INIZIATA LA GUERRA IN SIRIA: IL MISTERO DEL SATELLITE E QUELLE STRANE COINCIDENZE

Il 5 settembre 2015 le immagini dei satelliti su Raqqua avevano immortalato più di 700 tir per i rifornimenti (cibo e carburante, oltre le armi) ai convogli dell’ISIS

di Cinzia Marchegiani

Raqqua (Siria) – La Francia ha dichiarato guerra alla Siria e ora bombarda con l’approvazione del mondo. Ma quante bugie e misteri si celano dietro questa guerra nata dal massacro nel cuore di Parigi? Una strage che per sommi capi sembra un remake del precedente attacco terroristico nella sede di Charlie Hedbo. Intelligence francesi talmente sfortunati da avere maglie grosse come quelle delle reti da pesca, da farsi attaccare da commandos su tre postazioni diverse. Anche questa volta al fianco dei kamikaze è stato ritrovato un passaporto, che ha permesso di stanare gli integralisti che avevano vissuto nei sobborghi di Bruxelles. Ora il presidente Hollande ha dichiarato guerra e vorrebbe coinvolgere tutta l’Europa, certamente gli consentirà di poter avere la certezza che non sarà l’unica nazione ad avere sul peso della coscienza responsabilità storiche di una guerra piena di grandi ombre.

Posizione dell'ISIS già nota a settembre 2015 e fuori dalla citta di Raqqa. Come mai si attacca la città di Raqqa quando il 5 settembre 2015 le immagini dei satelliti aveva immortalato più di 700 tir per i rifornimenti di cibo e carburante, oltre le armi ai convogli dell’ISIS? Il giornale Asia News ne aveva già allora sollevato il quesito, grazie ai satelliti si conoscevano le coordinate precise e non si colpiva il cuore dell’ISIS mentre si preferisce sparare e gettare bombe sui civili?

Ecco questa è una domanda che ci facciamo anche noi e ora troppe sono le incongruenze che ci vengono in mente. Nell’era dei satelliti e delle bombe intelligenti si entra in guerra dopo la figura che la Russia di Putin ha fatto fare all’intelligence di tutto il mondo e di un’America che, fato vuole, non riesce mai a stanare l’ISIS, una creatura che attende rifornimenti di ogni tipo, anche armamenti che per assurdo potrebbero provenire dagli stessi Stati che vorrebbero distruggerlo, perché si sposta e vive in grandi carovane, dove dimorano perseguitati, donne rapite e prigionieri.
Questa guerra ha moltissimi scheletri nell’armadio e vive e si alimenta del grande impatto mediatico che sortisce sulle persone importanti reazionarie che fanno leva sulla rabbia e le emotività, non vorremmo che fossero usate per avere l’approvazione di operazioni che sanno di morte e manovre geopolitiche neppure troppo sconosciute.

Quante verità ci sono state taciute? I bambini, le donne, i civili uccisi da bombe che distruggono tutto, tranne i terroristi che non si riescono a stanare neanche a casa propria, figuriamoci altrove.