IMMIGRATI A ROMA E PROVINCIA: IN PALIO 5 MILIONI PER 4 MESI

di Ivan Galea

Roma – Presso la sala riunioni della Prefettura di Roma nella mattinata di lunedì 10 agosto si è riunita in quinta seduta la commissione di gara per il proseguo delle operazioni inerenti la procedura per i servizi di accoglienza relativi i cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, compresi quelli già presenti nelle strutture temporanee della Provincia di Roma e che devono essere riallocati e la gestione dei servizi connessi. Lo scorso 2 Luglio è stata infatti avviata una procedura aperta volta alla conclusione di un accordo quadro tra la Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Roma e più soggetti economici operanti nella provincia di Roma, per il periodo che va dal 1 settembre 2015  al 31 Dicembre 2015. L'importo presunto dell'appalto è di oltre 5 milioni di euro, oltre Iva e precisamente euro  2.562.000,00 per la zona di Roma Capitale ed euro 2.562.000,00 per la zona della provincia di Roma. La Commissione dovrà valutare le offerte pervenute e procedere all'aggiudicazione secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa.

"Il trio Renzi, Alfano, Gabrielli – dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio –  sta colpendo ancora la Capitale. Ho avuto notizia – prosegue il consigliere – che  tra Roma e provincia verranno ospitati oltre 520 nuovi migranti, da Palestrina alla Marcigliana, da Marcellina a Gallicano, da Marino Laziale a Rignano e presso la Croce Rossa Italiana, come di consueto senza preavvisare la cittadinanza. E’ inevitabile – incalza Santori – che queste imboscate organizzate dal governo italiano e dal prefetto di Roma riaccendano di nuovo lo scontro sociale tra quei cittadini che rivendicano i propri diritti e lo Stato che utilizza le forze dell’ordine in modo improprio, ossia per difendere gli immigrati anziché impiegarle per servizi di pubblica sicurezza. La politica di accoglienza nel nostro Paese e a Roma – conclude Santori – deve finire, perché le priorità sono altre: le famiglie italiane non sopravvivono, mentre ai clandestini ultimi arrivati viene offerto tutto".