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IL TEMPO CAMBIA IN TUTTA ITALIA: ARRIVA IL FREDDO GRAZIE ALLE CORRENTI ARTICHE

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Tempo di lettura 3 minuti Domenica ampie schiarite al Nord e Toscana, al mattino più nuvole su alto Adriatico, qualche pioggia residua tra Romagna e Marche e su Lazio

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Redazione

L'inverno si fa sentire dopo un insolito sole di novembre che la scorsa settimana ci ha lasciati senza parole. Proprio così, l'Italia dice addio all'alta pressione che nelle ultime settimane ci ha regalato tempo stabile e temperature ben al di sopra della media stagionale e si prepara a un anticipo di inverno. Tornano le piogge e, sull'Appennino, arriverà anche la neve. Previsto anche un calo termico: si salvano solo medio Adriatico e Sud, dove le temperature resteranno molto miti.

"Da sabato fredde correnti artiche provenienti dal Nord Europa si infiltreranno sulla nostra Penisola, portando una decisa intensificazione del vento che spazzerà tutte le nostre regioni con il rischio di mareggiate sulle coste occidentali della penisola – sottolineano i meteorologi del Centro Epson Meteo -. Pioverà in gran parte dell’Italia con anche possibili rovesci o temporali e a fine giornata la neve scenderà anche sotto i mille metri sull'Appennino settentrionale. Da domenica assisteremo a un generale calo termico: il freddo si avvertirà soprattutto al Nord dove a inizio settimana avremo le prime deboli gelate mattutine e lunedì potrebbero arrivare nevicate a quote collinari sul basso Piemonte".

Nel pomeriggio piogge e rovesci su Triveneto, Emilia Romagna, est Lombardia, gran parte del Centro, basso versante tirrenico e Sardegna, con i fenomeni più intensi sull'Isola, in Emilia e nel Lazio. Qualche nevicata sulle Alpi di confine e nel settore estremo di Nordest oltre 1.000-1.500 metri. Schiarite in Piemonte e ovest Lombardia, zone ioniche e Sicilia.

In serata i rovesci raggiungono la Puglia settentrionale e si fanno più intensi sul basso versante tirrenico, con piogge sparse al Centro e temporali su alta Toscana, Emilia Romagna con la pioggia che temporaneamente si estenderà a tutta la Lombardia e al Levante ligure. Nevicate sulle Alpi orientali anche sotto i 1.000 metri e su Appennino emiliano a 1.000 con quota neve metri in calo nella notte e con coinvolgimento dell'Appennino marchigiano.

Calo termico su zone alpine e Sardegna con cali sensibili in gran parte del Nord e della Toscana, ancora valori molto miti sul medio Adriatico e al Sud.

Massima attenzione ai venti, che soffieranno da ovest e saranno da forti a burrascosi, con raffiche tempestose fino a 100 km/h e rischio mareggiate sulle coste tirreniche e su quelle occidentali della Sardegna. Mari da molto mossi a molto agitati con onde alte fino a 5-6 metri.

Domenica ampie schiarite al Nord e Toscana, al mattino più nuvole su alto Adriatico, qualche pioggia residua tra Romagna e Marche e su Lazio, Campania e Calabria. Neve tra 600 e 900 metri su Appennino centrale, nel pomeriggio nuvolosità su medio Adriatico, Sud e Isole ma con poche piogge e con tendenza ad aumento dell’instabilità tra pomeriggio e sera sul Tirreno con rovesci dalla Toscana fino alla Campania. Temperature minime in calo quasi ovunque, massime in calo in tutta Italia. Venti forti di Maestrale sulle Isole e occidentali al Sud.

Lunedì in tutto il Paese cielo generalmente nuvoloso. Le eventuali schiarite saranno più probabile su zone alpine e prealpine. Il tempo sarà instabile sulle regioni peninsulari e sulle Isole, dove nel corso della giornata saranno possibili alcune precipitazioni deboli, sparse e intermittenti. Al Nord il rischio di precipitazioni sembra al momento limitato ai settori a sud del Po e in particolare su basso Piemonte, bassa Lombardia ed Emilia Romagna. Questi fenomeni assumeranno carattere nevoso fino quote collinari sul basso Piemonte, su Emilia Occidentale e nella zone dell’Oltrepo: A Cuneo si potrebbe vedere qualche fiocco di neve.

Temperature minime in calo ovunque in generale calo, e al Nord avremo le prime deboli e locali gelate. Massime in sensibile calo al Nordovest, in lieve ulteriore calo all’estremo Sud, stazionarie altrove. Il clima sarà invernale al Nord, e al Nordovest e e in Emilia i valori saranno piuttosto contenuti con massime a una cifra. Rischio di gelate al Nord nella notte successiva. Venti in generale attenuazione, ancora moderati di Bora sull’alto Adriatico di Maestrale sul mare di Sardegna, di Scirocco sullo Ionio.

A seguire giornate particolarmente movimentate in un contesto climatico decisamente più consono alla stagione, con clima tipico del tardo autunno e inizio inverno. Per martedì giornata di maltempo al Sud e Sicilia con precipitazioni e molta instabilità. Andrà meglio al Nord con rischio gelate e clima invernale.

Per metà settimana, tra giovedì e venerdì, nuova irruzione di aria fredda artica con la genesi di una depressione sul Mediterraneo responsabile di una nuova fase di maltempo per il Centrosud con il ritorno della neve sulla dorsale appenninica a quote collinari.

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Ambiente

Meteo, freddo e neve da domenica. La Pasqua con basse temperature

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Freddo e neve arriveranno in Primavera.

