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Redazione
E' un ecatombe. L'Italia chiede interventi "mirati" contro i trafficanti di esseri umani ed e' "pronta a ogni azione", all'indomani di quello che si profila come il piu' grave naufragio di migranti del dopoguerra nel Mediterraneo. Entrando alla riunione di emergenza dei ministri dell'Interno e degli Esteri a Lussemburgo, il ministro Angelino Alfano ha avvertito l'Ue: "O ci aiuta in questa grande battaglia con azioni mirate contro gli scafisti, o ci autorizza a procedere". Per giovedi', intanto, e' stato convocato un vertice straordinario dell'Ue che dovrebbe adottare le prime misure. Il premier, Matteo Renzi, al termine di un incontro con il collega maltese, Joseph Muscat, ha spiegato che un "intervento militare" in Libia, per combattere i trafficanti di vite umane, "non e' un'ipotesi sul tappeto". Poi ha denunciato che e' in atto un vero e proprio "commercio di vite umane" e l'Italia potrebbe ricorrere a "interventi mirati per distruggere un racket criminale che e' fuori dal controllo in questo momento".
"Il nostro Paese non puo' consentire che si faccia commercio di vite umane. Noi andremo a prendere" questi trafficanti, "li prenderemo. Questo chiediamo alla comunita' internazionale", ha assicurato il premier. Senza sostegno europeo, l'Italia "rischia di essere in difficolta' nell'identificazione di "tutti quelli che arrivano", ha avvertito il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, auspicando che la tragedia nel Canale di Sicilia "risvegli la capacita' di decidere dell'Ue". Il procuratore di Catania, Giovanni Salvi, ha confermato che uno dei superstiti del naufragio ha raccontato che a bordo del barcone c'erano 950 migranti, ma ha aggiunto che si tratta di "una cifra da verificare".
L'esodo non si ferma. A Rodi, nel mar Egeo, un veliero si e' schiantato sugli scogli e sono morti tre migranti, tra cui un bambino, e altri 80 sono stati tratti in salvo, ma si teme che a bordo ce ne fossero circa 200. Un altro barcone sta affondando nel Mar Mediterraneo in acque internazionali, ha reso noto da Ginevra l'Oim, secondo cui e' arrivato un Sos dal natante, sul quale si troverebbero piu' di 300 persone. Il capo della diplomazia europea, Federica Mogherini, ha avvertito che e' "un dovere morale" che l'Ue affronti la crisi: "Dobbiamo costruire un senso comune di responsabilita' europea, sapendo che non c'e' una soluzione facile, non c'e' una soluzione magica, ma ci sono responsabilita' da assumerci insieme". Per Mogherini, il problema va risolto alla radice, "impedendo che i barconi partano". Il ministro degli Esteri spagnolo, Jose' Manuel Garcia-Margallo, ha chiesto "un approccio congiunto" del problema dell'Ue e "globale" nell'Onu. Anche la Germania ha esortato ad "agire molto rapidamente" concordando nuove misure in ambito Ue.