Esquilino e Termini ostaggio di violenza e degrado. La Rete dei Patrioti accusa: “La città è fuori controllo, il governo intervenga subito”
Sabato 22 febbraio, la Rete dei Patrioti ha organizzato una manifestazione presso la stazione di Roma Termini per protestare contro il degrado urbano e l’insicurezza nel centro della capitale, con particolare attenzione al quartiere Esquilino. Secondo i manifestanti, la zona è ormai caratterizzata da episodi sempre più frequenti di violenza, spaccio e criminalità diffusa, fenomeni che imputano principalmente all’immigrazione incontrollata e all’assenza di adeguati interventi da parte delle istituzioni.
L’evento ha visto la partecipazione di esponenti di Militia Christi, Patria Nostra e Fiamma Tricolore, tre movimenti che si oppongono a quella che definiscono una gestione inefficace della sicurezza pubblica da parte del governo. I militanti hanno denunciato il contrasto tra i proclami dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni e la realtà delle strade romane, sostenendo che le misure adottate finora non abbiano portato miglioramenti tangibili.
Sicurezza e degrado urbano: il nodo delle politiche governative
Il tema della sicurezza è da tempo al centro del dibattito politico italiano. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, nel 2024 i reati nelle aree urbane sono aumentati del 7,3% rispetto all’anno precedente, con una particolare incidenza nelle grandi città come Roma, Milano e Napoli. Il quartiere Esquilino, in particolare, è stato oggetto di numerosi episodi di cronaca legati a aggressioni, furti e traffico di droga, come riportato da diverse inchieste giornalistiche.
Il governo Meloni ha più volte promesso un rafforzamento delle misure di sicurezza urbana, ma i risultati tardano ad arrivare. Il decreto sicurezza, varato lo scorso anno, ha previsto un aumento delle forze dell’ordine nei punti critici delle città, ma secondo gli organizzatori della protesta, l’impatto di queste misure è stato minimo, lasciando interi quartieri in balia della microcriminalità.
Una protesta che si inserisce in un clima di tensione sociale
La manifestazione della Rete dei Patrioti si inserisce in un contesto più ampio di crescente malcontento legato alla gestione del degrado urbano. Negli ultimi mesi, diverse proteste si sono svolte in varie città italiane, con cittadini e movimenti politici che chiedono interventi più incisivi per garantire la sicurezza e la vivibilità nei centri urbani.
L’episodio più recente è quello avvenuto a Milano, dove gruppi di residenti hanno organizzato presidi contro lo spaccio nei pressi della Stazione Centrale, una situazione simile a quella denunciata dai manifestanti di Roma Termini. Anche a Torino e Bologna sono stati segnalati episodi di proteste spontanee contro la criminalità diffusa in alcune aree periferiche.
Le prospettive future: nuove mobilitazioni all’orizzonte?
I rappresentanti della Rete dei Patrioti hanno dichiarato che continueranno a manifestare fino a quando il governo non adotterà misure concrete per ripristinare la sicurezza e il decoro urbano nelle aree più colpite dal degrado. Nel frattempo, il dibattito politico sulla sicurezza nelle città resta acceso, con l’opposizione che critica l’esecutivo per la gestione della situazione e i movimenti della destra radicale che chiedono provvedimenti ancora più severi.
Nei prossimi mesi, nuove manifestazioni potrebbero essere organizzate, segnalando un’escalation della tensione sociale su un tema che resta centrale nell’agenda politica italiana.