IL MALTEMPO DELLE CICALE

Chiara Rai

Il maltempo ha creato non pochi disagi al territorio del Lazio. Quelli che non ci si aspettava di dover subire arrivano da Trenitalia, Acea e Enel. Dei colossi che avrebbero dovuto gestire la preannunciata emergenza in maniera più tempestiva, facendo un lavoro di prevenzione piuttosto che “cura”. In questi casi vien voglia di dire evviva le liberalizzazioni, perché in queste ore siamo appesi a tre ricchi signori colossi che ci paralizzano in casa. Forse se avessero avuto dei degni avversari si sarebbero comportati meglio. I capricci di Alemanno sulla pretesa della previsione meteo da parte di Gabrielli non hanno di certo risollevato lo scenario drammaticamente “fantozziano” in cui siamo caduti. La neve ha fatto notizia per giorni, “arriva la neve”, un freddo così non si vedeva da 27 anni e giù con la Siberia, ci mancava solo l’orso Baloo che si metteva a danzare col gonnellino scozzese. In quelle interminabili ore di tartassamento mediatico, Alemanno pensava a stuzzicare Zingaretti, e Zinga, era impegnato a rispondere ai suoi fans su Fb, e noi tutti eravamo presi dai blitz delle fiamme gialle che in questi giorni si nascondono dietro i suv che circolano impauriti per il territorio. Siamo presi dalle liberalizzazioni, dagli scioperi, dalla frenesia di svuotare i supermercati perché c’è la recessione…e c’è pure la neve! La neve che ci ha lasciati senza luce, senza acqua e senza soccorsi. Doveva arrivare l’esercito a salvarci e menomale che alla fine ci ha pensato Renata a chiamarlo. Meglio tardi che mai, anche perché quando i blackout cominciano ad interessare gli ospedali allora non c’è più tanto da ridere. E poi Nicola, dal palazzo provinciale ha alzato gli occhi da Facebook e ha stanziato i primi 700 mila euro per i poveri Comuni che hanno tirato fuori la moneta all’istante per togliere di mezzo alberature cadute per strada, per pagare il sale, gli operatori, il carburante, e chi più ne ha più ne metta. Ha fatto un gesto concreto e immediato anche lui. Lodevoli, in tutta questa malagestione del maltempo sono i volontari. Si proprio loro. Leggo che ad Anguillara Sabazia, vicino Roma, i volontari hanno lavorato ininterrottamente notte e giorno per garantire i servizi sanitari domiciliari essenziali non lasciando i dializzati senza dialisi. Vagli a raccontare a malati del genere che c’è troppa neve e Alemanno si arrabbia con Gabrielli e quindi “siamo spiacenti, ma ci siamo trovati impreparati nonostante già sapessimo da tempo che sarebbe nevicato”. Siamo tante formiche in balia di grosse cicale. Ecco cosa ci insegna il maltempo.