IMMIGRAZIONE INARRESTABILE: L’UE PREOCCUPATA STANZIA 2.400 MILIONI DI EURO SOLO PER ASSISTENZIALISMO

di Cinzia Marchegiani

L'Africa, il contenente più grande del globo, è stato deciso che deve riversarsi nei paesi che la Merkel sta comprando, Italia, Spagna e Grecia. Questa transumansa è stata definita la più grande migrazione planetaria della storia, eppure molti di questi migranti non avrebbero diritto a rimanere in Europa, o meglio Italia, Grecia e Spagna, poiché sono le uniche nazioni in cui questi richiedenti asilo vengono convogliati e devono rimanere, gli altri paesi membri hanno deciso con forza e determinazione che devono più varcare i loro confini, devono essere rispettati gli accordi di Scenghen. Si è creato un ciclo vizioso dove all’emergenza è stato sostituita il termine normalità, così senza alcuna lungimiranza flussi abnormi di persone vengono spostate costantemente e a qualsiasi prezzo umano e di logica pertinente nei paesi che hanno invero svenduto sovranità e decapitato i diritti dei suoi cittadini che ormai denunciano gravissime forme di discriminazione nei loro confronti. I malati, i disoccupati, i senza tetto sono quella parte della società di cui non ci deve più occupare, non producono, danno fastidio e cosa ancora più grave, non permettono, ai politici mafiosi, alla corruzione, al giro di affari di coop e confraternite di vattelapesca di alimentare quel business dell’accoglienza.

Immigrazione inarrestabile, nuovo intervento Commissione europea, 2.400 milioni di euro per assistenzialismo. L’Europa, preoccupata per l’invasione che evidentemente non accenna a termina, affrontate esclusivamente con l’accoglienza e l’assistenzialismo e a cifre da capogiro, Dimitris Avramopoulos Commissario europeo ha annunciato nella conferenza stampa del 14 agosto 2015 che la Commissione europea ha deciso di stanziare ulteriori 2.400 milioni di euro fino al 2020 per i paesi (ovviamente che accolgono) per aiutarli a migliorare i propri programmi per risolvere la situazione. Il finanziamento prevede la costruzione di nuovi rifugi per gli sfollati, il miglioramento delle procedure e dei metodi di integrazione e di accelerare il rimpatrio di coloro che non hanno ricevuto il permesso di rimanere in Europa in materia di asilo.
L'UE è preocupata. Il Commissario Avramópulos su richiesta del Presidente Juncker, ha di fatto rilasciato alla vigilia di Ferragosto un discorso affrontando la questione immigrazione dichiarandosi seriamente preoccupato per la situazione dell’Unione Europea e dei suoi Stati membri, speigando (per chi non se ne fosse accorto NdR), che l’Europa sta di fronte alla peggiore crisi di rifugiati dalla seconda guerra mondiale. Ed è proprio l'Europa che deve affrontare gli afflussi ingenti di persone che cercano rifugio all'interno dei nostri confini. Avramópulos, dopo la tensione sociale scoppiata a Kos riporta i dati della Grecia, dove la situazione nel paese è diventato particolarmente urgente: “Quasi 50mila migranti sono arrivati nel mese di luglio rispetto a meno 6 mila l'anno scorso per lo stesso mese”. Il Commissario spiega che il 13 agosto si è recato ad Atene per incontrare il ministro degli Interni e dei ministri responsabili per le migrazioni, il coordinamento di lavoro del governo, dell'ordine pubblico e del cittadino di protezione, gli affari marittimi e la salute e la sicurezza sociale: “Insieme siamo arrivati a un piano di gioco. Un piano per come possiamo lavorare insieme per affrontare un problema che non è greco. Un problema che è europeo”.

