Tempo di lettura4minuti La felicità non è misurabile né ricreabile, è una condizione che vive in un processo evolutivo che va da un input al raggiungimento dell’Obiettivo/ desiderio.
Che cosa significa Felicità? Complicato trovare una definizione, intanto possiamo andare avanti a vedere cosa partecipa alla sua realizzazione. Sensaltro possiamo dire che non sempre la felicità si genera soltanto in individui con un quantità di emozioni positive alte, perché basta affiancare ad un individuo così, quindi privo di input e slanci gioiosi, un individuo simile per creare uno stato di benessere ed armonia.
Secondo Argyle (1987), il maggiore studioso di questa emozione, la felicità è rappresentata da un senso generale di appagamento complessivo che può essere scomposto in termini di soddisfazione in aree specifiche quali ad esempio il matrimonio, il lavoro, il tempo libero, i rapporti sociali, l'autorealizzazione e la salute. La felicità quindi è un Obiettivo comune ma che vede motivazioni diverse a seconda di quelle che sono le emozioni presenti nell’essere umano. La felicità non è misurabile né ricreabile, è una condizione che vive in un processo evolutivo che va da un input al raggiungimento dell’Obiettivo/ desiderio.
Attraverso studi si è visto che l’essere umano ha una sorta di termostato che mantiene stazionario il livello di felicità generale, anche in seguito ad episodi che lo portano ad uno stato di felicità quasi inesistente. Abbiamo una quota fissa di felicità, e questa quota può essere aumentata, e ovviamente diminuita, modificando le circostanze ( C ) della vita per portare ai massimi livelli consentiti la quota fissa. Fino a qualche anno fa si pensava che le persone più felici fossero quelle retribuite meglio, sposate, giovani, in buona salute, in possesso di una buona istruzione e credenti. Vari autori, come Campbell et al. (1976), pensano che la felicità sia determinata dalla somma di circostanze vitali positive del tutto oggettive. Altri, come Kammann (1983), ritengono che la felicità risulti dall'interpretazione soggettiva che un individuo fa delle circostanze oggettive, piuttosto che non da tali circostanze in sé e per sé. Una teoria mista accettata da Fordyce e che sembra più corretta include circostanze oggettive, ma anche percezioni individuali e attitudini nell'ambito di un temperamento di base. Tuttavia, benché complessi possano essere i fattori, il risultato è semplice: una sensazione soggettiva di benessere durevole. Si può naturalmente notare come siano più altamente correlati con la felicità una migliore salute, più alti guadagni, grande soddisfazione a livello lavorativo, duratura gioia matrimoniale ed elevato status sociale. Ma, date le condizioni di base standard e stabili, come si può intervenire per aumentare lo stato di felicità di un individuo? Fordyce elabora un programma che subisce alcune modificazioni nel corso dei vari studi, ma che può essere cosi riassunto:
1) un'educazione alla felicità mediante letture e istruzioni, che pongono il problema e permettono un'analisi del proprio stato di felicità di ciò che manca e di ciò che si potrebbe realizzare;
2) il programma di base di 14 caratteristiche altamente tipiche di soggetti felici che l'individuo medio può emulare. I 14 principi base della felicità sono:
1) tenersi occupati e più attivi
2) spendere più tempo nella socializzazione
3) essere produttivi in un lavoro significativo
4) essere meglio organizzati e pianificare le cose
5) bloccare le preoccupazioni
6) abbassare le aspettative e le aspirazioni
7) sviluppare un pensiero ottimistico e positivo
8) essere orientati sul presente
9) lavorare su una personalità sana
10) sviluppare una personalità estroversa e socievole
11) essere se stessi
12) eliminare problemi e sentimenti negativi
13) le relazioni intime sono il numero uno delle sorgenti di felicità
14) mettere la felicità come la priorità più importante.
Il ruolo della cognitività è evidente anche in questi lavori che metodologicamente si basano più sull'azione e il comportamento. Molti lavori oggi giorno sono orientati più verso uno studio cognitivo della "Felicità" e della Qualità della Vita.
