IN MANETTE GIANPIETRO BALLARDIN SINDACO PD DI BRENTA

Red. Cronaca

Brenta (VA) – Scattate le manette per il sindaco PD di Brenta e presidente del Consorzio dei Comuni del Medio Verbano Gianpietro Ballardin. A finire ai domiciliari, insieme a Ballardin anche l'ex comandante dei vigili Ettore Bezzolato.

L'accusa per i due è quella di falso commesso da pubblico ufficiale, oltre all'accusa per l'ex comandante di aver sottratto denaro ricevuto in custodia per ragioni di servizio.

Le indagini erano state iniziate dai Carabinieri di Luino, che lo scorso mese di agosto avevano già arrestato Bezzolato con l'accusa di peculato, poi sono proseguite dalla Guardia di Finanza secondo la quale  l’ex comandante dei vigili avrebbe sottratto denaro dalle casse del corpo dopo averlo personalmente ritirato presso enti ed associazioni del territorio quale corrispettivo di servizi di sicurezza straordinari per eventi e feste comunali, come previsto dal regolamento.

Il primo cittadino di Brenta, secondo l'accusa del Pm titolare dell'inchiesta, il sostituto procuratore di Varese Massimo Politi, avrebbe dichiarato il falso per mitigare la posizione di Bezzolato. Sempre secondo l'accusa sindaco e comandante avrebbero anche firmato un documento che attestava il versamento di una parte del denaro mancante, da parte dell’ex comandante, nella cassaforte del comando Condizione quest'ultima giudicata fasulla da parte degli investigatori.

Non si è fatta attendere la reazione del M5S: "Un arrestato al giorno toglie il Pd di torno", scrive Beppe Grillo sul suo blog, "Domani a chi tocca? Sono aperte le scommesse. Gli amministratori locali del Pd – prosegue l'ex comico – sono una sciagura per i comuni italiani. Ieri la notizia dell'iscrizione al registro degli indagati del sindaco di Como, oggi arrestano Ballardin. Si dimetterà o amministrerà la città dai domiciliari? Il garantismo deve essere nei confronti dei cittadini, devono avere la garanzia assoluta che chi li governa non è un corrotto e non li deruba".