Ed ecco che dal cappello a cilindro dell’UE escono fuori una serie di finanziamenti per l’assistenzialismo ai migranti:
•  475 milioni alla Grecia. All'inizio di questa settimana, la Commissione europea ha approvato i programmi di finanziamento nazionali per la Grecia che ammontano a 474 milioni di euro. Come Primo Ministro Tsipras ha confermato già la scorsa settimana, la Grecia sta istituendo l'autorità di gestione di questi fondi. Una volta formalizzata, la prima erogazione di 30 milioni di euro sarà fatta a tempo di 4-5 giorni e poi il denaro può iniziare a fluire immediatamente. In totale, il paese ellenico ha ricevuto 124.000 immigrati di quest'anno, con un incremento del 750% rispetto allo scorso anno.
•  Dei 2.400 milioni di euro fino al 2020 gran parte del denaro andrà a Italia, Spagna e Grecia (548 milioni, 512 milioni e 475 milioni, rispettivamente), che hanno accolto il più grande afflusso di immigrati, per lo più provenienti dall'Africa e dal Medio Oriente, per foraggiare l’indotto dell’accoglienza.
•  Poi ci sarà un finanziamento di emergenza: la Commissione sta rapidamente rintracciando la richiesta greca per 2,74 milioni di euro in fondi di emergenza sotto il finanziamento di sicurezza interna per sostenere la prima risposta accoglienza consegnato dall'UNHCR ai migranti sulle isole dell'Egeo appena arrivato. Nel mese di maggio, i soldi di emergenza è stato raddoppiato da 25 milioni a 50 milioni di euro per il 2015, con i paesi in prima linea come la Grecia in testa. E’ stato chiesto alla Grecia di mettere in un ulteriore richiesta di finanziamento di emergenza nell'ambito del “Fondo Asilo”, che ovviamente faranno.

L’immigrazione non si arresta, favorita da un feedback e un loop infinito, più sbarchi, più finanziamenti stanziati per l’asilo e assistenza in strutture alberghiere, resort, caserme, scuole e strutture non più in utilizzo, e con un passa parola che ha generato viaggi della speranza anche per molti giovani in cerca di lavoro. Questo flusso epocale non ha allertato invero alcuna strategia lungimirante in grado di affrontare e attuare politiche di integrazione. Ad oggi esiste solo l’assistenzialismo, che brucia milioni di tasse, e al contempo la transumanza sta divorando i diritti e i doveri degli stessi popoli che in questi paesi per legge devono rispettare. All’improvviso avverrà probabilmente che non saranno più sostenibili queste logiche dell’accoglienza e assistenza, e ovviamente si dovrà rispondere a tutte queste persone che sono state autorizzate a rimanere in Europa. Nuove forme di sfruttamento già si sono messe in atto, migranti utilizzati in caso di emergenze per lavori destinati alla Protezione Civile. Senza alcuna logica, senza strumenti concreti questa Europa sta tracciando solchi ben evidenti, dove nuovi diritti si formano, quelli vecchi si cancellano, mentre si creano forme di lavoro senza alcun rispetto dell’uomo e delle leggi nazionali che in virtù di emergenze saranno utilizzati chissà per quali impieghi. Dove vivranno queste persone dopo usciti dai resort, chi li affamerà, dove lavoreranno, come si integreranno? Enormi numeri che rappresentano adulti e bambini, che devono riprendere a vivere in un mondo che si definisce evoluto ma senza progetti e in balia di chissà quale politiche di integrazione all’orizzonte. Impensabile impegnare fondi milionari senza alcun limite per l’assistenzialismo mentre, molti cittadini europei, vivono per strada, nelle macchine, e muoiono nella completo silenzio delle istituzioni. Non si arginano le tensioni sociali mentre alcuni parlano di nuove forme di schiavitù, in fondo i cicli della storia dovrebbero insegnare. Ma questi scenari erano stati già predetti da tempo, visionari derisi da chi questa Europa le va proprio a pennello, in genere sono gli stessi che prendono lauti stipendi al parlamento europeo per decidere delle sorti della popolazione della metà del pianeta