Non dimentichiamo mai l’importante gioco delle emozioni!
La felicità di tratto potrebbe essere la somma di tante felicità di stato, cioè le persone felici sono quelle che sperimentano molti momenti felici, la congruenza del Sé operativo e di quello ideale.
La capacità di riconoscere i sentimenti propri e altrui, di motivarsi, di darsi energia, di gestire positivamente i sentimenti tanto dentro di sé che nelle relazioni, e di usarli per guidare il pensiero e l’azione si chiama intelligenza emotiva. L’intelligenza emotiva ( Goleman) è una parte dell’intelligenza, quindi non è l’alternativa all’intelligenza razionale, ma la completa e la traduce in atti. Un alto QI non è garanzia di successo futuro e può convivere con un’alta ottusità, perché il QI misura solo l’intelligenza razionale e non quella globale. L’intelligenza emotiva conta più del QI, che è fisso dall’adolescenza, più della competenza, più della cultura, per determinare la riuscita in qualsiasi lavoro. Questo perché l’intelligenza emotiva agisce e influisce sul saper essere e sul sapersi relazionare, mentre quella razionale agisce e influisce sul sapere e sul saper fare.
L’intelligenza emotiva determina, quindi, il potenziale di crescita di ogni individuo e, di conseguenza, delle organizzazioni di cui queste persone fanno parte, e permette di “vivere bene” anche nel caos, nella complessità e nell’ambiguità.
L’intelligenza emotiva conta più del QI per determinare la riuscita in qualsiasi lavoro.
Questa crescita personale la possiamo raggiungere anche con la tecnica del “diario”.
E allora si può iniziare a scrivere un proprio diario personale..con lo scopo di conoscerci meglio!!!
La felicità, per cambiare in maniera radicale la sua quota fissa, dipende dalla volontà umana, e qualsiasi cambiamento è possibile soltanto con uno sforzo concreto, in questo caso la felicità vedrebbe un’effettiva impennata stabile del suo livello di quota fissa.
La prossima settimana andiamo ad analizzare ancora più profondamente quali sono i bisogni/desideri che spingono un individuo a sentirsi felice.
Il romance scam è un fenomeno di fattispecie criminale diffuso su tutto il territorio nazionale, quasi sempre perpetrato nei confronti di persone sole, spesso donne
La Polizia di Stato di Roma, ha arrestato otto persone in esecuzione di una ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal G.I.P. di Roma per truffa aggravata, riciclaggio e sostituzione di persona.
Le indagini condotte dagli investigatori del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Roma, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma hanno avuto l’obiettivo di contrastare il sempre più diffuso ed odioso fenomeno delle cd. “truffe romantiche”, reati contro il patrimonio commessi in danno di persone fragili, che i criminali ricercano e individuano sui social network, portando poi a termine il progetto criminale e la truffa sfruttando le debolezze e le vulnerabilità delle vittime.
I criminali utilizzano profili social fake spesso presentandosi come personaggi affascinanti e rassicuranti, con l’obiettivo di instaurare un rapporto con le vittime fino ad indurle a credere ad una relazione sentimentale.
Guadagnata la fiducia e la confidenza delle vittime, i criminali fanno richieste di denaro, utilizzando le scuse più disparate; le richieste diventano sempre più frequenti e la vittima, imprigionata in una relazione a distanza, fatica a rendersi conto, e spesso ad accettare di essere vittima di una truffa.
Questa indagine prende le mosse dalla denuncia di una signora, contattata su Facebook da “Larry Brooks”, sedicente ufficiale dell’esercito statunitense, di stanza in Siria, con la foto profilo raffigurante un affascinante uomo di mezza età. Tra i due si instaurava una vera e propria relazione sentimentale tanto che la vittima, credendo alla promessa di un futuro insieme, si convinceva ad effettuare diversi bonifici per consentire all’uomo, di far fronte alle difficoltà economiche che gli impedivano di congedarsi e giungere finalmente in Italia. Per rendere più verosimile la truffa architettata, i criminali si spingevano a creare fittizie identità di studi legali che confermavano, utilizzando comunicazioni via mail, le esigenze ed urgenze economiche di “Larry Brooks”.
