barricata? Io non ci posso stare perché credo veramente nella politica e tu ben sai che ci sono stati cinque anni di contrapposizioni. Facciamo l’esempio del piano regolatore: io l’ho bocciato e Libanori l’ha approvato, ma come facciamo, adesso, a costruire qualcosa insieme? Sarebbe come fare una lista assieme a Biaggi! E’ assurdo! Ripeto, umanamente hanno la mia stima, ma li abbiamo sempre attaccati! Dovevano scegliere tra l’Udc e noi, ma a quanto pare in questo paese i  giovani ce l’hanno con i vecchi! Mi hanno estromesso dal tavolo, basta questo per capire tutto e io non sono certamente Arlecchino.  Non sono più disposto a portare alcun contributo, mi comporterò correttamente non presentando liste, non facendo azioni di disturbo, insomma ritirandomi a vita privata. Poi se qualcuno di “Nemi per Sempre” che non sono io, vorrà raccogliere l’eredità e presentarsi a un nuovo tavolo, è un altro discorso. Ricordo che siamo la seconda lista per quattro volte alle elezioni, ma come si può pensare di escluderci? In un primo momento ho proposto la candidatura dell’insegnante Osmari, una candidata competitiva, vista bene da tutti. E cosa è successo? Prima l’hanno appoggiata tutti e poi l’hanno fatta secca”.

 E Elisabetta Mannoni, che ha fatto opposizione per anni? Non rivendica nulla?  

 “La Mannoni che deve fare? – dice ancora Vairo – la pensa come me, ci sembra vergognoso che ci abbiamo fatto fuori dal tavolo: che paura hanno di me? Che mi chiedono i voti e basta? Sono angustiato! E’ tutto così assurdo! Che vogliono da me, la morte anagrafica? Mi dispiace proprio, ma ripeto: Stanno esplorando tutte strade perdenti! Detto questo, io mi auguro sempre che prevalga il centrosinistra e lascio liberi gli appartenenti alla lista di scegliere di votare per chi ritengono più opportuno, anche se la strada che stanno scegliendo “i nuovi” è suicida!”.

 Ultimo sassolino dalla scarpa che vuole togliersi Canterani, è quello di chiarire il fatto delle primarie, cioè se è vero che fu proprio Vairo a non volerle.

 “Noi siamo stati quelli che per primi abbiamo chiesto le primarie – dice Canterani – e le hanno rifiutate da subito. Sono state rifiutate adducendo motivazioni che posso comprendere come ad esempio “Nemi è una piccola tribù ecc..”. Poi hanno fatto retromarcia e  iniziato a dire che volevano le primarie ma magari solo tra i due candidati che stavano sul tavolo. Le primarie sono un’altra cosa, tutti possono parteciparvi e loro le hanno chieste in estremis e perdipiù con le regolette loro, ma non funziona così. Io non le ho mai rifiutate ma giuro che le ho proposte. Sono onorevole di cuore non di poltrona, sono integro e non mi piego.