IMMIGRATI, MERKEL: "BISOGNA AIUTARE L'ITALIA"

di Angelo Barraco

Roma – La Merkel si è resa conto che il concetto di Europa non sta soltanto scritto sulla carta ma deve essere applicato per garantire il benessere comune. Infatti, nel corso di una conferenza stampa a Berlino, la cancelliera tedesca ha parlato di immigrazione dicendo che l’Italia va aiutata dagli altri Paesi europei che devono provvedere ad accogliere gli immigrati in modo equo, in caso contrario si dovrà sollevare la questione di Schengen. Un cambio di rotta da parte del primo mistro tedesco, che non si è commossa neppure di fronte ad una ragazzina che parlava di diritto d'asilo durante una trasmissione qualche mese fa. Non è lontano il tempo quando i migranti diretti a Monaco, stanchi, allo stremo e con l’unico sogno di andare in Germania venivano respinti in Italia dopo essere stati bloccati al Brennero non appena superato il confine. Come si può dimenticare quando la gendarmeria austriaca e germanica ordinava ai profughi in treno di scendere alla stazione del capoluogo altoatesino e la polizia italiana?. La Germania era inflessibile, non faceva passare gli immigrati, controllava e respingeva. E adesso, cos’è cambiato?
 
Nel frattempo all’emergenza immigrati è intervenuto anche il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans sostenendo che bisogna arrivare "rapidamente a regole europee comuni sulle richieste di asilo”. Il vicepresidente ha parlato da Calais, dove proprio li si trovano migliaia di migranti che vogliono varcare il confine e che tentano disperatamente di farlo anche con rivolte o assaltando tir e talvolta perdono la vita. La Merkel ha puntualizzato che esiste un accordo sull’onere dei migranti debba essere ridotto e che “Se l'Europa fallisse sulla questione dei rifugiati, se si rompesse il legame con i diritti civili universali, non ci sarebbe più l'Europa che abbiamo voluto”. Intanto Timmermans ha annunciato che Bruxelles una cifra di 5 milioni di euro per aiutare i migranti in Francia e ha esortato gli altri paesi a fare altrettanto e ha aggiunto “Troppi Paesi si stanno rifiutando di fare la loro parte. Inaccettabile e contraria allo spirito europeo”. Per affrontare tale  emergenza i ministri della Giustizia e dell’Interno dell’Ue il prossimo 14 settembre si riuniranno a Bruxelles. Intanto Paolo Gentiloni, ministro degli Esteri ha affermato che bisogna accettare “il principio che i migranti non entrano in Italia o in Grecia ma entrano in Europa".Sarà, ma aldilà dei proclami l'eterna emergenza dell'immigrazione sembra un problema tutto mediterraneo e che pesa prepotentemente sulle spalle dell'Italia