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Cronaca

ILVA DI TARANTO, DISASTRO AMBIENTALE: INDAGATI 9 DIRIGENTI

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Tempo di lettura 3 minuti Allarme: diverse discariche a cielo aperto di rifiuti pericolosi e non pericolosi di origine industriale situate su tutto l'argine sinistro della gravina Leucaspide

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Redazione

Taranto – Disastro ambientale doloso, distruzione e deturpamento di risorse naturali, danneggiamento, getto pericoloso di cose e mancata bonifica dei siti inquinati: sono le ipotesi di reato che la Procura di Taranto contesta a nove persone, tra ex dirigenti e dirigenti Ilva, alle quali sono stati inviati gli avvisi di garanzia. L'inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Mariano Buccoliero e fa riferimento allo stato ambientale della gravina Leucaspide, nelle vicinanze del siderurgico e tra i territori di Taranto e il vicino comune di Statte. Agli indagati, la Procura contesta di aver consentito e mantenuto, senza approntare le necessarie opere di protezione e sicurezza, "diverse discariche a cielo aperto di rifiuti pericolosi e non pericolosi di origine industriale situate su tutto l'argine sinistro della gravina Leucaspide". Si sono cosi' realizzati "grandi depositi" di rifiuti industriali" dall'altezza di "40-45 metri sopra il piano campagna". L'inchiesta parte dalla denuncia della proprietà dell'azienda agricola attigua alla gravina Lecauspide che ritiene di essere stata gravemente danneggiata. Tra gli indagati della Procura per disastro ambientale doloso c'è anche l'attuale direttore dello stabilmento Ilva di Taranto, Ruggero Cola. Indagato anche un ex direttore dell'Ilva di Taranto, e attualmente in servizio nell'azienda con altra funzione, Adolfo Buffo. Avviso di garanzia, infine, per Carmine Lezza, responsabile ecologia e discariche Ilva. Cola, Buffo e Lezza sono i tre indagati attualmente con funzioni operative nello stabilimento di Taranto

Tra gli indagati, inoltre, ex dirigenti e funzionari Ilva: Luigi Ambruoso, ex responsabile discariche rifiuti industriali; Camillo Castronuovo, ex responsabile discariche Ilva; Francesco Di Maggio, ex responsabile del servizio ecologia dello stabilimento; Luigi Capogrosso, ex direttore del siderurgico di Taranto, e coinvolto, per il reato di disastro ambientale, anche nel grande processo "Ambiente Svenduto", quello che riguarda anche Fabio e Nicola Riva; infine, Salvatore De Felice, ex direttore tecnico dello stabilimento. Il sostituto procuratore Buccoliero fa riferimento, nell'indagine, ai cumuli di rifiuti franati nella gravina che hanno causato "un grave disastro ambientale". Sullo stato della gravina Lecauspide la Magistratura aveva acceso un faro già anni fa e l'ex commissario dell'Ilva, Enrico Bondi, in una lettera ha fatto presente che l'area oggetto di indagine "risulta essere stata esclusivamente dell'Iri dal 1970" – l'Iri era infatti il precedente proprietario del siderurgico prima dei Riva, subentrati nel 1995 – e che da quest'ultimo anno l'Ilva non l'ha mai usata

Il processo riparte a Taranto il 5 febbraio Riprende tra quattro giorni, il 5 febbraio, il processo "Ambiente svenduto", quello originato dalla maxi inchiesta che, da luglio 2012 a settembre 2013, ha portato a diversi arresti e sequestri di impianti e di beni del gruppo Ilva e Riva. Sebbene nei mesi scorsi, dopo i rinvii a giudizio di luglio 2015, il processo fosse cominciato gia' in Corte d'Assise, il 5 febbraio si torna all'udienza preliminare davanti al gup. Un nuovo giudice dell'udienza preliminare stavolta, Anna De Simone, in quanto il precedente, Wilma Gilli, si e' gia' espressa anche sul rito abbreviato chiesto da alcuni imputati. Si torna dal gup, e quindi di fatto un azzeramento del processo, perche', nel corso dell'ultima udienza in Assise, la Procura, col procuratore aggiunto Pietro Argentino, ha notato nei verbali un'anomalia che avrebbe potuto inficiare in ogni momento la continuazione del processo. Nel verbale dell'udienza di fine luglio scorso, quella in cui sono stati decisi i rinvii a giudizio, mancava infatti per alcuni imputati il nome del difensore d'ufficio in sostituzione del legale di fiducia, temporaneamente assente. In particolare, il nome dell'avvocato d'ufficio compariva nel provvedimento di rinvio a giudizio ma non nel verbale. Un'anomalia, quest'ultima, che e' tecnicamente impugnabile in quanto puo' far ritenere che, nell'udienza in questione, alcuni imputati non abbiano usufruito del loro diritto alla difesa.

L'udienza del 5 febbraio riparte dalla requisitoria dei pm. Salva, invece, rispetto al procedimento precedente, la costituzione delle tantissime parti civili tra pubbliche amministrazioni, enti locali, ministeri, sindacati, lavoratori Ilva e associazioni di categoria (tra cui mitilicoltori, agricoltori e allevatori) che si ritengono danneggiati dall'inquinamento del siderurgico. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di 44 persone fisiche e 3 societa': Riva Fire, Riva Forni Elettrici e Ilva. Tra le persone fisiche, e con accuse diverse, rientrano Fabio e Nicola Riva, della proprieta' Ilva, l'ex presidente Bruno Ferrante, gli ex direttori del siderurgico di Taranto, Luigi Capogrosso e Adolfo Buffo, l'ex governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola, l'ex presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, l'attuale sindaco di Taranto, Ezio Stefano, l'ex consulente Ilva e responsabile dei rapporti istituzionali a Taranto, Girolamo Archina'. Nessun coinvolgimento c'e' per gli ex e attuali commissari dell'Ilva. L'azienda infatti e' stata commissariata dal Governo attraverso una legge da giugno del 2013.