I primi accertamenti effettuati in rete e sui flussi finanziari confermavano i sospetti che il profilo fake “Larry Brooks” avesse mietuto molte vittime, e truffato decine di donne; nel corso delle indagini emergevano ben 32 vittime accertate con un provento illecito di circa 400.000 euro nel periodo dal 2018 al 2021.
La lunga e complessa attività investigativa è stata condotta affiancando tecniche classiche di investigazione ad attività di analisi del traffico delle comunicazioni internet e dei flussi finanziari ed ha consentito di identificare nel Lazio gli odierni indagati.
Sui conti correnti riferibili al gruppo criminale sono transitate somme di denaro provento delle truffe, inviate direttamente dalle vittime, per poi essere incassate, o trasferite su conti nelle disponibilità dei complici, in molti casi con rimesse di denaro all’estero, per la condivisione dei proventi della truffa.
In relazione al quadro indiziario emerso, la Procura della Repubblica di Roma ha contestato il concorso in truffa, aggravata dall’aver approfittato delle condizioni di minorata difesa delle vittime e dalla transnazionalità del reato, nonché il reato di riciclaggio dei proventi del reato.
L’approccio delle vittime è risultato rispondere a un consolidato protocollo criminale; tuttavia i criminali hanno dimostrato di essere in grado di adattarsi alle diverse condizioni delle donne, riuscendo a far leva sui loro punti deboli sempre per conseguire l’obiettivo finale di ottenere l’invio di denaro.
Ad esempio, quando hanno scoperto che una delle vittime non aveva potuto coronare il proprio desiderio di maternità, hanno inserito nella storia la figura di “Elvis Brooks”, figlio del sedicente militare, con il compito di instaurare una stretta relazione con la donna fino a spingersi al punto di chiamarla “mamma”. In taluni casi per suscitare la compassione delle donne, il figlio veniva descritto come gravemente malato e bisognoso di costose cure.
Agli indagati è stato contestato anche il reato di sostituzione di persona; difatti “Larry Brooks” è persona realmente esistente negli USA, e la foto utilizzata nei profili falsi è di un avvocato statunitense che in relazione alle condotte descritte ed infamanti ha presentato denuncia alle autorità USA.
Il romance scam è un fenomeno di fattispecie criminale diffuso su tutto il territorio nazionale, quasi sempre perpetrato nei confronti di persone sole, spesso donne.
Il danno patrimoniale spesso è ingente e talora la vittima è indotta anche ad indebitarsi pur di aiutare una persona che sente vicina; ma il danno maggiore è di ordine psicologico: la difficoltà di accettare che il rapporto sentimentale lungamente coltivato non sia mai esistito, la consapevolezza, spesso rifiutata, di essere vittima di persone che hanno approfittato di una propria intima vulnerabilità, spesso causano un importante trauma psicologico.
La difficoltà di accettare la realtà e il sentimento di vergogna spesso inducono la vittima a non raccontare la propria storia neanche alle persone più care; delle 32 vittime accertate infatti, solo 8 hanno voluto formalizzare una denuncia.
Per i motivi indicati il fenomeno criminale è in parte sommerso, come dimostrato anche dal fatto che in molti casi le segnalazioni giungono dai parenti delle vittime insospettiti e preoccupati dalle improvvise inspiegabili difficoltà economiche e psicologiche delle vittime.
La convinzione di stare vivendo realmente una storia d’amore, ed il grave disagio psicologico creato dai criminali è così forte che in alcuni casi le donne hanno inviato somme di denaro anche mesi dopo essere state informate dalla polizia di essere cadute vittime di spietati truffatori.
Si rappresenta che il procedimento penale è ancora in fase di indagini preliminari e che i soggetti indagati devono ritenersi non colpevoli sino alla condanna definitiva.