Un colpo di coda invernale investirà la nostra Penisola da domenica.

Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma un peggioramento durante la domenica e giornate fredde ed invernali all’inizio della nuova settimana. Come successo il 26, 27 e 28 marzo il termometro crollerà per 3 giorni, dalla Domenica delle Palme fino a martedì 4 aprile, rimanendo sotto media fino alla Pasqua. Intanto però, prima di questo ennesimo colpo di coda invernale, le massime saliranno fino a 28 gradi in Sardegna e fino a 25°C in Sicilia, già dal pomeriggio di oggi. Un giovedì caldo e soleggiato al Centro-Sud, salvo nubi in Toscana, più nuvoloso al Nord con qualche piovasco sulle Alpi ed in Liguria. Avremo comunque una giornata gradevole e primaverile con minime in ulteriore leggero aumento.L’ultimo giorno di marzo vedrà il transito di un ciclone invernale dal Galles fino alla Danimarca con maltempo sul Centro-Nord Europa: la coda di questo fronte porterà un peggioramento anche sul settentrione italiano con qualche rovescio in spostamento da Ovest verso Est. Questo passaggio sarà piuttosto veloce, ma causerà una successiva intensificazione del vento. Sabato 1 aprile avremo sole e vento: in generale il tempo sarà comunque buono salvo una maggiore nuvolosità sul settore tirrenico, specie meridionale.La svolta è attesa per la Domenica delle Palme: in modo pressoché identico a quanto avvenuto la scorsa domenica 26 marzo, aria fredda scenderà dalla Scandinavia verso l’Italia: sono attese piogge sin dal mattino sulle regioni centrali, poi anche sul Nord-Est e verso il meridione nella seconda parte della giornata; la tempistica del peggioramento deve essere confermata, ma in generale avremo piogge più intense al Centro Italia e vento in intensificazione. La giornata peggiore dovrebbe essere lunedì 3 aprile, quando un vortice di bassa pressione, un ciclone molto profondo, causerà maltempo estremo al Sud e sul Medio Adriatico, con venti di burrasca su gran parte dell’Italia.

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Salute

Covid, variante Arturo: nessun allarme in Italia

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C’è una nuova variante COVID-19 che preoccupa l’Italia. Gli esperti l’hanno già battezzata Arturo (Arcturus), come la gigante rossa che è la stella più luminosa della costellazione del Boote, la quarta più brillante del cielo. E’ XBB.1.16, l’ultima variante ricombinante di Omicron.

I riflettori si sono accesi su di lei perché il nuovo picco di Covid che si sta registrando in India potrebbe essere imputabile alla sua presenza significativa rilevata. Il pediatra Vipin M. Vashishtha, ex coordinatore dell’Accademia indiana di pediatria e componente dell’iniziativa Vaccine Safety Net (Vsn) dell’Organizzazione mondiale della sanità, segnala in un tweet il primo caso intercettato in Cina e spiega che al momento il sottolignaggio è stato rilevato in 17 Paesi, compreso Canada e Singapore, per un totale di 474 isolamenti.

Per l’esperto va tenuta d’occhio la situazione indiana, per capire se questo mutante riesce a superare l’immunità di una popolazione che ha affrontato diverse varianti, da Centaurus a Kraken. L’attenzione nel Paese è alta dopo che per la prima volta nel 2023 si è arrivati a superare quota 1.100 casi giornalieri, anche se il trend di ricoveri e mortalità al momento non risulterebbe preoccupante secondo alcuni esperti locali.

Per quanto riguarda Arturo, il rapporto britannico spiega che “è un lignaggio con 3 mutazioni aggiuntive della Spike, trovato sia nel Regno Unito che a livello internazionale”, pur essendo “il numero totale di campioni” ancora basso. L’Oms ancora non cita XBB.1.16, almeno negli ultimi due aggiornamenti settimanali, ma segnala in generale l’elevato peso dei ricombinanti Omicron e della famiglia XBB, così come una quota crescente di sottolignaggi non assegnati. Per l’Italia quindi, al momento, nessun allarme.

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Castelli Romani

Velletri, Fausto Servadio su ospedale: “Con coerenza sempre in difesa della salute pubblica”

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VELLETRI, SERVADIO SU OSPEDALE: «CON COERENZA, SEMPRE IN DIFESA DELLA SALUTE PUBBLICA»

«Sull’ospedale di Velletri ci sarebbe tanto da dire e ricordare: governava il centrodestra in Regione quando presentai ricorso al Presidente della Repubblica, facemmo i consigli comunali straordinari in piazza, ci opponemmo in ogni sede e riuscimmo a scongiurarne il declassamento da Dea di primo livello a presidio territoriale. Oggi, con le ultime notizie che ci arrivano e che parlano di un nuovo possibile commissariamento della sanità potremmo ritrovarci a dover difendere il nostro ospedale. Siamo pronti ancora una volta a ripercorrere tutto ciò che abbiamo fatto per tutelare la salute di migliaia di persone. Il nosocomio di Velletri è una realtà seria e fondamentale per gli oltre 50 mila abitanti che vi risiedono e non solo perché serve un bacino di utenza di 150 mila persone. Con coerenza manteniamo la posizione di sempre: siamo dalla parte di chi considera l’Ospedale della nostra città un polo fondamentale di riferimento che per nessun motivo deve essere depauperato o subire razionalizzazioni a discapito della nostra salute». Così in una nota il candidato Sindaco di Velletri Fausto Servadio.



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