 

iL P

Cronaca

Milano, violenza sessuale sui bambini: colto sul fatto un maestro

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Un maestro d’asilo di 35 anni è stato arrestato due giorni fa in flagranza di reato per violenza sessuale durante le attività a scuola su quattro bambini tra i 4 e i 5 anni.Gli abusi sono stati filmati dalle microcamere piazzate in classe dagli agenti del Nucleo tutela donne e minori della Polizia locale di Milano, nell’inchiesta lampo coordinata dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pm Rosaria Stagnaro.

Le indagini sono scaturite da una denuncia degli insegnanti dell’asilo, trasmessa la scorsa settimana in Procura attraverso la dirigenza dei servizi educativi del Comune di Milano. L’uomo, a novembre 2021, era stato trasferito dal Provveditorato da un’altra scuola materna per i suoi comportamenti nei confronti dei piccoli allievi. Il gip Lorenza Pasquinelli oggi ha convalidato l’arresto in carcere. Il 35enne arrestato era un insegnante di religione. A sollevare i sospetti sono stati alcuni racconti fatti dai bimbi alle altre maestre. Nel giro di pochi giorni, e anche prima di convocare in audizione protetta i bambini, la Procura ha deciso di collocare nell’aula le microcamere. Così gli investigatori della Polizia locale milanese hanno visto in diretta le violenze orribili che l’insegnante metteva in atto sui piccoli sin da subito, già alla prima ora di lezione. I magistrati dovranno scavare nel passato dell’uomo, sul suo curriculum e capire anche perché si sia deciso soltanto di trasferirlo da una scuola all’altra quando era stato già segnalato un suo comportamento sospetto.

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Cronaca

Uccide due figli, la moglie e poi si suicida

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L’omicida suicida è il medico aquilano Carlo Vicentini

Uccide la moglie e i due figli e poi si suicida. E’ quanto accaduto nel pomeriggio in una villetta a Tempera, una frazione de L’Aquila.

Secondo le prime informazioni, l’omicida sarebbe il medico aquilano Carlo Vicentini, primario di urologia all’ospedale di Teramo. Avrebbe ucciso la moglie e due figli e poi si è suicidato.

L’uomo avrebbe usato una pistola regolarmente denunciata. E’ una delle indiscrezioni emersa nella fase dei primissimi rilievi che la Polizia sta effettuando sul posto insieme al magistrato di turno Guido Cocco. Il professionista ha ucciso il figlio Massimo, di 43 anni, disabile e attaccato ad un respiratore, la seconda figlia Alessandra, di 36 anni, e la moglie. 

“Siamo devastati. E’ una tragedia che non riusciamo a spiegarci: il professor Vicentini era un urologo molto bravo ed apprezzato oltre che un uomo gentile, sensibile e disponibile”. Così il direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia.

“Era andato in pensione circa un mese fa, dopo aver fatto un grandissimo lavoro nella nostra azienda, nel reparto di urologia a gestione universitaria – continua il dg – al momento del pensionamento il reparto è tornato a gestione ospedaliera, ma ha continuato con il grande lavoro impostato da Vicentini che era medico ricercato da fuori Teramo e fuori regione”.

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Ambiente

Meteo, freddo e neve da domenica. La Pasqua con basse temperature

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Freddo e neve arriveranno in Primavera.

Un colpo di coda invernale investirà la nostra Penisola da domenica.

Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma un peggioramento durante la domenica e giornate fredde ed invernali all’inizio della nuova settimana. Come successo il 26, 27 e 28 marzo il termometro crollerà per 3 giorni, dalla Domenica delle Palme fino a martedì 4 aprile, rimanendo sotto media fino alla Pasqua. Intanto però, prima di questo ennesimo colpo di coda invernale, le massime saliranno fino a 28 gradi in Sardegna e fino a 25°C in Sicilia, già dal pomeriggio di oggi. Un giovedì caldo e soleggiato al Centro-Sud, salvo nubi in Toscana, più nuvoloso al Nord con qualche piovasco sulle Alpi ed in Liguria. Avremo comunque una giornata gradevole e primaverile con minime in ulteriore leggero aumento.L’ultimo giorno di marzo vedrà il transito di un ciclone invernale dal Galles fino alla Danimarca con maltempo sul Centro-Nord Europa: la coda di questo fronte porterà un peggioramento anche sul settentrione italiano con qualche rovescio in spostamento da Ovest verso Est. Questo passaggio sarà piuttosto veloce, ma causerà una successiva intensificazione del vento. Sabato 1 aprile avremo sole e vento: in generale il tempo sarà comunque buono salvo una maggiore nuvolosità sul settore tirrenico, specie meridionale.La svolta è attesa per la Domenica delle Palme: in modo pressoché identico a quanto avvenuto la scorsa domenica 26 marzo, aria fredda scenderà dalla Scandinavia verso l’Italia: sono attese piogge sin dal mattino sulle regioni centrali, poi anche sul Nord-Est e verso il meridione nella seconda parte della giornata; la tempistica del peggioramento deve essere confermata, ma in generale avremo piogge più intense al Centro Italia e vento in intensificazione. La giornata peggiore dovrebbe essere lunedì 3 aprile, quando un vortice di bassa pressione, un ciclone molto profondo, causerà maltempo estremo al Sud e sul Medio Adriatico, con venti di burrasca su gran parte dell’Italia.

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