Per evitare di essere vittima di romance scam, la Polizia Postale suggerisce di controllare su un comune motore di ricerca il nome e le immagini del profilo delle persone che ci richiedono questo tipo di attenzioni, verificando che non vi siano già segnalazioni da parte di altri utenti.
Nei contatti in rete si rivela determinante utilizzare il normale grado di cautela nella valutazione delle relazioni interpersonali, diffidando dei messaggi in italiano spesso sgrammaticato, originato dai traduttori automatici gratuiti e disponibili online, e soprattutto delle richieste di denaro.
In molti casi il confronto con un parente o con una persona amica consente di evitare il doloroso raggiro; difatti le vittime spesso sono persone sole che desiderano intessere relazioni e che offuscate non riescono a valutare e riconoscere il pericolo che corrono.
Il segretario del PD Lazio amava citare spesso un proverbio africano: “Se vuoi andare veloce vai da solo. Se vuoi andare lontano vai insieme.”
Il video servizio dedicato al senatore Astorre all’indomani della sua elezione a segretario PD Lazio [Officina Stampa del 24/01/2023]
Figlio della tradizione contadina secondo cui un albero che cresce è tale sia se guardato dalla finestra di una casa sia se ammirato dalla piazza di un paese. Quella tradizione contadina, però, che sa che è importante che ci sia tanto in quella casa quanto in quel comune che amministra il massimo della collaborazione della lealtà della assunzione di responsabilità per far sì che l’albero viva. Così si autodefiniva Bruno Astorre senatore della Repubblica per il Partito Democratico di cui era il segretario regionale del Lazio.
Astorre ha da sempre militato nelle formazioni giovanili della Democrazia Cristiana, provenendo dal mondo del volontariato cattolico, una formazione giovanile quella di Bruno Astorre che lo ha visto attivo nel mondo della parrocchia dove ha affrontato un percorso intenso, una scuola che ha sostenuto la sua crescita interiore e sociale.
Politicamente con la fine della prima Repubblica e con la conclusione della grande storia della Democrazia Cristiana aderisce al Partito Popolare per poi approdare nella Margherita e fino ad oggi, dopo aver partecipato alla sua nascita, è stato un esponente del partito democratico.
“Il mio essere cristiano cattolico è un punto di partenza ed un porto di approdo da questo molo mi incammino ogni giorno perché ritengo necessario confrontarmi con la società questa esigenza nasce dal desiderio di costruire essere al servizio della comunità delle famiglie che la compongono dei cittadini tutti i protagonisti in cui mi riconosco perché io a loro appartengo con tutto il mio essere e dunque anche con la mia fede e i miei errori”. Parole queste con le quali Astorre ha descritto quello che era il suo credo, il suo modo di vedere e affrontare le sfide che si incrociano lungo il percorso della vita e che gli hanno fatto da preludio a quella che è stata sua mission di segretario dem del Lazio.
“La nuova rotta sulla quale il Partito Democratico deve posizionarsi – aveva detto Astorre appena eletto segretario PD Lazio – partendo dalle sezioni che devono ospitare le energie per poter essere tra i più indifesi coi cittadini che hanno difficoltà e quindi utilizzando piccoli team di professionisti di avvocati o di commercialisti sul modello di quelli di strada che danno una mano fanno consulenze gratuite a tante persone che mi hanno bisogno e desiderano un consiglio su un problema”. Una nuova rotta quella disegnata dal senatore che aveva suscitato grandi entusiasmi nel popolo del PD che era tornato a sentir parlare dei suoi principi e dei suoi valori.
Bruno Astorre amava citare spesso un proverbio africano: “Se vuoi andare veloce vai da solo. Se vuoi andare lontano vai insieme.” E aggiungeva a conclusione dei suoi interventi politici: “Andiamo uniti e andremo lontani insieme.”
Il senatore e segretario del Partito Democratico Bruno Astorre ospite di Chiara Rai nel corso della puntata di oggi venerdì 3 marzo di Officina Stampa ha parlato del nuovo corso del PD.