INPS: 6 PENSIONI SU 10 SONO SOTTO I 750 EURO
La percentuale di prestazioni assistenziali sul totale, ha una linea di tendenza crescente e la loro età media alla decorrenza, crescente fino al 2007 (70,1 anni), risulta in diminuzione dal 2008 attestandosi nel 2014 a 68,1 anni. Nel 2015, l’età media delle prestazioni assistenziali aumenta a 68,4 anni con inversione di tendenza; l’età media delle pensioni previdenziali presenta invece inversione di tendenza opposta diminuendo da 66,2 anni nel 2014 a 65,7 nel 2015. L’Italia settentrionale usufruisce del maggior numero di prestazioni pensionistiche in pagamento al 1 gennaio 2016; infatti il 48,1% delle pensioni viene percepito da soggetti residenti in questa zona, il 19,2% viene erogato al centro, mentre il 30,5% in Italia meridionale e isole; il restante 2,3% (416.369 pensioni) viene erogato a soggetti residenti all’estero. L’età media dei pensionati è 73,6 anni con una differenza tra i due generi di 4,5 anni (71 anni per gli uomini e 75,5 anni per le donne). Riguardo le pensioni della categoria Vecchiaia, si osserva che il 23% delle pensioni è erogato a persone di età compresa fra 65 e 69 anni; tale percentuale si alza fino al 24,1% per i pensionati di vecchiaia di sesso maschile. Ciò è giustificato dall’elevato numero di pensioni di anzianità liquidate negli anni passati. Il 49,9% dei titolari di sesso maschile delle pensioni di invalidità previdenziale hanno età compresa fra 50 e 69 anni, mentre le pensionate titolari della stessa categoria di pensione hanno per il 59,6% età superiore o uguale a 80 anni.
Il 63,4% delle pensioni ha un importo inferiore a 750 euro. Questa percentuale, che per le donne raggiunge il 77,1%, costituisce solo una misura indicativa della «povertà», per il fatto che molte pensionati sono titolari di più prestazioni pensionistiche o comunque di altri redditi. Delle 11.502.471 pensioni con importo inferiore a 750 euro, solo il 45,4% (5.216.940) beneficia di prestazioni legate a requisiti reddituali bassi, quali integrazione al minimo, maggiorazioni sociali, pensioni e assegni sociali e pensioni di invalidità civile. In questo caso il divario tra i due generi è accentuato; infatti per gli uomini la percentuale di prestazioni con importo inferiore a 750 euro scende al 45% e se si analizza la situazione della categoria vecchiaia si osserva che questa percentuale scende al 24%, e di queste solo il 24,2% è costituito da pensioni in possesso dei requisiti a sostegno del reddito. Sempre per i maschi, si osserva che oltre un terzo delle pensioni di vecchiaia è di importo compreso fra 1.500 e 3.000 euro